A cosa servono i MUX e i DEMUX in uno schema di azionamenti elettrici?

In uno schema di controllo di un motore brushless trapezio con anello di corrente vedo i MUX e i DEMUX, qualcuno mi sa dire a cosa servono?

Grazie!

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Igor Toy
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Mi pare un pò poco per poterti dare una risposta. Puoi essere più preciso?

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5anelli

...ecco l'indirizzo dove trovare lo schema:

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Grazie ancora!

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Igor Toy

Mah... apparentemente serve per pilotare separatamente le tre fasi del motore (e leggere il relativo feedback).

Pero' non ho mai utilizzato dei servo AC e quindi puo' essere una benemerita sciocchezza...

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lomarcan

Mha a veder lo schema secondo me regola la velocità del motore! ma posso sempre sbagliare! ti faccio io una domanda, scometto che devi pilotare un motore elettrico di un aereomodello giusto? se è così posso dirti che esistono case produttrici che vendono al dettaglio con prezzi molto vantaggiosi, gooogle lo sà!

cmq la tua domanda era sapere cosa facciano i 2 componeti, te lo dico molto velocemente:

Demux(De-multiplexer): converte i dati da seriale a paralello, controllati dai piedini di controllo che comandano le uscite (in poche parole poi decidere che bit far uscire e in che ordine). il multiplexer (MUX) fà il contrario!

sarebbe curioso provare con un Convertitore digitale analogico, sempre se il PWM generi le giuste sequenze di bit per decelerare e acelerare, la mia e solo un ipotersi!

Ti saluto Igor

By Krapac

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^krapac^

In tutta franchezza devo dire che non ci ho capito molto, comunque provo a scrivere quello che mi è più chiaro:

- tutto quello che c'è nello schema, escluso il motore, l'inverter e il sensore di posizione è interno ad un microcontrollore, che esegue periodicamente un ciclo di controllo del tipo:

1) acquisizione misure (posizione e correnti) 2) confronto corrente ieq misurata con il suo riferimento 3) regolazione di tipo PI (proporzionale-integrale) dell'errore di corrente 4) calcolo degli istanti di commutazione degli interruttori dell'inverter 5) applicazione dei segnali di comando algi interruttori dell'inverter

- nello schema le ialfa, ibeta vengono ottenute a partire dalle misure effettuate attraverso un ADC (si misurano due correnti, la terza si ricava essendo la somma delle tre nulle, dopodichè si ottengono le tre correnti negate) alle quali vengono applicate opportune trasformazioni di coordinate, che dipendono dalla posizione misurata nel ciclo di controllo attuale. Questo significa che MUX qui non sta ad indicare multiplexer, ma più genericamente una serie di operazioni (moltiplicazioni-addizioni) sugli ingressi.

- tutto ciò che viene chiamato *alfa, *beta (dove * sta per i oppure v) in letteratura viene indicato solitamente con *d, *q (stessa convenzione di sopra); dovrebbero essere delle grandezze continue quando il sistema è a regime (cioè quando non ci sono variazioni di coppia e/o velocità).

- Sul modulatore PWM credo non ci sia molto da dire, genera due segnali X e Y a partire dai quali, nota la posizione del rotore, si ricavano i segnali di comando dei 6 interruttori dell'inverter. Questo significa che DEMUX nello schema non sta ad indicare un demultiplexer, ma una sorta di demodulatore (forse questa indicazione può essere fuorviante, ma mi è difficile spiegarti in poche parole il concetto).

Quello che non mi è affatto chiaro, e che mi rende perplesso circa la bontà dello schema (ma probabilmente dipende tutto dalla mia ignoranza), è la presenza del blocco MAX, che sembra essere un discriminatore che manda in uscita il maggiore tra gli ingressi. Negli schemi di azionamento che io ho visto finora in realtà le ialfa, ibeta (che come ho detto vengono indicate con id, iq mentre con i simboli ialfa e ibeta si indicano altre due correnti diverse da queste) vengono controllate separatamente, cioè ognuna di loro ha un suo regolatore con in uscita la corrispondente tensione. Le due tensioni così ottenute vanno in ingresso al modulatore PWM che funziona come ho spiegato sopra.

Può essere che anche MAX non stia a significare "il massimo tra i due ingressi", ma a questo punto non so più cosa supporre.

Ad ogni modo mi farebbe piacere sapere da dove viene questo schema (corso universitario?), magari con qualche chiarimento riguardo MAX. Inoltre sarebbe forse utile capire di che tipo è il brushless (magneti permanenti, a riluttanza, sinusoidale, trapezio, isotropo, anisotropo, ecc...), perchè se è un motore "particolare" può starci un controllo non standard.

Ciao

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5anelli

nei sistemi reazionati devi confrontare (sommare) una parte del segnale di uscita con il segnale di ingresso, in questo caso pero' il segnale di uscita va diviso per le tre fasi del motore nella giusta sequenza in base alla posizione del rotore, quindi il comando va demultiplexato (1 ingresso 3 uscite) per pilotare la giusta fase motore, e il segnale di uscita di ritorno va multiplexato (3 ingressi 1 uscita) per avere nuovamente 1 solo segnale da confrontare (sommare) con il segnale di ingresso.

ciao ilmira

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ilmira

[cut]

Ho letto solo dopo aver postato che il motore è trapezio, quindi ho riflettuto un pò e mi sono reso conto che alcune mie affermazioni sono state troppo affrettate.

In questo particolare tipo di motore (controllato come nello schema) la corrente che scorre in una fase ha un andamento del tipo +I, 0, -I,

0, +I,... mentre il sensore di posizione è in genere costituito da tre sensori di Hall posti a 120° tra di loro la cui uscita (complessiva) è una parola di tre bit in cui non sono ammesse le combinazioni 000 e 111 (se il sensore fosse di tipo più preciso cambierebbe solo il numero di bit della parola, ma non il concetto). Complessivamente perciò i sensori di Hall individuano 6 posizioni, o meglio 6 settori di 60° entro i quali di volta in volta si viene a trovare il polo Nord del magnete posto sul rotore.

La posizione del rotore determina quale è la fase di cui bisogna controllare la corrente, perciò il blocco MUX (insieme al blocco MAX), nel quale entrano le correnti misurate, non fa altro che mandare in ingresso al regolatore la particolare corrente individuata dalla combinazione dei 3 bit provenienti dai sensori di Hall (perciò è in effetti un multiplexer).

Analogamente il blocco DEMUX determina, in base alla stessa combinazione, quali interruttori devono essere controllati con il PWM generato dal modulatore, mentre gli altri interruttori saranno lasciati aperti. In sostanza il PI determina il duty cycle del PWM, il modulatore genera il PWM, il DEMUX applica il PWM solo ad alcuni interruttori (ed è quindi in effetti un demultiplexer).

Spero di esserti stato di aiuto Ciao

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5anelli

Sei stato gentilissimo, è x il corso di azionamenti elettrici, professore molto poco chiaro....................

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Igor Toy

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