capacità per misurare distanze?

ciao a tutti! vorrei approfittare delle vostre competenze sottoponendovi un quesito: io devo misurare la variazione di altezza di un piano che si muove in verticale con una certa frequenza. Nella mia ignoranza in materia ho pensato a livello teorico di poter risolvere questo problema "costruendo" un condensatore a facce piane, con una faccia fissa e l'altra solidale con il mio piano mobile. C'e' qualcuno che mi sa dare qualche dritta pratica sulla fattibilità della cosa, oppure conoscete apparecchi che lavorano in questo modo? che tipo di circuito dovrei fare? uno che alimenta le piastre ed un secondo che legge la capacità? ogni info e suggerimento per me vale oro, visto che, ribadisco, ma mia conoscenza in materia tende al vuoto spinto :-) grazie, Marco

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Marco
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Stefano ha scritto:

intanto grazie per la risposta in real time :-) in pratica il piano mobile e' uno speaker a membrana, che lavora a frequenza tra i 50 ed i 300Hz. La corsa massima, credo io, sia di un paio di millimetri comunque circa e' questo l'ordine di grandezza. grazie, Marco

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Marco72

Marco72 ha scritto:

Prego!! :)

Per quelle distanze immagino che una soluzione sia proprio quella che hai proposto..altre non so da dove tirarle fuori, perchè il principio giusto è quello che hai indicato tu. Forse un altro modo potrebbe essere calcolarsi la proporzionalità che c'è tra la tensione applicata allo speaker e lo spostamento della membrana..ma forse è proprio quello che devi trovare...? byez ste

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Stefano

Stefano ha scritto:

Bene, mi conforta sapere che almeno l'idea e' corretta :-) Ora mi manca solo sapere come metterla in pratica :-)

esattamente. Anzi, per dirla tutta a me basta pure sapere una variazione relativa (per questo gia' misurare una capacit=E0 anche senza avere una curva di taratura dovrebbe essermi sufficiente). ciao e grazie, Marco

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Marco72

"Marco72" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@g47g2000cwa.googlegroups.com...

Stefano ha scritto:

Bene, mi conforta sapere che almeno l'idea e' corretta :-) Ora mi manca solo sapere come metterla in pratica :-)

Con quale frequenza devi effettuare le letture ? (1 al sec. ? 10 al sec. ?...)

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simone.bern

simone.bern ha scritto:

mmm beh lavorando (nelle condizioni piu' sfavorevoli) a 300Hz se non erro dovrei leggere a 600Hz. La lettura la effettuerei tramite una scheda NI (che possiedo) ed un programmino in labview (da pensare) ma questo non penso che sarebbe un gran problema, sempre se fisicamente poi ha senso farlo.

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Marco72

"Stefano" ha scritto nel messaggio news:yWRwe.29101$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

Premetto che non ne capisco molto di utilizzo delle capacità per questi scopi, però mi chiedo se sia possibile leggere il valore che assume una capacità in un tempo così piccolo...

Ciao Mushu.

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Mushu

"Marco" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@posting.google.com...

La capacità è direttamente proporzionale alla superfice delle armature ed inversamente proporzionale alla loro distanza, e dipende in modo direttamente proporzionale, dal valore della costante dielettrica dell'isolante usato. Condensatori variabili in aria ci sono (es. quelli di sintonia delle vecchie radio), ma sono costruiti opportunamente in modo che la variazione delle condizioni dell'aria (umidità e temperatura) influenzi il meno possibile la capacità. Al contrario, esistono misuratori di umidità (es nelle centraline meteo) che misurano l'umidità proprio in seguito alla variazione di capacità causata dalle goccioline presenti nell'aria (e quindi variazione di frequenza di un opportuno oscillatore). Ho avuto (purtroppo) la necessità di eseguire manutenzione su un sistema non mio, che utilizzava capacità variabili (in seguito allo spostamento di una delle armature) in aria per eseguire misure : un disastro, era una continua ricalibrazione in seguito alla variazione della temperatura e all'ora del giorno. Sono riuscito a convincere il cliente a montare sensori basati su sensori ad effetto hall, e tutto si è risolto positivamente. Suggerisco anche a te la stessa soluzione: incolla un piccolo (ma potente) magnete sulla parte mobile, accoppiagli un sensore ad effetto hall (es HAL805 della Micronas), e alle frequenze ed alle distanze da te indicate, non avrai problemi

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Roberto

E' possibile, pero' attenzione, per sfruttare il principio capacitivo le armature devono essere elettricamente conduttive. La membrana del tuo speaker immagino che sia di materiale plastico o cartone, dovresti prima renderla conduttrice in qualche maniera. In alternativa, considera qualche sistema ottico, forse e' piu' semplice da realizzare.

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Valeria Dal Monte

Mi sembra un po' difficile fare misure in questo modo, vicino probabilmente ad un altro grosso magnete e al campo magnetico generato dalla bobina mobile. Questo nell'ipotesi che si tratti uno speaker elettrodinamico. E comunque la massa del magnetino sarebbe troppo invasiva.

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Valeria Dal Monte

in linea teorica è quella + fattibile (alta risoluzione,velocità di risposta e precisione) al lato pratico abbastanza complicata. devi ottenere 2 facce piane di cui una fissa ed una mobile, e poi costruirti un sistema che ti legga la capacità risultante. se puoi procurarti un sistema di misura laser è molto + facile fare la misura, l'unico inconveniente ,se devi comperarlo, è il costo

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ATT:
per rispondere (for answer)

emilio.rapezzibrasimone.enea.it
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emilio

"Valeria Dal Monte" ha scritto nel messaggio news:vOTwe.30244$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

I sensori hall nel campo dell'audio si usano da diverso tempo (misura e tracciamento delle caratteristiche del cono, misure di potenza,...) Questi sensori sono fortemente direzionali, quindi un montaggio opportuno elimina i problemi del magnete dello speaker. Nei sistemi più elaborati, il campo magnetico è generato da una piccola bobina ausiliaria montata nel cono. Eisistono magneti notevolmente potenti e dimensioni ridottissime. In un mio tensiometro utilizzo un magnete del diametro di 2mm e spessore

0,8mm per misurare spostamenti di una molla (in materiale amagnetico) fino a 5mm, con una ottima linearità (utilizzo un HAL815 della micronas, programmabile in guadagno e offset).
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Roberto

Marco ha scritto:

Se vuoi campionare a 600Hz immagino tu voglia ricostruire in qualche modo la forma d'onda...posso sapere con pi=F9 precisione che vuoi fare, forse si potranno trovare soluzioni alternative. ;)

Enzo

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Kikko (Enzo)

Kikko (Enzo) ha scritto:

rispondo a te ma indirettamente anche a tutti gli altri: lurkando nel gruppo avevo notato che era frequentato da persone molto disponibili, ma davvero non speravo in cosi' tanta attenzione per questo vi ringrazio davvero di cuore. La situazione e' questa: ho la necessit=E0 di introdurre delle vibrazioni di frequenza abbastanza controllata in un sistema per trasmettere in certo quantitativo di energia, finora non valutato, che mi induca nell'esperimento un rilassamento dello stato energetico. Ho alcuni vincoli, legati alle dimensioni del piano vibrante ed al fatto che il sistema, montato direttamente sul piano, ha un peso che in alcuni casi puo' essere anche di varie decine di grammi (anche se nella maggiorparte delle situazioni e' attorno al grammo). Inoltre sperimentalmente ho trovato che l'escursione necessaria deve essere dell'ordine di quella prodotta da una membrana di un piccolo speaker. Ho provato alcuni piezo, ma erano insufficienti ed un sistema di leveraggio ben fatto era davvero molto impegnativo da costruire. Il mio problema e' che l'effetto ottenuto finale usando appunto degli speaker e' buono, ma mi manca una caratterizzazione importante, ossia conoscere con esattezza di quanto si muove... oppure, che sarebbe comunque un passo avanti sapere come variare l'ampiezza del segnale per avere uguale escursione verticale variando la frequenza, visto che logicamente lavorando da 50 a 300 Hz il sistema di amplificazione e lo stesso altoparlantino immagino diano una risposta ben lontana dalla linearit=E0. Inoltre ogni tot di tempo l'altoparlantino si brucia e lo cambio variando quindi anche risposta e comportamento. Quindi l'idea e' quella di misurare direttamente questo spostamento con qualche metodo. Ho fatto anche delle riprese con una telecamera ad alta velocit=E0, ma e' davvero e' un metodo impreciso e *NOIOSO*. Avevo anche pensato alla soluzione tramite laser, ma da quello che ho trovato online finora, la risoluzione che serve a me e' troppo spinta, cosi' sono arrivato all'idea del condensatore, montando sul portacampione che e' fissato e solidale con la "membrana" una delle faccie e montandone un'altra fissa. Ho messo le virgolette a membrana perche' ho finora visto che gli speaker che lavorano meglio sono di due tipi: flat con l'avvolgimento fisso e la membrana metallica, che pero' non trovo piu' da nessuna parte, e quelli che uso ora che provengono da casse flat panel per computer a buon mercato che hanno l'avvolgimento mobile ma che non sono collegati al solito film in mylar ma montati comunque in un modo abbastanza particolare ed "incollati" su una superficie di cartone. Questo e' quanto. Ora faccio tesoro dei vostri preziosi consigli, li rileggo per bene, ci rifletto e domani torner=F2 di certo alla carica :-) cordiali saluti a tutti, Marco

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Marco72

ciao, mi chiedevo se hai considerato l'uso di un optoaccoppiatore di quelli con rivelatore ed emettitore angolati.

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ramundo

Se ho ben capito leggendo anche altri tuoi post, non te la cavi ne' con un sistema capacitivo, ne' con un sistema magnetico a effetto Hall, ne' con un sistema induttivo a riluttanza magnetica. In tutti questi casi il tuo problema rimarrebbe infatti il riposizionamento del componente fisso e di quello mobile in modo ripetibile quando sostituisci l'altoparlante. IMHO ti consiglio di valutare un sistema piu' semplice, che misura, invece che lo spostamento, l'accelerazione. In questo caso c'e' solo il componente mobile, un chip che misura l'accelerazione, e quindi non hai problema di accoppiamento. Ti resta il problema di piazzare il chip in una posizione ripetibile, ma la vedo molto piu' facile. Spostamento, accelerazione e frequenza sono tra loro correlati, e per il tuo uso mi sembra persino che misurare l'accelerazione sia pi=F9 naturale.

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Ciao.

lucky

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lucky

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