Circuito a "moduli" programmabile - come posso realizzare la comunicazione?

Buongiorno, vorrei realizzare un circuito elettronico che riceva via etere e trasmetta degli impulsi via filo, pi=F9 o meno come un telecomando.

Avreste qualche consiglio da darmi su come realizzarlo? O magari un progetto simile gi=E0 realizzato?

In pratica il circuito dovrebbe ricevere un treno di impulsi da un'antenna e poi ritrasmetterlo pari pari (oppure traslato ma sempre corrispondente) via cavo. Il cavo in questione funge da antenna ad altri circuiti che potrei agganciarci e che dovrebbero reagire a determinati impulsi.

Alla fine l'obiettivo =E8 quello di avere un "cuore" che riceve e trasmette questi impulsi ed una serie indefinita di circuiti periferici che rispondono a questi impulsi in maniera personalizzata.

Da che parte posso iniziare?

Grazie mille per l'attenzione, cordiali saluti Mirko

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mkLambert
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mkLambert ha scritto:

ciao come al solito si pongono delle domande, non dando quasi nessun riferimento a chi vorrebbe o potrebbe rispondere...... per es: che freq. hanno questi impulsi (Hz,KHz,MHz,GHz...) come devono ripetersi? che valori di V hanno? a che F via etere devono essere trasmessi? i maghi e gli indovini stanno sulle Tv private locali,almeno penso. emilio

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emilio

GRAZIE EMILIO! Il tuo sarcasmo mi ricorda un collega mio che bestemmiava dalla mattina alla sera, lamentandosi dei vari clienti, ma che alla fine aveva un cuore immenso ed era un figo nel lavoro!

Allora, vediamo se sono in grado di rispondere a tutte le richieste [tieni presente che NON sono cos=EC competente sull'argomento]: - la frequenza degli impulsi (all'interno del cavo), possiamo deciderla noi. Ovvero da una parte devono essere trasmessi e dall'altra ricevuti. Tutti e due i circuiti devono essere realizzati, quindi la scelta =E8 libera. Personalmente credo che l'ideale sia un treno di impulsi dove ci sia una parte iniziale (che discrimina l'attivazione di uno piuttosto che l'altro circuito "in ascolto") ed una parte di dati che sono l'informazione vera e propria che istruisce il circuito attivato. Poi, visto che il canale di comunicazione =E8 unico (seriale) ed i circuiti in ascolto possono essere molti, credo che pi=F9 sia alta la "portante", prima possano essere trasmesse le varie informazioni; - gli impulsi non devono ripetersi, ma devono essere riportati. Ovvero con un radiocomando invio degli impulsi (es.: avanti) ed il circuito deve tradurre quello che il radiocomando trasmette via etere nel corrispondente via cavo; - valori di V non so cosa significhi, se intendi il voltaggio, potrebbe essere 0 a riposo e 5V a impulso, ma se ritieni opportuno possono essere anche 1,5V oppure 12V. - anche a che F non so se ho capito, se intendi la frequenza, il radiocomando sar=E0 uno di quelli per modellismo, quindi con frequenze che vanno da 27Mhz a 72Mhz circa.

Per fare un esempio potrei riassumerla cos=EC (spero di riuscirci!):

1=B0 parte) - Radiocomando (TX dati - es.: leva in avanti) --> Arriva alla ricevente --> Circuito! (riceve gli impulsi e li riporta su "cavo")

2=B0 parte) - Circuito in ascolto sul cavo (intercetta il treno di impulsi e verifica se sono per lui) --> Se S=EC --> Interpreta gli altri impulsi in base a quello per il quale =E8 stato programmato

Esempio pratico di un treno di impulsi:

11001100 --> prima parte degli impulsi [es.: modulo uno] 10101011 --> seconda parte degli impulsi [es.: comando avanti]

Se non ho capito male, leggendo qua e l=E0, dovrei utilizzare dei microprocessori per poi interpretare gli impulsi, programmandoli a dovere. Ora per=F2 sono nella prima parte, cio=E8 trovare il modo di ricevere e ritrasmettere questi impulsi via cavo.

Spero di aver risposto a tutto, eventualmente fammi sapere! Ciao Mirko

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mkLambert

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