Amplificatore da auto, osservazioni

Ho un amplificatore da auto alimentato con un alimentatore da pc, gli inietto un'onda sinusoidale con il generatore di funzioni, ed in uscita non ho carico, ma vedo le forme d'onda con l'oscilloscopio doppia traccia. A parte il primo sciocco errore di attaccare i coccodrilli delle masse sui rispettivi canali in uscita sul morsetto del meno (che non sono allo stesso potenziale, per fortuna me ne sono accorto subito) ho notato uno strano fenomeno: Aumentando l'ampiezza delle onde in ingresso si arriva ad un punto che i 2 segnali in uscita vengono tagliati (come era prevedibile) e la corrente in ingresso aumenta considerevolmente (suppongo che 2 finali di ogni canale si trovino in qualche modo in conduzione nello stesso momento. Aumentando ancora si notano dei disturbi impulsivi, probabilmente qualche induttanza "dice la sua" (lo so, sono spietato).

Torno giù con l'ampiezza in modo che le 2 onde si vedano tutte al limite della saturazione e provo a guardare il canale in mono, cioè ponticellato. E qui sorpresona: Non è più un onda sinusoidale ma è un segnale impulsivo non periodico con dei tratti a tensione bassissima e dei tratti ad elevati impulsi. Com'è possibile?

Ps: in questo modo sono riuscito a danneggiare un transistor del circuito del remote, quello che cioè da alimentazione all'integrato di switching. Pensavo dunque di limitare questi esperimenti :)

Auguri di buon natale!

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Lorenzo
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"Lorenzo" ha scritto nel messaggio news:49530793$0$840$ snipped-for-privacy@reader5.news.tin.it...

uscita

stesso

si

ponticellata l'uscita?ossia a ponte?ossia il neg di un canale collegato al pos di una altro?

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blisca

- No, ma che, esatto. Avevi scritto che t'eri accorto in tempo di non collegare massa e negativi, quindi evidentemente si tratta di due finali a ponte (quattro finali in tutto, due per canale). Infine avevi scritto di aver collegato i due canali in mono : io pensavo agli ingressi, cosa strana, essendo identico il segnale, e quindi dovevi averlo già fatto all'inizio; ma l'ho pensato. E dopo invece leggendo qui, in un primo momento, avevo pensato che tu avessi collegato le due fasi positive delle uscite, cosa che per due finali a ponte ha ancora meno senso, ma all'inizio l'ho pensato. Ma tu invece, alla domanda assurda positivo+negativo (invece di canali sinistro e destro) rispondi "esatto". E' un'escalation dell'assurdo, una catena aberrante -*_ uniposta(at)yahoo.it -*_ uniposta(at)gmail.com

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uniposta

Ciao, premetto che non sono molto esperto in materia, ti prego non mi picchiare :)

Esatto, Nessuno dei 4 morsetti è collegato a massa (la massa è collegata al negativo della batteria)

In ingresso ho dato per tutti e 2 i canali lo stesso segnale, La configurazione in mono l'ho fatta sull'uscita, negativo di un canale con positivo dell'altro (come da schema sull'ampli), da in uscita una tensione più elevata, ovviamente.

No, come sopra.

Okok ammetto di non sapere il significato esatto di "ponticellare un amplificatore", davo per scontato che non fosse unire con un pezzo di filo positivo di un chan con il negativo dell'altro, bensì di collegarci l'altoparlante (e lasciare scollegati gli altri due)

Mi piacciono un sacco le cose insensate e demenziali, ma ti giuro che in questo caso non l'ho fatto apposta!

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Lorenzo

- Senti, questa non è una cosa da esperti... E' assurdo che uno che si doti di una strumentazione da esperto senza prima preoccuparsi delle cose fondamentali banali e ovvie, le prime da sapere quando ancora esperti non si è

al

- Se colleghi il positivo (fase positiva) di un canale di un finale a ponte col negativo (fase negativa) dell'altro canale, ottieni una specie di "corto circuito impazzito" sul segnale, e se il segnale è ad alto livello (il massimo, nel tuo caso), solo la presenza di una protezione elettronica integrata potrà evitare che saltino i transistor interessati dal corto

- No, non è per niente ovvio, è assurdo

- Non si fa il "mono" in quel modo, né con l'altoparlante (che perlomeno non fa danni), né tantomeno con un collegamento diretto. Il mono si fa utilizzando UN SOLO finale a ponte pilotato in mono, oppure due finali normali pilotati con segnale mono bilanciato e il diffusore acustico collegato a ponte fra i due (sebbene quest'ultimo con alcuni finali - o amplificatori integrati pre+finale - potrebbe dar luogo a comportamenti instabili). Un altoparlante collegato nel modo che hai descritto, invece, oltre al fatto che fa lavorare mezzo finale per canale, succede che in presenza di un segnale stereofonico fa sentire l'audio in funzione di quanto i due canali ce l'hanno in comune momento per momento. Un esempio limite, solo per far capire : immagina che su un canale ci sia un violino, e sull'altro un tamburo

- Regala le apparecchiature a chi le merita, e ricomincia da zero. Oppure ammetti che era uno scherzo di natale -*_ uniposta(at)yahoo.it -*_ uniposta(at)gmail.com

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uniposta

- Senti, questa non è una cosa da esperti... E' assurdo che uno che si doti di una strumentazione da esperto senza prima preoccuparsi delle cose fondamentali banali e ovvie, le prime da sapere quando ancora esperti non si è

- Se colleghi il positivo (fase positiva) di un canale di un finale a ponte col negativo (fase negativa) dell'altro canale, ottieni una specie di "corto circuito impazzito" sul segnale, e se il segnale è ad alto livello (il massimo, nel tuo caso), solo la presenza di una protezione elettronica integrata potrà evitare che saltino i transistor interessati dal corto

- No, non è per niente ovvio, è assurdo

- Non si fa il "mono" in quel modo, né con l'altoparlante (che perlomeno non fa danni), né tantomeno con un collegamento diretto. Il mono si fa utilizzando UN SOLO finale a ponte pilotato in mono, oppure due finali normali pilotati con segnale mono bilanciato e il diffusore acustico collegato a ponte fra i due (sebbene in questo secondo caso con alcuni finali - o amplificatori integrati pre+finale - potrebbe dar luogo a comportamenti instabili). Un altoparlante collegato nel modo che hai descritto, invece, oltre al fatto che fa lavorare mezzo finale per canale, succede che in presenza di un segnale stereofonico fa sentire l'audio in funzione di quanto i due canali ce l'hanno in comune momento per momento. Un esempio limite, solo per far capire : immagina che su un canale ci sia un violino, e sull'altro un tamburo

- Regala le apparecchiature a chi le merita, e ricomincia da zero. Oppure ammetti che era uno scherzo di natale -*_ uniposta(at)yahoo.it -*_ uniposta(at)gmail.com

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uniposta

Mah, secondo me non ci siamo capiti, vediamo...

Non l'ho capita, cortocircuitare il positivo di un canale con l'altro? e chi l'ha detto?

Ma cosa intendi per collegamento diretto? Un pezzo di filo? Non ho mai parlato di cortocircuitare due uscite.

Questa infatti è una cosa che ho pensato pure io, sicuramente non è un mono perfetto, probabilmente è più pensato per un subwoofer. Tra l'altro non c'è nulla che mixi gli ingressi, come suppongo ci sia negli ampli più seri. Ti ho portato la prova

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Spero che ti chiarisca le idee. Ovviamente il mono si fa solo tra quei 2 morsetti, gli altri 2 sono allo stesso potenziale. Ps: il segnale in uscita in quel modo raggiunge un ampiezza maggiore che una classica in stereo, l'alimentatore interno è duale.

Parole forti che potrebbero indurmi al suicidio. Ti sentirai in colpa?

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Lorenzo

collegato

ahia

il collegamento a ponte si fa tra due uscite di due ampli :una sale e l'altra scende,in modo da raddoppiare l'escursione del segnale,e quadruplicare la potenza rispetto a quella che si potrebbe avere con un solo amplificatore,ma questo è quello che già avviene in ognuno dei tuoi canali!Quindi se hai attaccato un positivo ed un negativo assieme ,a meno di una cobinazione di fase assurdamente fortunata,hai sottoposto le tue uscite a qualcosa peggiore di un cortocircuito

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blisca

Mi sono spiegato male, non l'ho ponticellato, bensì l'ho messo a ponte :)

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Lorenzo

Io di elettronica poco, ma di hifi qualcosina si :) di solito gli ampli che permettono di ponticellare cosi hanno anche uno switch da qualche parte per stabiliare il modo di funzionamento, mai visti che puoi collegare unendo i canali in questo modo senza switchare in qualche sistema....alcuni ampli di livello elevato avevano un conettore particolare con spinotti particolari da cablare sul fili di OUT se infilavi gli spinotti a ponte si autosettava e viceversa....ero ampli che nel lontano 1998 costavano quasi 2 milini di lire...

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Marco&Li

Ciao, eccoti una foto dell'ampli in questione

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con un'altra scheda nuda di fianco, come vedi c'è solo il filtro passa basso, magari mixa anche i 2 segnali, dovrei darci un'occhiata

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Lorenzo

uniposta ha scritto:

Anche nel caso di un ampli con due canali a ponte, e alimentazioni (e masse) isolate dalla batteria e tra loro?

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Englishman
19:53 la prossima volta, rispondi al post corretto (il secondo), che se no ho postato doppio per niente... - Gio 25 Dic 2008, 18:50, Lorenzo Mah, secondo me non ci siamo capiti, vediamo...

- copiaincollo: [blisca] "ponticellata l'uscita? ossia a ponte? ossia il neg di un canale collegato al pos di una altro?" [tu] "esatto" - Se con "ponticellato" non intendevi dire che hai unito con un filo il "positivo" (fase positiva) di un canale col "negativo" (fase negativa) dell'altro, allora ricominciamo da capo

- Ma non lo è proprio, infatti, in pratica non si può ascoltare

- Con le frequenze ultrabasse (fino a qualche decina di Hz) è generalmente poco probabile che possano esserci differenze tra i due canali, allora solo per quel motivo ci si può azzardare

- Non vedo per quale strano motivo si debbano usare solo quelli, ma in ogni caso il segnale di pilotaggio deve essere mono, sia che venga fornito mono dall'esterno, sia che venga convertito in mono da un commutatore sul finale. Se hanno messo un sensore che si accorge di quando vien fatto quel collegamento sulle uscite è economicamente insensato (costa molto più di un banale selettore), e rimane tecnicamente (oltre che psicologicamente per me) spiacevole che facciano usare escusivamente quei due mezzi finali

- Quei finali sono già a ponte, quindi cambia niente

- Non ho capito il nesso

- La morte fa parte del ciclo della vita, e la via del suicidio l'avresti scelta tu -*_ uniposta(at)yahoo.it -*_ uniposta(at)gmail.com

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uniposta
20:03 - Gio 25 Dic 2008, 19:52, Englishman ha scritto:

- Alimentazione dual-mono inclusi i raddrizzatori e le masse? Ma in tal caso nemmeno l'utilizzo incrociato con un altoparlante sarebbe possibile, e invece in questo caso è espressamente previsto -*_ uniposta(at)yahoo.it -*_ uniposta(at)gmail.com

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uniposta

Ciao! Mi permetto di intervenire (anche se non sono espertissimo di elettronica). Gran parte degli ampli (per uso in macchina, per quelli da casa non ho grande esperienza) non hanno nessun switch per stabilire il modo di funzionamento. Semplicemente il segnale di uno dei due canali viene sfasato di 180° nella sezione pre e i morsetti di uscita sono invertiti (quello segnato + e' collegato a massa, il - e' collegato ai tr finali). Per metterlo a ponte, quindi, colleghi l'altoparlante tra il positivo del canale col segnale "normale" e il meno del canale col segnale invertito.

Piuttosto non capisco cosa ha combinato l'amico Lorenzo per far morire un transistor nella sezione del remoto... E anche quando dice che i negativi delle uscite non sono a massa. Dalla foto che ha postato, direi che il - del canale R e il + del canale L devono essere a massa. Se e' cosi', direi che l'ampli e' fatto in modo "normale", quindi niente ampli a ponte per ogni canale e la misura che ha fatto Lorenzo (misurando tra i due morsetti segnati "MONO") ha senso e non capisco le obiezioni di Uniposta. Ammetto di aver letto il thread un po' in velocita' e di essere ancora un po' annebbiato dal pranzo di natale, quindi posso aver cannato in pieno il senso della discussione...

Ciao!

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matteou

uniposta ha scritto:

Yep, dai trasformatori in poi.

Perche'? Sarebbero due generatori di tensione, indipendenti, in serie, pilotati dallo stesso segnale (in fase).

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Englishman
20:33 - Gio 25 Dic 2008, 20:12, Englishman ha scritto:

- Ma non puoi tenere i piedi in due paia di scarpe, come hai detto tu stesso ci sono due rami di alimentazione separati e i generatori sono quelli, mentre i due mezzi finali non sono in serie, sono collegati da una parte (in mezzo, dai) ma dall'altra terminano ciascuno nella sua alimentazione separata - p.s. io l'abbuffata annebbiante non l'ho fatta -*_ uniposta(at)yahoo.it -*_ uniposta(at)gmail.com

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uniposta

Purtroppo sono stato abituato anche a termini sbagliati, in altre circostanze pure io uso il termine "ponticellare" come mettere 2 punti allo stesso potenziale, quando ho risposto "esatto" avevo letto troppo in fretta. Me ne scuso ancora.

Ora che mi fai pensare un amico mi aveva fatto mettere in auto 2 di quegli amplificatori con l'uscita a ponte, i 2 cavi RCA me li aveva fatti mettere uno in un ingresso di un ampli e l'altro in un ingresso dell'altro ampli. In pratica c'era un solo ingresso collegato su ogni ampli. Non ho notato una grossa differenza rispetto alla configurazione stereo di un solo ampli, ed ora ho capito il perchè!

si devono usare solo quelli segnati perchè gli altri 2 sono allo stesso potenziale che è quello "di mezzo" dell'alimentatore duale

Da quello che ho capito a seconda di come scegli i morsetti d'uscita scegli se utilizzare metà alimentazione o tutta

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Lorenzo

Eheh ora non ho molto tempo per spiegare, tra l'altro non lo so fare molto bene, ma i morsetti che NON si usano per la configurazione a ponte sono collegati direttamente alla tensione "centrale" dell'alimentatore. Domani continuo, spero che questa suspence ti permetta comunque di dormire

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Lorenzo

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