Sara' probabilmente cosi', forse perche' la quantita' di carica che si riesce ad "infilare" nel condensatore (e quindi anche l'energia immagazzinata) e' minore a causa della limitazione della corrente dovuta alla resistenza degli avvolgimenti. Ossia il condensatore si scarica prima perche' si carica di meno?
non so niente su dove ti dovrai eventualmente rivolgere per riparare o ricomprar un trasformatore ma fai la prova della lampadina.
lampadina 220V 30W colegata al secondario del trasfo , metti in parallelo il tester e guarda cosa succede dopo un po di tempo , se il trasfo scalda e la tensione cala hai trovato il guasto se non succede niente e la lampadina continua a far luce il guasto e da un altra parte. c'e la possibilita anche che il trasformatore sia sottodimensionato. ma qui sono tutte teorie , prova prima con una lampadina.
Il giorno Sat, 9 Feb 2008 05:02:20 -0800 (PST), Tomaso Ferrando ha scritto:
Il condensatore viene scaricato solo dal carico e la resistenza interna del trafo non c'entra.
Invece viene caricato dalla 'punta' della sinusoide, e se la resistenza interna del trafo è più grande, la 'punta' della sinusoide sarà più larga o tondeggiante e l'angolo di conduzione di conseguenza si allungherà.
Spero di essere riuscito a spiegarmi con l'immagine della 'punta'.
Visto l'oggetto, direi che non vale la pena di sbattersi piu' di tanto... Ma quei mA li', non sono un po' tanti? Che valvole monta?
Tieni conto che nella potenza assorbita indicata ci sono anche i filamenti... (non e' che ci sia qualche problema sui pidini 4 e 5 di qualche valvola?).
Probabilmente gli avvolgimenti sono fatti con filo un po' troppo sottile per quei mA (che, per l'anodica, mi sembrano un po' tanti...). Visto poi che a vuoto non scalda, il problema e' probabilmente nel rame, magari con la complicita' di un nucleo un po' striminzito... Quant'e' grande il trasformatore?
Non vorrei dare l'impressione di menare il can per l'aia, ma darti consigli per accompagnarti su una strada impervia e cieca non sarebbe etico in un NG.
In linea di massima ti serve un trafo sovradimensionato, per non scaldare e per rendere pi=F9 prevedibile il comportamento a carico sulla tensione rettificata e livellata. Direi da circa 50VA, primario 220V o 230V, vedi rete enel della tua zona, secondario a 195V nominali, a vuoto dovrai misurare circa 210V. Non mi sembra facile da trovare gi=E0 fatto.
Se lo vuoi far avvolgere, puoi stare sui 40VA, primario a 220V o 230V come prima, secondario 0-5-10-190-205-220V a VUOTO. Cos=EC poi puoi scegliere la tensione che va meglio tra 180V e 220V, sempre a vuoto, a passi di 5V. Un avvolgitore lo dovresti cercare nella tua zona. Pagine gialle, elettricisti, magazzini di materiale elettrico dovrebbero darti indicazioni utili. Probabilmente dovrai andare da lui spiegarti e piangere un po', ma di solito sono artigiani disponibili e di buona volont=E0, altrimenti avrebbero gi=E0 dovuto cambiar mestiere.
Per=F2... Come altri ti hanno gi=E0 detto 115mA sono un po' tanti. Potrebbe essere sbagliata la polarizzazione di catodo della EL90. Non =E8 che la EL90 ha l'anodo un po' rosso? Per un circuito a valvole 250Vcc o 220Vcc non fanno gran differenza. A freddo funziona e a caldo smette o ti preoccupa la temperatura del trafo?
Mi intrometto. Se scolleghi i filamenti e provvedi ad alimentarli con un trasformatore normale, recuperi un po' di potenza e tutta la potenza di quello attuale verra' spesa per la tua 250V, scaldando meno scendera' meno(magari molto meno). Fine intromissione.
E' la prova piu' facile, i 6V sono comuni da trovare e di meno scaldera' senz'altro, bisogna vedere se basta a ridurre la caduta dovuta all'aumento della resistenza del filo dovuto al calore.
Mi sembra di capire che quella radio a valvole non l'hanno neanche provata prima di metterla in vendita.
Il trasformatore è quello della radio a valvole della Hachette, di cui si è già ABBONDANTEMENTE parlato in precedenza in questo NG.
Dovendo scegliere se buttare tutto via, visti i problemi dell'apparecchio (quantomeno, dell'esemplare che possiedo), o farlo funzionare, ho tentato il tutto per tutto ed ho effettuato alcune modifiche al circuito.
Al di là di come funziona ora la radio, il risultato finale di tutte queste modifiche è stato l'AUMENTO della corrente assorbita dal circuito.
Ho sbagliato a non misurare l'assorbimento della radio PRIMA di intervenire sulla stessa, ma DI SICURO era inferiore a quanto misurato ora (ovvero, i famosi 115 mA circa).
Questo perchè è aumentato l'assorbimento delle valvole, dato che le sto facendo funzionare come riportato dai rispettivi datasheets (non i valori massimi, bensì quelli NOMINALI, o "Electrical Characteristics"), mentre prima c'erano dei valori differenti (in alcuni casi, IMHO, assurdi).
INOLTRE, l'assorbimento misurato DOPO le modifiche COMBACIA pressochè esattamente con quello da me calcolato. Stando ai datasheets delle valvole ed alle modifiche da me apportate in accordo con essi, io avevo ipotizzato 114 mA circa NOMINALI. Ho misurati circa 115 mA.
Però, il trasformatore, è evidente, non ce la fa.
Allora, dovendo avere 250 Vdc più o meno STABILI, a 115 mA circa di assorbimento NOMINALE, quali caratteristiche di secondario (ovvero, Vac e corrente erogabile max.) DEVO CHIEDERE per un trasformatore NUOVO che sostituisca quello già in uso?
Ripeto, a chi posso rivolgermi per un tale PEZZO SINGOLO?
Spero, sinceramente, di aver chiarito tutta la faccenda.
\SELF QUOTE MODE OFF
Come valvole, non sono nemmeno difficili da reperire (su eBay ne trovi quante ne vuoi). Pensando al prezzo della radio, gli equivalenti europei ci stavano dentro tranquillamente.
Sì, il trasformatore scalda molto di meno (ovviamente).
Stando al datasheet, la 6P1P (il finale audio, simile alla EL90) da sola si beve 51 mA NOMINALI (ovvero, credo, non al massimo volume).
La prova è fattibile, ma non so se il secondario a 230 Vac (A VUOTO, s'intende) riesca comunque a darmi la corrente di cui ha bisogno la radio. Altrimenti, l'avrebbe già data senza scendere da 250 a 220 Vdc circa (oltre ponte di diodi ed elettrolitico di livellamento).
Pensandoci, è una prova interessante, ma (sempre, pensandoci) il surriscaldamento del trasformatore è dovuto PROPRIO all'aumento di corrente richiesta al secondario a 230 Vac (che surriscalda perchè NON CE LA FA a stare su di tensione con questo assorbimento).
Questo non lo so. So che con la cifra spesa per acquistare tutta l'enciclopedia (al contrario, i fascicoli sono bellissimi), mi ritroverei tra le mani ben altro apparecchio.
No, funziona sia a freddo che a caldo. Per la temperatura, diciamo che un certo timore c'è. Fin quando il circuito lo faccio funzionare all'aperto (fuori dal contenitore in legno), che scaldi pure. Ma mi è capitato, durante una delle prove, di lasciarlo volontariamente all'interno del mobile per due ore circa. Quando l'ho tirato fuori, il trasformatore era INCANDESCENTE.
Già di suo scalda, figurati al chiuso con sei valvole che eruttano fuoco e fiamme.
Ma è soprattutto un discorso di concetto.
So già che è un trasformatore SOTTODIMENSIONATO per come la radio sta funzionando al momento (cioè, dopo le modifiche che le ho fatto). E quelle modifiche sono un punto di non ritorno, perchè o funziona così com'è ora o la dò via a qualcuno (o la butto da qualche parte).
Quindi, è un trasformatore DA CAMBIARE perchè non è più adatto ad alimentare la radio. E la radio NON DEVE FUNZIONARE come prima (come quando, cioè, questo trasformatore poteva ancora andare bene).
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