Un saluto al NG. Devo costruire un picoclo caricabatterie, che avrà la funzione di SOLO mantenimento. La batteria da "mantenere" è una 100 Ah di un trattore, che non viene utilizzato per lunghi periodi. Pensavo pertanto ad un piccolo trasformatore, un integrato PB137 (o un LM137 usato come generatore di tensione costante) e un diodo in serie (e forse questo mi fa propendere per il LM317, con cui magari andrei a cercare una tensione di 14,1 - 14,2 V in modo da compensare la caduta di tensione del diodo in serie). Il diodo lo voglio mettere nel malaugurato caso in cui vada via la corrente / muoia il carichino, onde evitare che mi tiri giù la batteria e io non me ne accorga per settimane (e una 100 Ah inizia a costare un pochino). Suggerimenti?
che la scarica notturna sia compensata dalla carica diurna di un pannellino solare!! anche col brutto tempo, la successiva ricarica di certo "riempirebbe di nuovo la pila" dopotutto non esiste nessun carico tranne che il diodo, e la batteria. (probabilmente si potrebbe pensare anche ad un carico fittizio per il surplus diurno( quando il sole picchia, picchia!;)
..è ricoverato dentro un garage, che praticamente non ha finestre: hai ragione, avere un carichino sempre attaccato è una rottura di scatole e uno spreco di energia, ma purtroppo... :(
sì ma avrà un buco... fai un altro buco dall'altra parte della stanza, giusto per una ventola. se ti trovassi in un posto strategico, quella ventola girerebbe sempre....:))
Fare un po' di conti e di bilanci energetici, quello mai. Meglio affidarsi alla prova ontologica di Sant'Anselmo: Dio esiste perch=E9 se una idea =E8 bella e piacevole, allora deve essere per forza anche vera.
Quanto dovrebbe essere grande, un pannello solare, per rendere vero quel *di certo*... * anche col brutto tempo*?
Giusto! Perch=E9 non alimentarci il forno a microonde? Sarebbe un bel risparmio, no?
Fare un po' di conti e di bilanci energetici, quello mai. Meglio affidarsi alla prova ontologica di Sant'Anselmo: Dio esiste perché se una idea è bella e piacevole, allora deve essere per forza anche vera. ...................... C'è qualcosa di vero in questo: se Dio non c'è, sarebbe bene crearlo!(a chi piace) Se la velocità della luce rappresenta un limite invalicabile, sarebbe bene cercare altri modi per viaggiare. Stavamo parlando di limiti invalicabili, limiti, della mente, e di eroi.... la magia non esiste ma è eroica per questo.
Quanto dovrebbe essere grande, un pannello solare, per rendere vero quel *di certo*... * anche col brutto tempo*?
Giusto! Perché non alimentarci il forno a microonde? Sarebbe un bel risparmio, no? .....................................
Ciò non toglie che il sole picchii! sono quasi certo che una batteria al fresco e una pannellino sotto al sole farebbe ben presto schizzare l'energia. in questo caso; per il resto, con piccole correnti.. ci ho pensato, si può/deve pensare alla resistenza interna... ho pensato a caricare un condensatore prima(ho provato, anche con la luce su due led, quei pochi uA caricano il condensatore fino a 1,350V dopo un pò), e che questo si scarichi poi sulla batteria vincendo quella resistenza. Certo una batt. da 100Ah.....:) cmq, è con le pagliuzze che si accende il fuoco.
ma, partire dalla tensione di rete per arrivare ad una carica di mantenimento fissa di una batteria, cioè pochi mA.. in un ambiente magari isolato "per mesi" ... richiederebbe per farlo in sicurezza e correttamente un apparato super accessoriato che andrebbe oltre... cioè un sistema di controllo remoto.
Non c'=E8 bisogno di complicarsi cos=EC tanto la vita. :-)
Devi solo compensare l'autoscarica della batteria al piombo, diciamo che devi mandare 100 mA continui, valore sicuro che non ti danneggia la batteria e nemmeno te la scalda.
Trasformatorino 230 =3D> 12V da ~10 watt per starci larghi, ponte raddrizzatore che, oltre a raddrizzare, automaticamente ti protegge dal pericolo di scaricare la batteria senza bisogno di aggiungere diodi. Niente elettrolitico, =E8 superfluo e quel che non c'=E8 non si guasta. Resistore da (ora faccio il conto :-) 5,6 ohm circa.
Considerando una caduta sul diodo ridotta (niente C da caricare) ti dovrebbe dare una corrente media di ~100mA con picchi di 400-450 mA larghi intorno poco pi=F9 di due millisecondi.
Pensa un po', avrai fatto anche la raffinatissima "carica a impulsi"! :-)
Scusate i continui cambi di nick, =E8 colpa di google che mi affibbia di volta in volta quello di un NG o dell'altro
Infatti ho detto: con quella che avanza, alimentiamoci il microonde.
Che eri certo si era capito, ma sei certo su che base? quanto =E8 la costante solare? quanto =E8 l'efficienza di conversione dei fotovoltaici (limitata da leggi fisiche, non dalla perfidia dei petrolieri)? qual =E8 l'insolazione media in Italia? Esiste la notte?
Prova a dare qualche numero, se sei cos=EC certo, e su quello ragioneremo quanto deve essere grande il pannello solare.
Poi ragioneremo del fatto che al variare l'insolazione (tempaccio, buio) occorre un sistema tampone per mantenere attivo il sistema: se scegli la tensione per funzionare bene in pieno sole, in inverno potrebbe essere troppo bassa per settimane o mesi. Poi ragioneremo del fatto che per darti quel paio di watt che ti servono, gi=E0 in giugno col sereno e col sole perpendicolare ti ci vogliono 20 decimetri quadrati di pannello ( o volevi farlo con la cella della calcolatrice a luce solare?). Per avere margine da accumulare, o per farlo funzionare anche in condizioni meno che ottimali dovresti calcolare un fattore di sicurezza due o meglio tre. Quanto costerebbe, la geniale idea di usare 20-30 decimetri quadrati di pannello fotovoltaico giusto per compensare la autoscarica di una batteria?
Essendo *costoso e parecchio* ci devi mettere sistemi di gestione e sicurezza che aumenterebbero il prezzo e calerebbero il rendimento, eccetera.
Ah, quindi nemmeno con la fotocella della calcolatrice, addirittura con due led lo volevi fare. Decisamente geniale.
Non capisco il senso di questo ragionamento. Me ne scuso
er
r
?????????????????????????
Certo, rispetto alla semplicit=E0 ed economicit=E0 dell'usare un fotovoltaico con eventuale ssistema di gestione - la sicurezza ci vuole anche per lui - un trasformatore pi=F9 ponte pi=F9 resistenza (vedi altro post), oggetti indistruttibili e dieci euro di spesa, sono di una criticit=E0 enorme!
Non te la prendere, ma prima di rispondere a una richiesta, non sarebbe bene assicurarsi di sapere di cosa si parla?
........................... Pensa un po', avrai fatto anche la raffinatissima "carica a impulsi"! :-)
...... e infatti: il mio caricatore ha solo un trasformatore, un diodo e una protezione termica credo(in vetro)...mm e mi sembra più efficace di quando ho provato con continua e rettificate a circa 14V... ma è ancora sotto osservazione!!:) (e in ogni caso la domenica al posto di stare a giro potresti pensare a rispondere!!;) Ciao..
Ok, io avrei fatto anche meno (poche decine di mA...!)
Uhm..spiegami una cosa: come hai ricavato il valore della resistenza (che suppongo serva a limitare la corrente)??
Non capisco!! :)) Perché il funzionamento dovrebbe essere "ad impulsi" ? Perché manca il condensatore dopo il ponte raddrizzatore? ..e allora..se usassi un solo diodo come raddrizzatore (e ovviamente un trafo 220 -> 24) non sarebbe ancora più "impulsivo" ? Grazie :)
...è una sorta di capannone industriale, le uniche aperture sono due serrande metalliche poste sui "lati corti"...oltre alle luci al neon.... Ok, potrei tenere accese le luci al neon... ;)
Meglio 100, annifa (non so ora) era un valore comune per compensare l'autoscarica.
Un po' di integrali. Si, limita la corrente.
l
Esatto. Vedi che capisci? :-p
Micragnoso che sei! :-)
No, un trafo 24 no! la differenza tra Vpicco e Vbatt non sarebbe raddoppiata ma quasi decuplicata, a occhio, e dovresti ricalcolarti R dissipandoci su molta pi=F9 potenza. Comunque, complicarsi la vita =E8 un diritto costituzionale. :-p
Fai come ti ho detto, =E8 la soluzione pi=F9 semplice, pratica, economica.
Ecco, bravo ragazzo. Dimmi da dove tiri fuori questi integrali, forza... :) Spiega un po' il ragionamento, non è solo "a dare la pappa pronta" :)) Forzaaa, che è da un po' che non mi faccio l'integrale di qualche sinusoide, magari pure in valore assoluto... :-D
Eh..ma mi devo impegnare tanto sai??! :-D Sai che mal di testa mi è venuto dopo... ;)
:) Io pensavo alla forma della semionda semplice, ecco perché mi è venuto in mente! E' uno schema usato nei caricabatterie supereconomini per le Ni-Mh..ed ero convinto fosse fatto proprio per simulare la carica ad impulsi!! :)
Grazie :) Link segnato per farsi un caricabatterie decente (tra l'altro, ho degli Unitrode UC2906 e 3906 da parte a casa..parcheggiati da tempo immemore!!) Il problema è che serve qualcosa per il solo mantenimento, non per la carica!! Che sia il più semplice possibile (e non mi metta KO la batteria....)
Va bene anche la semionda doppia, raddoppi gli impulsi e fai prima: tieni presente che la conduzione c'=E8 soltanto quando la tensione alla uscita del ponte supera quella della batteria, sul picco della semionda non su tutta la sua durata. Un paio di millisecondi, ora non rifaccio certo i conti.
Tra l'altro, ti ho dato in questa maniera l'indicazione su a cosa applicare l'integrale eccetera.
o
A impulsi =E8 perch=E9 =E8 la maniera pi=F9 economica. Poi uno furbo lo trasforma in marketing.
Vado a cospargermi il capo di cenere, e a comprare un po' di ceci su cui inginocchiarmi un'ora al giorno per i prossimi sei mesi... :P Hai ragione!! :)
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