Ho un circuito alimentato a 12v che assorbe circa 300mA ed utilizzo un normale alimentatore a 220v
Voglio mettergli una batteria tampone (PIOMBO), nel caso manchi la
220V.Nella prima fase non vorrei effettuare nessuna ricarica di mantenimento alla batteria.
Basta collegarla in parallelo all'alimentazione o mi occorre qualche componente aggiuntivo?
Se un giorno volessi anche effettuare la ricarica come potrei fare?
grazie
ciao Max
Se non vuoi caricarla devi almeno assicurarti di mantenerla alla tensione "floating" alla quale elimini l'autoscarica. Occhio che varia da tipo a tipo di batteria.
Ciao,
"Max" ha scritto
Ho un circuito alimentato a 12v che assorbe circa 300mA ed utilizzo un normale alimentatore a 220v Voglio mettergli una batteria tampone (PIOMBO), nel caso manchi la
220V. Nella prima fase non vorrei effettuare nessuna ricarica di mantenimento alla batteria. Basta collegarla in parallelo all'alimentazione o mi occorre qualche componente aggiuntivo?S: la puoi collegare brutalmente in parallelo solamente se la tensione
batteria non va a scaricarsi su, o peggio, a danneggiare l'alimentatore. Diversamente dovrai usare due diodi della serie 1N54##, i cui catodi andranno al carico e gli anodi rispettivamente al + dell'alimentatore ed al + della batteria.
in pratica, il carico verrebbe alimentato esclusivamente dalla batteria. Se non puoi alzare la tensione dell'alimentatore, ti occorre un circuito di commutazione, oppure puoi ridurre la tensione di batteria con una serie di diodi.
Se un giorno volessi anche effettuare la ricarica come potrei fare?
S:
a valle un elettrolitico; prelevi dal + la tensione, presumibilmente a
17 V circa, la regoli a 13,8 e la mandi al + della batteria. oppure compri su Ebay qualche circuitino di caricatore automatico.-- Sito di schemi elettronici utili e belli, di "SOMMERGIBILE": http://am3zz.altervista.org
A me serve che la batteria intervenga **solo** se manca la 220V. Se c'e' la 220 la batteria non dovrebbe nemmeno scaricarsi.
L'alimentatore e' fisso a 12V non elevabile.
ciao M.
Ciao,
Li hai controllati con voltmetro ed oscilloscopio? Probabilmente i picchi saranno superiori ai 13-14 V e quindi potranno alimentare il tuo circuito e nel contempo tanere in carica la batteria. Salutoni
Il 24/06/2014 20.46, Max ha scritto:
di tenerla in tampone a 13,5 - 13,8 V.
completamente carica.
ciao
"Max" ha scritto
A me serve che la batteria intervenga **solo** se manca la 220V. Se c'e' la 220 la batteria non dovrebbe nemmeno scaricarsi.
S: hai inventato un nuovo tipo di batteria esente da autoscarica?
-- Sito di schemi elettronici utili e belli, di "SOMMERGIBILE": http://am3zz.altervista.org
"SignalsReceived@diesel" ha scritto
questo che ti hanno detto di tenerla in tampone a 13,5 - 13,8 V.
completamente carica.
S: una batteria al piombo, carica, a vuoto, eroga 12,6 Volt, non puoi metterla in parallelo ad un alimentatore a 12 Volt, salvo interporre un diodo.
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ritto:
Niente galvanometro balistico?
mentare il tuo circuito e nel contempo tanere in carica la batteria.
I picchi di cosa e generati da chi?
Saluti confusi.
Preciso meglio:
Molto probabilmente l'alimentatore avra' una uscita DC pulsante a 12 V a singola o doppia semionda. Sarebbe bene conoscerne il valore di picco!
No Tom! Abbiamo rotto lo specchietto ; > Probabilmente i picchi saranno superiori ai 13-14 V e quindi potranno alimentare il tuo circuito e nel contempo tanere in carica la batteria.
Vedi sopra... provenienti da ENEL
Intendevo scaricarsi x alimentare il circuito.
Ricapitolando con la premessa che non mi interessa che la batteria si ricarichi in automatico:
Se metto in parallelo la batteria all'alimentatore inserendo due diodi della serie 1N54##, i cui catodi andranno al carico e gli anodi rispettivamente al + dell'alimentatore ed al + della batteria, puo' funzionare per effettuare la funzione di "tampone" ossia entrare in funzione (alimentare) ***solo*** quando l'alimentatore non eroga piu' tensione?
ciao M.
scritto:
singola o doppia semionda.
E da dpove deriverebbe la certezza di questa probabilita'? Se fosse stabilizzato?
Ma le allodole non se ne sono ancora accorte...
alimentare il tuo circuito e nel contempo tanere in carica la batteria.
Ah, si'... Il sistema che usano gli elettrauto per caricare le batterie: le variazioni di tensione sulla linea...
Saluti a tre fili.
Non preoccuparti perche' a scaricarsi in automatico ci pensa gia' da sola...
Attento che verra' un giorno in cui non eroghera' piu' tensione neanche la batteria.
Saluti e moti perpetui.
"Max" ha scritto
Se metto in parallelo la batteria all'alimentatore inserendo due diodi della serie 1N54##, i cui catodi andranno al carico e gli anodi rispettivamente al + dell'alimentatore ed al + della batteria, puo' funzionare per effettuare la funzione di "tampone" ossia entrare in funzione (alimentare) ***solo*** quando l'alimentatore non eroga piu' tensione?
S:
di tensione di 0,6-0,7 Volt; ma pur non sapendo di che tipo sia il tuo carico, direi che non ha nessuna influenza.
-- Sito di schemi elettronici utili e belli, di "SOMMERGIBILE": http://am3zz.altervista.org
Se la batteria si scarica, ma la 220 V e' presente il circuito continuera' a funzionare giusto?
Ovviamente manchera' la funzione "tampone".
Nelle mie ipotesi la batteria la caricherei a "mano" con apposito caricabatteria.
E' un installazione provvisoria che dovra' durare un paio di mesi.
ciao M.
Diodi 1N5408 secondo te sono sufficienti x assorbimenti max di 500mA?
Il circuito e' un telecontrollo GSM.
ciao M.
Ciao,
Sono sovrabbondanti, tensione 1000 V quando basterebbero 50 e corrente 3 A quando ne basta 0,5 A. Va bene sovradimensionare ma... Salutoni
"Max" ha scritto
Diodi 1N5408 secondo te sono sufficienti x assorbimenti max di 500mA? Il circuito e' un telecontrollo GSM.
S: basterebbero anche degli 1N4007 (1A), ma data la differenza di prezzo irrisoria prendi gli 1N5408.
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