Carica ni-cd e/o ni-mh AD IMPULSI?

Allora, partendo "dal" Buchmann...

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(che, in questi periodi di dollaro "basso", quasiquasi lo ordino, alla faccia delle spese di spedizione che sono almeno il 50% del prezzo del libro)

...si imparano molte cose interessanti e si sfatano molti "miti" da tecnosciamani, ma non e' questo il punto.

Il punto e' che, sia per caricare piu' rapidamente le batterie e, soprattutto, per frantumare al meglio la formazione microcristallina interna, e' salutare caricare le batterie "al nickel" AD IMPULSI.

Ora, ho provato a ricercare a destra ed a manca, ma non solo non mi pare che nessuna rivista di elettronica abbia MAI pubblicato un qualche caricabatteria di questo genere, ma non e' che esista granche' nemmeno in Rete.

Cioe', se esiste... non ho trovato niente.

Forse e' possibile adattare qualche circuito SEMPLICE allo scopo? L'unica cosa che ricordo che aveva vagamente a che fare, era un interessante progetto per un'economicissima luce di emergenza, pubblicato su CQ Elettronica di (troppi) anni fa, che usava delle banalissime pile zinco carbone, ricaricate (1) con la tensione della rete, brutalmente raddrizzata da UN diodo, resistenza, zener e nessun condensatore, realizzando cosi' uno splendido circuito impulsivo.

Memore di quella realizzazione e visto che un orologio marcatempo aveva la pessima abitudine di "cuocere" le sue ni-cd di backup, vista la bassissima corrente di mantenimento, le ho brillantemente sostituite con quattro zinco-carbone "da ipermercato", con durata minima di piu' di un anno, anche due.

Cosi', chiedo: qualcuno ha mica uno schema o, meglio, un integrato "facciotuttoio" in grado di realizzare quella sospirata carica impulsiva, capace di frantumare la famigerata microcristallizzazione interna meglio di tutte le (dannose) scariche di questo mondo?

Spero di ricordare bene: non leggo "il" Buchmann da un po' di tempo, cosi' potrei aver sbagliato qualche termine.

Fabrizio

1) Imparai giusto allora della parziale reversibilita' delle zinco-carbone. Poi vennero le Big,
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ma, complice la PESSIMA pubblicita' (ed ancor peggiore traduzione in italiano...) non le ha "capite" nessuno... e poi, "sbrodolavano" acido a bancate.
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BowlingBPSL
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qualcuno dice che sono leggende metropolitrane , qualcuno no. io ho un carica nicd di nuova elettronica costruito tanti anni fa , e carica ad impulsi in 12 ore , prima le scarica e poi le ricarica, con accumulatori vecchi di solito faccio una serie di scarica-carica della durata di una settimana, e un miglioramento si nota. non mi ricordo il numero ma mi sembra guardando il catalogo dei kit che sia lx 1069

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kfm

kfm ha scritto:

Confermo: Lx.1069 - rivista n. 153 del febbraio 1992. Un eccellente progetto basato sull'integrato U2400B. Lo uso da allora con soddisfazione e mi è spesso servito per riportare in vita delle pile inefficienti. E' anche molto facile cambiare le varie portate per adeguarle alle pile di varia capacità. Il kit Costa 36,50 euro (vedi

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- e-commerce - ricerca kit)

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pieffe

Io ho letto il link

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e francamente mi ha "demolito" parecchie leggende.

Hummmm... si, ricordo il kit. Ricordo di aver anche pensato al rischio della "scarica" in presenza di uno o piu' elementi deboli.

Non ricordavo fosse ad impulsi. Mi sa che, se non c'e' altro, mi tocchera' fare un acquisto...

Fabrizio

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BowlingBPSL

Io dopo anni di esperienza e fregature compresa Nuova Elettronica che spesso ne spara col bazzuca ho costruito questo:-

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Ormai da 20 anni svolge un eccellente lavoro, le batterie nimh arrivano a oltre 6000 cicli Se non sovrascaricate con la regola Vfin= n°cell-1,2Volt

Poi sfatato la leggenda metropolitana del mitico EFFETTO MEMORIA

saluti

-------------------------------- Inviato via

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cugino.it

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"Dove sta?" O:-)

Vent'anni di scrivania occupata? Scusa, ma non riesco a vederlo, hai mica uno schema, da qualche parte?

Beh, beh, mi accontenterei del "solito" migliaio.

Il bello e' che non si puo' "osare" di mettere in dubbio "l'effetto memoria": il mondo e' pieno di tecnosciamani presuntuosi "ah, ma io conosco l'argomento!" che scappano via quando gli dici "anch'io!". Parlano tutti per sentito dire, ma nessuno che abbia approfondito a livello chimico (e chi l'ha fatto, non parla di "effetto memoria"!).

BTW, "il" Buchmann e' chiarissimo... e si legge pure online.

Fabrizio

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BowlingBPSL

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