vecchia cappa aspirante

Salve, sono quasi al termine di una pesante ristrutturazione della cucina. Ho demolito la vecchia e ne ho ricostruita una vuova tutta in muratura. Vorrei riutilizzare la vecchia cappa che però è leggermente fuori misura . Nessun problema dal punto di vista meccanico, dovrei cavarmela con qualche taglio e una manciata di rivetti. Il problema nasce quando passo alla parte elettrica: avendo modificato completamente l'alloggiamento, devo smontare il gruppo di comando elettrico e ricostruirlo all'interno di "frutti" della Ticino o similari. Ho studiato il sistema che oggi controlla la velocità di rotazione della ventola ed ho trovato un qualcosa che mi sento di definire "arcaico". In prantica il controllo di velocità viene effettuato con una slitta equipaggiata con contatti striscianti che in funzione della sua posizione mette in cortocircuito diverse sezioni di una enorme resistenza di caduta. lo stesso contatto strisciante ,inoltre, alimenta in certe posizioni il motore, per mezzo di diodi. in questo modo, suppongo, all'avvolgimento arriva solo una semionda. I motori sono dei normali motori ad induzione con un condensatore per lo spunto. Mi chiedo per quale motivo si sia usato un sistema cosi particolare quando "dovrebbe" essere possibile usare uno dei tanti regolatori di tensione presenti in commercio. Qualcuno ha delle idee in proposito? Secondo voi posso rimpiazzare tutto il marchingegno (escluso ovviamente il condensatore) con un banale regolare di velocita' a Triac? Ho il sospetto che con questo sistema si voglia controllare i motori sia in frequenza (i diodi dimezzano la frequenza) che in tensione ma non ne sono certo. Grazie Andy

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andy69
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