"Michelangelo" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@libero.it...
in soldoni a creare le condizioni di oscillazione (fase e guadagno)
no, almeno un componente attivo ti serve
domanda un po' generica...che ti serve? risposta in frequenza, principi, schemi passivi, schemi attivi?
se per VCA intendi un amplificatore controllato in tensione...anche qui i transistor si specano...tipicamente serve variare una corrente con una tensione...
cos'è questa avversione verso il transistor...progetti un micro a induzzanze e condensatori? ;-)
In teoria bastano, il fatto e' che con solo induttanza e condensatore otterrai delle oscillazioni smorzate (cioe' che con l'andare del tempo, a causa delle perdite ad esempio in calore della bobina, tendono a diminuire in ampiezza fino a cessare del tutto).
Un componente attivo serve per mantenere tali oscillazioni non smorzate. Ciao!
Specificando un po' piu' rigorosamente, nel caso di un oscillatore fatto da induttanza e condensatore, le oscillazioni smorzate possono iniziare soltanto dopo che, caricato a dovere il condensatore, viene esclusa la fonte di alimentazione (ad esempio una batteria).
Se ho detto una cavolata, correggetemi pure (sbagliando si impara) :)
Il Mon, 16 May 2005 23:48:33 GMT, Michelangelo ha scritto:
Tralasciando una discussione rigorosa, tanto in questa fase non ci serve, ti invito ad osservare un punto fondamentale: ogni circuito reale presenta
*perdite*. Facciamo un'analogia meccanica, per rendere l'idea. Prendiamo un pendolo e...diamogli un colpetto. E' importante che il colpetto non sia troppo forte altrimenti l'analogia cade, ma comunque: cosa osserviamo? Esatto, dopo un TOT di tempo, l'oscillazione cessa. Perché? Perché il moto del pendolo non è esente da forze dissipative, ossia forze che "rubano" l'energia del moto senza restituirla. Per questo si parla di dissipazione, come di un qualcosa che "va via" e non può tornare più indietro. Per questo, negli orologi hai bisogno di dare la carica. Anch'essi sono dei pendoli che - prima o poi - si fermano. Devi immettere una nuova dose di energia, che andrà irrimediabilmente dissipata in un certo lasso di tempo.
Induttanze e condensatori *reali* non fanno eccezione: anch'essi possono essere sede di oscillazioni elettriche ma, ahimé, una parte dell'energia che viene rimbalzata tra i due andrà persa e prima o poi le tue oscillazioni cesseranno. Dovrai rifornire di energia il tuo sistema. Il tuo transistor assolve esattamente a questo compito. Fa in modo che l'energia di una sorgente, tipicamente una batteria, venga fornita a tempo e modo debiti al tuo sistema "induttanza e condensatore", in modo che l'oscillazione proceda in maniera costante.
In che senso? In frequenza? Lo dice il nome stesso...Dal punto di vista implementativo, ci sono parecchie possibilità :)
Se VCA è un amplificatore di tensione, beh qui c'è qualcosa che non ho mai capito sino in fondo, nella didattica dell'elettronica. Almeno, nel modo in cui l'hanno insegnata a me :)
Comunque, la risposta "breve" è che un ampli di tensione, non amplifica solo la tensione bensì aumenta il livello di *potenza* del segnale d'ingresso. Ora, resistenze condensatori e induttori appartengono alla categoria dei cosiddetti bipoli *passivi*, la cui caratteristica è quella di non fornire potenza. Manipolano l'energia, la trasformano, la dissipano, ma non ne aumentano il livello. Messa in questi termini, vedi bene che un ampli non può aumentare il livello di potenza di un segnale, essendo costituito di oggetti che NON possono adempiere questo scopo. Ci vuole qualcos'altro. Ci vuole una sorgente di energia, se vogliamo che il nostro segnale diventi più potente. Questa sorgente è *la batteria*, o in generale l'alimentazione del nostro circuito. E' lei la "causa" :) Il transistor, che comunque è comodo che ci sia, fa in modo di regolare il trasferimento di quest'energia al segnale in ingresso e di farlo diventare "segnale d'uscita", più grosso e paffutello ;)
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