Caricare batteria da fuoribordo

Salve ho un motore fuoribordo di circa 30 anni fà che funziona benissimo. ho la necessità di poter ricaricare la batteria della barca(normale batteria auto). Il motore è dotato di un'uscita 12v ingrado di erogare 25W. Il problema è che tale alimentazione è in alternata(veniva utilizzata solo per alimentare delle lampadine). Ho provato con il tester ed a vuoto il voltaggio variava da un minimo di 6v ad un massimo di 19v in gunzione del numero di giri del motore.

Sapete consigliarmi uno schema che mi permetta di raddrizzare e regolare il tutto? credo che andrebbe bene un regolatore per motorino/scooter solo che io ho solo 2 cavi a cui poterlo collegare e guardando in giro noto che spesso di parla di 3 4 5 connettori in entrata (al regolatore).

Saluti!

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Faro
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dal magnete esce una tensione alternata non pulita , ti puoi ritrovare dei picchi di tensione molto stretti che pero possono avere anche 100 V . quindi dovrai mettere qualcosa che tosi i picchi tipo un varistor o un transil , poi un ponte di diodi da almeno 500V 5 A un bel elettrolitico da 10.000uF in parallelo un condensatore a poliestere o simile da 470nF , i valori non sono critici sono solo indicativi. a questo punto ti ritroverai una tensione continua che andra piu o meno da

10V a piu o meno 30V che dovrai stabilizzare , oppure in maniera molto piu rozza collegare ai morsetti dell'accumulatore attraverso un resistore per limitare la corrente a piu o meno 1.5A , anche perche il magnete e da 25W e di piu non credo tiri fuori, e poi misuri il tutto col tester per vedere se l'accumulatore non ti si sovracacrica , ma visto che e da 50Ah el il magnete e poco potente non dovrebbe essere critico .
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kfm

.

eria

solo

v

il

Premetto che non sono aggiornato sulle soluzioni automotive in auge. Si presentano due circostanze: a) tensione molto minore di quella necessaria per caricare (6V) b) tensione maggiore (19V)

Il caso (b) =E8 il pi=F9 favorevole perch=E9, a costo di bassi rendimenti, offre le soluzioni pi=F9 semplici (rettificatore e filtro a 13.8 Volts, eventualmente protetto in corrente)

Il caso a) implica l'innalzamento della tensione, ovvero, utilizzo di switching ed induttori di una certa consistenza, gi=E0 pi=F9 impegnativo.

I due effetti andrebbero sommati per adempiere ad ogni condizione.

Si pu=F2 optare, per=F2, per la circostanza in cui si desiderasse caricare la batteria solo da un certo numero di giri in su, che corrisponde ad una tensione sufficientemente alta per giustificare la sola circuiteria del caso b). In merito, dovresti misurare col tester quale =E8 il numero di giri che permette all'alternatore di produrre una tensione di almeno 16V con un carico di, diciamo, 1 Ampere, e valutare se questa condizione di regime rappresenta la normalit=E0, condizione sufficiente a caricare la batteria.

Una soluzione "bislacca" pu=F2 essere rappresentata dall'innalzamento tramite trasformatore della tensione alternata ad un valore sempre superiore a 13V alternati (da 6 a 13V implica un trasformatore circa

1:2 e puoi usarne due con i primari uniti 12:220-220:24, la resa rimane ancora decente > 70%). Dato che le potenze in gioco sono basse, i trasformatori sono piccoli ed economici, ma soprattutto affidabili. Poi, devi far seguire la soluzione del caso (b) (normale stabilizzatore a 13.8 Volts, anche lineare, tipo L200 o simili).
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and.picciati

mo.

tteria

a solo

6v

il

o

di

Aggiungo che sarebbe pi=F9 efficiente, ad un certo numero di giri, commutare i trasformatori a vantaggio dello stabilizzatore diretto (=E8 sufficiente un TRIAC).

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and.picciati

o

Domanda da ignorante: a che serve un elettrolitico di quella taglia in parallelo alla batteria?

Grazie.

Saluti.

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Tomaso Ferrando

Domanda da ignorante: a che serve un elettrolitico di quella taglia in parallelo alla batteria?

Grazie.

Saluti.

mica tanto ignorante , hai ragione tu , non serve proprio a niente. se si fa un circuito a valle con un regolatore l'elettrolitico e indispensabile , altrimenti no

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kfm

Sempre che la frequenza non si discosti troppo da quella per cui e' sato progettato il trasformatore...

Saluti.

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Tomaso Ferrando

Scriveva snipped-for-privacy@comune.re.it mercoledì, 14/05/2008:

se ricordo bene il corso per conseguire la patente, le auto di allora (non elettroniche come quelle odierne: parlo di circa 25 anni fa) avevano l'interruttore di minima che provvedeva a scollegare la batteria dalla dinamo (per evitare che si scaricasse) e a far accendere la spia rossa sul quadro quando, al minimo, non era possibile effettuare la ricarica. Se si potesse recuperare da qualche demolitore tale interruttore di minima e un raddrizzatore forse si potrebbe risolvere la questione senza troppi sbattimenti

Adriano

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adriano

Sul dimensionamento del ponte e dell'elettrolitico non esagererei perch=E9 in fin dei conti si tratta solo di caricare una batteria. Il soppressore non deve essere interpretato come un componente a funzionamento continuo, piuttosto come un ancora di salvezza per cause accidentali. Piuttosto, si pu=F2 pensare ad un induttore di filtro per limare gli spike, Il semplice resistore lo escluderei per evitare che la batteria, una volta carica (13.8 V) continui ad essere pompata per poi generare gas e deteriorarsi in breve. Quindi direi (come primo stadio): fusibile - induttanza_di_filtro - soppressore - ponte (100V) - condensatore_elettr. - stabilizzatore_di_tensione_limitato_in_corrente - diodo_per_evitare_ritorni - batteria

Va da s=E9 che questa soluzione carica da un certo regime di giri in su.

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and.picciati

Il Wed, 14 May 2008 11:06:32 +0200, Faro ha scritto:

Senza tante complicazioni (stabilizzazione ecc) due diodi zener in antiparallelo (per limitare la tensione) seguiti da un ponte rettificatore fanno quello che ti serve, ma è molto più semplice comperare il regolatore della vespa px125 con avviamento elettrico già fatto nuovo o usato da un demolitore, entri con due soli fili e puoi ricaricare la batteria, lo schema lo trovi in rete

Saluti,

Stefano

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stefano

mo.

tteria

a solo

6v

=A0il

o

di

Sicuro che servano allo scopo?

Saluti.

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Tomaso Ferrando

Allo scopo di dimostrare che l'elettronica contiene fumo compresso: una volta che sfugge, non funziona piu'! ;-) (diavolo, 25 watt di AC, quanto devono essere grossi?) Mi ricordo vagamente lo schema della (Moto Guzzi, ma era una Benelli a 2 tempi) 250TS "elettronica", che lavorava su tensione pulsante ed usava uno zener per pilotare un SCR su una resistenzona corazzata, quando l'alternatore erogava una tensione troppo alta. Suppongo che, se avessi guardato all'oscilloscopio, avrei visto i picchi piu' o meno tosati, a seconda dei giri del motore (il tester, in effetti, ballava un po' al minimo e si stabilizzava sui 7V a medio regime).

Ma, tanto per non far scappare chi ha aperto il thread, mi chiedo perche' diavolo complicarsi la vita: il poverino vuole soltanto ricaricare una batteria: quello che c'e', c'e'. Che raddrizzi la tensione AC con un ponte (di tensione e corrente adeguata. Anch'io, ce lo metterei da 400V, 8A almeno. Mi voglio rovinare: un "quadratone" da 25Ah, che e' pure comodo perche' ha i piedini "faston"), vada per un elettrolitico (ecco, li' ci metterei un elettrolitico di basso ESR, di quelli "105", tanto per sopprimere le schifezze piu' veloci), io direi un migliaio di microF, un 25V o, meglio, una cinquantina di V (si sa mai che stacchi il collegamento dalla batteria ed il pargolo si trovi a 38V di picco?), un ceramico da un 100nF tanto per fare i ganzi, si attacca alla batteria che, se e' da macchina (dai 40Ah in su), pensera' LEI a stendere eventuali picchi ed amenita'. Se il fuoribordo eroga 25 watt, volete che con due miserabili Ah, si possa sovraccaricare anche la piu' piccola e miserabile batteria *da automobile* esistente all'ipermercato? ;-)

Senno', va a finire che si compra un pannello solare.

Fabrizio ;-)

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BowlingBPSL

e quello che ho scritto io sopra. la batteria fara da volano e con 25W che poi saranno meno e impossibile sovracaricarla , tanto che i caricabatterie economici che funzionano discretamente per non dire bene, sono fatti da un trasformatore da 100W secondario 12-13V alternata, radrizzata da un ponte bello grosso con i faston e un fusibile da 50A + amperometro per controllare quando e carica.

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kfm

Quello che volevo evidenziare era il collegamento degli Zener in antiparallelo che non credo "clippino" alla tensione di Zener...

Altro dubbio e' relativo alla mancanza di una resistenza da qualche parte ma sempre in zona Zener.

Ma forse mi sfugge qualcosa...

Saluti.

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Tomaso Ferrando

Guarda qui trovi di tutto e di più sui regolatori:

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Saluti,

Stefano

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Stefano Trentini

Sei tu Stefano amico di Andrea? (io :=3D Piccio)

Le mie scuse in caso di omonimia...

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and.picciati

No, sono lo stesso di qualche post sopra da un altro PC.

Ho proposto un tosatore con due zener in antiparallelo che è stato pesantemente criticato ma non riesco a capire dove sia il problema, un paio di zener a bullone da 25-50W non riuscirebbero secondo voi a reggere il carico? Perche non dovrebbero tagliare la tensione e perche dovrebbero bruciarsi? La corrente massima è limitata dagli avvolgimenti dell'alternatore e inoltre condurrebbero solo con il motore ad alto regime..mi sfugge qualcosa?

Saluti,

Stefano.

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Stefano Trentini

Menomale che non ero l'unico a voler semplificare. :-)

Giusto quello che ho io in garage. Minimalismo, ci vuole!

Fabrizio

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BowlingBPSL

ma qualcuno ha già uno schema del circuito da collegare al motore?

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Faro

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