Alimentatore 30 volt 10 ampere

Si può fare un preregolatore switching

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Gianluca

V

Se scarichi con 10 A costanti 10 millifarad per 10 millisecondi (intervallo tra due picchi di carica a doppia semionda) vengono 10 V esatti esatti. La corrente va considerata costante perch=E9 il carico finale =E8 connesso a tensione stabilizzata, e V=3Dit/C

Per=F2, con 'ste botte di corrente e capacit=E0, la ricarica =E8 un po' azzardato considerarla istantanea, per cui il valore che dici tu =E8 effettivamente pi=F9 realistico, con laconseguenza per=F2 di diminuire la tensione media ai capi di C.

Mi pare che nessuno abbia considerato una questione: la corrente di picco che trafo e ponte devono reggere, se non vuoi che ci metta un tempo eccessivo a caricare C. Chi pensa di cavarsela con uno da 300 o anche 400 VA =E8 molto ottimista.

Ultima cosa, persino il ponte ha bisogno di dissipatore molto grosso, considerare 2V di caduta.

Auguri a chi ci si mette.

Tullio

LAB ha scritto:

Ciao. Premesso che la mia risposta era derivata dal fatto che avevo male interpretato la domanda, assumendo che l'alimentatore dovesse arrivare

*fino* a 30 V (in pratica avevo assunto che dovesse essere regolabile, sbagliandomi evidentemente). Per questo avevo consigliato la versione switching... Cmq detto questo effettivamente i vantaggi di questa soluzione non sono più così evidenti, anche se con una corrente di 10 A, mettendo tra tutto di dare in pasto al regolatore anche qualcosina in più dei +3 V risicati (vedi per il ripple in ingresso come diceva Claudio), il gruppo regolatore viene a dissipare cmq qualche decina di W... Ciao

Jack ha scritto:

Ciao. A parte i 10 A che dici che sono in eccesso, ma se hai bisogno i 30 V difficilmente riuscirai ad averli a partire da 25,5 V, e cmq mi pare che con 200VA non riuscirai ad avere la corrente che dici.

Di picco dal trafo escono 25.5 * 1.41 = 35.955.

Quindi dopo il ponte e condensatore avrai 35.955 - 2 = 33.955 con sovrapposto il ripple.

Tuttavia la tua misura l'hai effettuata a vuoto. La tensione del trafo sotto carico scende e a volte in modo non trascurabile, dipende dal tuo trasformatore. Dovresti provarlo sotto carico.

La potenza massima che puoi assorbire dal tuo trafo considerala

P = 200 * 0.8 = 160 W

Quindi la corrente massima che puoi assorbire sarà I = 160 / 33.955 = 4.7 A

Se ho sbagliato qualcosa ditemelo...

Ciao

T. M. ha scritto:

Infatti... Pour jouer, con i valori che hai usato tu (10.000uF, 10Vpp ripple), e con una Vmax di 40V, il trafo, e i diodi, conducono per 1/3 del tempo di una semionda (se ho fatto bene i conti e in assenza di resistenze e induttanze parassite), e la corrente media nella maglia trafo-ponte, e' di 4 volte quella durante la fase di interdizione, e quella nel condensatore e' 3 volte.

Se vogliamo abbassare il ripple ad 1V (ad es.), i valori schizzano a 14 volte (140A, per capirci), nelle medesime condizioni.

Quindi sia il ponte, che le connessioni trafo-ponte-condensatore, devono essere adeguatamente dimensionate, e il cui layout adeguatamente studiato.

Infatti... molto dipende dalla resistenza e induttanza parassita del trafo.

Vero.

Quindi prova a guardare su

Allora è un altro discorso :)

3A in più o in meno nel tuo caso fanno la differenza, o comunque la fanno SEMPRE quando si parla di alimentatori lineari (dissipativi)

E' un po' piccolo, il conto te l'hanno già fatto. Se poi tu parli di 30V 7A massimi, mentre medi hai, per esempio, 20V 5A forse può anche farcela....ma siamo già a metà della specifica iniziale!!

Ciao CG