In data agosto 2014 alle ore 16:21:16, zio bapu =
ha scritto:
[...]
' =
Cosi' ottieni la potenza media (240 mW, se ricordo i tuoi dati), e poich= e' la cost. di tempo determinata dalla capacita' termica del corpo del =
resistore e dalla res. termica verso l'ambiente e' sufficientemente grande, la tem= p. del corpo e' pressoche' costante, la stessa che si otterrebbe con =
alimentazione in continua e di pari potenza.
Ma non e' l'unica cost. di tempo; ve n'e' almeno un'altra: quella =
determinata dalla capacita' termica del materiale conduttore e dalle res. termiche =
verso l'ambiente e verso il corpo (modelli piu' raffinati prevedono fino al =
quarto ordine). Questa costante di tempo e' molto piu' bassa di un secondo.
E il punto e' questo: quando valuti l'innalzamento di temperatura del =
materiale conduttore dovuto all'impulso, in cui lo scambio e' da ritenersi =
adiabatico, devi mettere in conto che il materiale e' gia' *portato in temperatura*.
Il risutalto lo vedi nei grafici:
Vedi ad es. a pag. 6 il grafico di una res. da 1 watt a film metallico: = =
con impulso singolo (linea tratteggiata) di 6 ms, la pot. massima e' di di 40 watt, = =
quindi potresti erroneamente pensare di esserci dentro. Dalla curva che interessa a te (tp/ti =3D 1000/6), vedi che in realta' l= a =
pot. massima si riduce a 10 watt, cioe' di un fattore 4, con soli 60 mW di pot. media= . Mi pare che ci sei dentro giusto giusto con la res. da 3 watt.
Qui il grafico delle res. a filo:
La res. da 1 watt sopporta 0.6 joule con impulsi a *bassa potenza media*= =
(ma non specifica
*quanto* bassa) e ad una temp. ambiente di 25=B0C. Il tuo impulso fornisce una energia di 0.24 joule ed una pot. media non = =tanto bassa..
-- =
M.
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