Ciao,
parliamo di schede con uC con classici ingressi/uscite analogici e digitali. I sensori/attuatori esterni si collegano ai connettori, da lì ci sarà il circuito di condizionamento (es. ULN2003 per le uscite, op-amp per gli ingressi digitali ecc...) e infine il segnale arriverà al pin del micro.
Vicino ai connettori sono presenti le protezioni ESD, inversione polarità, cortocircuito ecc...
Vogliamo però proteggere la scheda anche da mascalzonate importanti. Per importanti intendo - purtroppo - tipo collegare la 220V a un ingresso a 24V.
"Protezione" qui è riferita alla sicurezza, in altre parole che non prenda fuoco. La scheda guasta viene sostituita.
Una strada spesso seguita è l'isolamento galvanico. Ma mi domando:
- molto spesso i fotoaccoppiatori non sono gli ultimi componenti prima del connettore. Ad es. posso fotoaccoppiare tra il pin del micro e il mosfet di potenza, non viceversa. Stesso discorso per gli ingressi o uscite analogiche. A volte conviene isolare a livello digitale e poi mettere un DAC e gli op-amp di uscita.
In questo caso cosa succede nell'esempio di cui sopra? Certo il fotoaccoppiatore interviene e preserva il micro... ma tutto il resto a valle? Non abbiamo comunque rischio di arco/combustione o altro, dal momento che la scheda NON è prevista per funzionare con quelle tensioni?
In sintesi il mio dubbio è: ha senso optoisolare per "proteggere" la scheda? La differenza di costo non è affatto indifferente, facilmente può quasi raddoppiare (tra componenti e area PCB aggiuntiva).
Ci sono soluzioni alternative che possano essere più ottimizzate? Penso ad es. a piccoli fusibili di segnale in linea a ciascun I/O.
Grazie per eventuali idee Marco