antonyfrank wrote in news:1191082982.642827.144170 @g4g2000hsf.googlegroups.com:
Tre lampade uguali, collegamento a stella. Senza neutro.
Ciao, AleX
antonyfrank wrote in news:1191082982.642827.144170 @g4g2000hsf.googlegroups.com:
Tre lampade uguali, collegamento a stella. Senza neutro.
Ciao, AleX
Perche' quando non siete molto pratici non dite che cosa volete fare? La soluzione che viene in mente a uno non molto pratico e` sbagliata. In questo caso il problema e` che una lampada NON e` una resistenza (di quelle lineari) che va nella legge di ohm. Essendo un carico non lineare, puo` essere complicato mettere in serie qualcosa che ne riduca la tensione. Trasformatore oppure collegamento a stella.
-- Franco Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen. (L. Wittgenstein)
Franco ha scritto:
Verissimo, ma la domanda era "che resistenza mettere", non come risolvere il problema.
Giuliano
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In che senso? cambiera' valore scaldandosi, ma e' un carico resistivo.
Dipende da come definisci resistenza.
In questo thread si parlava di mettere in serie una resistenza a un'altra per fare un partitore di tensione, assumendo quindi resistenze lineari e tempo invarianti. Una lampadina non e` di questa razza e quindi andare a calcolare i partitori diventa un casino.
Una lampada e` un bipolo non lineare e con memoria, l'unica cosa buona e` che pur avendo memoria non puo` restituire energia. Se la chiamo resistenza, aggiungo come minimo non lineare.
-- Franco Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen. (L. Wittgenstein)
Abbi pazienza, ma vista la domanda iniziale, pensavo avessi confuso il neutro con la terra...
Se la lampadina non e' solo una ma possono essere tre o multipli non dovrebbe esserci problema...
Saluti.
Se se ne misura la corrente assorbita alla tensione nominale di esercizio e la tensione a cui la si vuole "adattare" e' costante, forse si potrebbe anche dimensionare quella che potrebbe essere la "resistenza di caduta"...
Saluti.
Visto che usiamo piu' lampadine per farne funzionare una, perche' non ne prendiamo tre uguali da 230 V e le colleghiamomo a stella?
Mi sembra una soluzione piu' economica e razionale di quella dell'autotrasformatore...
Saluti.
Vincenzoni ATtiliux wrote in news:fdm4h0$p6p$1 @tdi.cu.mi.it:
resistivo, ma abbastanza non lineare: anni fa si provò a realizzare un voltmetro a vero valore efficace proprio sfruttando la non linearità di una lampadina.
Ciao, AleX
Si`, certamente si puo` usare la resistenza apparente per dimensionare la resistenza di caduta, mi preoccupava solo il transitorio, in cui la resistenza della lampada inizia con un valore di un ordine di grandezza minore di quella a regime.
Ma probabilmente e` una preoccupazione eccessiva, la resistenza in serie limita la corrente e potrebbero andare bene: devo ammettere che non ci ho pensato, sono solo prudente perche' da piccolo, mettendo in serie delle lampade, ero riuscito a fare dei danni non male :)
Saluti (illuminati o seriosi, come diresti tu)
-- Franco Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen. (L. Wittgenstein)
non ho gli strumenti per misurare la corrente ecc. (non ho la pinza amperometrica, e il tester misura solo in c.c.)
se volete, potete prendere come riferimento una comune lampadina da
100w (mica devo accendere per forza quella da 500w... )se il meccanismo funziona, poi mi spiegate come avete fatto i calcoli per determinare la resistenza
carico dichiarato da 500 watt a 220 volt
sapendo che su carico resistivo il watt e' 1 volt x 1 ampere, allora 500 watt : 220 volt = 2,27.. ampere
Qual e' la resistenza che sottoposta a 220 V lascera' passare 2,27... ampere? dalla legge di Ohm R = V/A 220 : 2,27 = 96,9 Ohm
se&o
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