Alimentazione isolata

Non so se lo applicherò, ma ho visto che i "supercap" da 1 F e pochi milliohm di ESR costano poco...

Il problema è sempre di avere un'alimentazione "silenziosa" e galvanicamente isolata per alimentare una cella di carico.

La parte sinistra del circuito è sempre alimentata, quella destra è alimentata dal condensatore che viene ricaricato quando stabilito dalla linea di controllo.

Che differenza di potenziale può sopportare un circuito del genere? Zero volt o un po' di più?

[FIDOCAD] MC 80 65 0 0 180 FCJ TY 90 70 4 3 0 0 0 * TY 90 70 4 3 0 0 0 * 1F MC 60 45 1 0 080 LI 75 95 35 95 0 LI 75 45 35 45 0 LI 85 45 125 45 0 LI 85 95 125 95 0 MC 60 85 0 0 410 MC 100 85 0 1 410 MC 60 55 0 0 420 MC 100 55 0 1 420 LI 75 65 85 65 0 LI 75 75 85 75 0 SA 80 65 0 SA 80 75 0 MC 125 45 0 0 010 MC 35 45 0 1 010 MC 125 95 0 0 020 MC 35 95 0 1 020 MC 80 105 0 1 340 LI 45 125 45 95 0 LI 60 55 60 105 0 LI 80 105 110 105 0 LI 45 125 60 125 0 LI 100 55 100 125 0 LI 110 55 110 105 0 MC 100 45 1 0 080 MC 110 45 1 0 080 LI 80 125 100 125 0 LI 100 70 125 70 0 MC 125 70 0 0 000 FCJ TY 115 75 4 3 0 0 0 * controllo TY 125 80 4 3 0 0 0 * SA 60 55 0 SA 60 85 0 SA 100 85 0 SA 100 70 0 SA 100 55 0 SA 100 45 0 SA 60 45 0 SA 110 45 0 SA 45 95 0
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F. Bertolazzi
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I transistori di sopra (pmos) sono montati a rovescio

Non tanto, perche' nei mosi discreti c'e` il diodo di substrato in parallelo fra drain e source.

Forse fai proma con dei reed.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

Il giorno Tue, 6 Apr 2010 17:30:57 +0200, "F. Bertolazzi" ha scritto:

Meglio un relè a due scambi a quell'accrocco, concordo con Franco.

Almeno il relè ti garantisce effattivamente la separazione galvanica.

Poi fai attenzione a schermare o twistare bene i collegamenti, perchè non ti entri da un altra parte qualche spiffero una volta iìsolata l'alimentazione.

Sull'ìimportanza del layout e dei collegamenti sul c.s. ti avevo già detto in precedenza, ma è sempre meglio ripetere.

-- ciao Stefano

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SB

Franco:

L'ho fatto apposta, voloevo vedere se eravate attenti. :-|

Già. Grazie.

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F. Bertolazzi

SB:

Tra l'altro ne ho a parecchi, di quelli DIP a 5V, erano per escludere i nodi non funzionanti da una rete token ring di mia invenzione.

Stavo pensando di mettere addirittura il fotoaccoppiatore della linea dati sulla scheda di acquisizione, e di trasmettere tipo 20 mA current loop. Che ne dici (vedi sotto)?

Ammìa? Se c'è una cosa sulla quale sono pignolo...

[FIDOCAD] MC 35 20 0 0 340 LI 55 40 65 40 0 LI 55 20 65 20 0 LI 120 30 95 30 0 LI 110 40 80 40 0 MC 15 40 0 0 080 MC 105 10 3 0 010 MC 110 40 0 0 020 MC 105 10 1 0 080 FCJ TY 115 20 4 3 0 0 0 * TY 110 10 4 3 0 0 0 * 100 LI 65 40 65 30 0 LI 65 30 75 20 0 LI 85 20 95 30 0 LI 75 30 85 20 0 LI 75 20 85 30 0 LI 95 25 95 25 0 LI 65 20 75 30 0 LI 80 40 80 35 0 LI 85 30 95 20 0 LI 95 20 120 20 0 MC 120 20 0 0 580 SA 105 20 0 SA 105 30 0 EV 75 30 75 30 0 EV 85 15 75 35 0 TY 5 45 4 3 0 0 0 * Controller SA 105 40 0 LI 35 40 25 40 0 TY 60 45 4 3 0 0 0 * Doppino twistato TY 70 50 4 3 0 0 0 * e schermato MC 105 30 1 0 080 FCJ TY 115 40 4 3 0 0 0 * TY 110 30 4 3 0 0 0 * 100 MC 35 20 3 0 010
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F. Bertolazzi

Il giorno Wed, 7 Apr 2010 14:41:40 +0200, "F. Bertolazzi" ha scritto:

Bene

Non so se una cosa simile ti serve. Se isoli la linea durante la misura hai comunque la possibilità che entri capacitivamente qualcosa e devi mettere anche diversi optoisolatori.

Io per la mia cella alla fine non ho neanche isolato il convertitore, ho solo filtrato abbondantemente le alimentazioni e ho disaccoppiato le linee dati con delle RC. Gli opto li avevo previsti anch'io insieme a un DC-DC poi alla fine ho verificato che togliendoli le cose non cambiavano di molto, anzi il rumore a

50Hz è più facile da togliere digitalmente che quello del DC-DC.

Tieni conto che se non hai problemi strani con anelli di massa, ritorni capacitivi o cose del genere hai un CMRR di 110 dB sull'ADC in differenziale e la configurazione con la Vref che alimenta il ponte ti annulla gli effetti della variazione di tensione di riferimento.

Insomma hai delle buone carte, se fai le cose per bene puoi farcela.

Naturalmente sono solo consigli, non mi assumo responsabilità, tu devi prendere la strada che ti convince di più.

Repetita iuvant.

-- ciao Stefano

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SB

SB:

Il problema è solo quanto durerebbero azionati una volta al secondo o giù di lì. Quelli che ho io sono dati per 10^5 operazioni a 2A 30V, ovvero 27 ore.

Alimentando una cella sola per volta, con un carico di 17 mA un condensatore da 0,47 F ci mette 27 secondi a scendere da 5 a 4 V, o sbaglio? Ne consegue, però, che per ricaricarlo in meno di un secondo dovrebbe passare più di mezzo ampere sul relé, quindi la vita dei relé si quadruplicherebbe, rispetto all'esercizio con 2A, diciamo 4 mesi. Un po' poco. Ora capisco perché Franco consigliava dei reed, che hanno una vita 10 volte più lunga (ma forse solo perché portano assai meno corrente?).

Purtroppo non esistono più i relè coi contatti bagnati in mercurio. In una situazione del genere, in cui hai corrente in chiusura e nessun carico in apertura, serebbero (elettricamente) eterni...

Il mio problema è che devo mettere l'isolamento perché le schede precedenti, una volta installate a bordo, si sono zappate all'istante. Non ho ancora avuto modo di esaminarle, ma erano state disegnate con giudizio, addirittura con l'aiuto di lowcost, quindi la sola cosa che posso pensare sono o ground-loop o statica accumulata dall'albero in carbonio.

Oppure ci pensa direttamente lo A/D. Ma io la 50 Hz la vedo, letteralmente, solo col binocolo...

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F. Bertolazzi

Il giorno Thu, 8 Apr 2010 14:31:34 +0200, "F. Bertolazzi" ha scritto:

Devi anche considerare che i condensatori hanno caratteristiche che variano con la temperatura, dei supercap non ho buoni ricordi. Inoltre non è bene che la tensione sia così variabile durante la misura, io prenderei in considerazione anche un DC-DC a basso rumore e magari lo filtrerei bene.

Sul fatto che un ground loop possa danneggiare dei componenti sono abbastanza scettico, ma bisogna approfondire caso per caso.

Una scarica elettrostatica invece ha tutte le possibilità di distruggere dei componenti elettronici, il fatto è che se non prendi provvedimenti e cerchi di eliminare i potenziali statici in giro anche gli optoisolatori rischiano di servire a poco.

Tieni conto che un optoisolatore ha una tensione di isolamento di un paio di migliaia di volts, mentre se il tuo albero si carica elettrostaticamente col vento puoi fare una specie di generatore di Van der Graaff (no, non il gruppo progressive degli anni '70 :-D ), ma un aggeggio che arriva a tensioni elevatissime.

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Quindi il tuo problema è cercare di capire cosa ha causato il guasto, e se è una carica elettrostatica elevata usa le treccioline di rame, quelle che si usavano una volta per dissaldare vanno benissimo.

-- ciao Stefano

Reply to
SB

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