Trasformatori uguali, valori "flottanti".

Salve a tutti, avrei bisogno di un consiglio piuttosto elettrotecnico.

Dunque, per un progetto mi sono trovato a dover alimentare dei PLC con

2 trasformatori costruiti (da un noto produttore) per lo scopo. I trasformatori alimentati a 220/230 V AC forniscono 48 V DC.

Succede per=F2 che per ragioni asburgiche, i 48 V, non avendo lo stesso riferimento, "flottano" (non so il tecnicismo), ossia tra il negativo di un trasformatore e l'altro ci sono 5 V!!!

L'alimentazione del primario viene dalla stessa rete e la massa del primario =E8 anch'essa collegata allo stesso GND. QUindi sarebbe da ammazzare il produttore!

I PLC che prendono alimentazione e riferimento da entrambi gli alimentatori, svalvolano perci=F2 che =E8 un piacere...

E ad ogni modo ora sono costretto a metterci una pezza...

Da profano, purtroppo, avevo pensato 2 soluzioni. Mi perdoneranno i guru della materia se dovessi bestemmiare:

1 - Mettere in comune il negativo del secondario con cavi di grossa sezione per minimizzare la resistenza; 2 - Mettere il secondario del trasformatore anch'esso a GND.

In particolare sulla seconda possibilit=E0 mi soffermerei. Non perch=E9 mi sembri la migliore, ma perch=E8 sarebbe la meno dispendiosa dato che i trasformatori distano topologicamente molti metri.

Voi che ne pensate?

Grazie a tutti anticipatamente.

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Fabrizio
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Fabrizio ha scritto:

Se forniscono 48 VDC saranno alimentatori non trasformatori.

Qui non ti seguo, ma sono trasformatori o alimentatori? Nel secondo caso, se non hai bisogno di alimentazioni isolate basta collegare assieme gli 0V per avere lo stesso riferimento.

Se però come dici i PLC e i relativi alimentatori sono molto distanti tra loro, potrebbe essere interessante verificare se valesse la pena utilizzare una comunicazione isolata, perché immagino che il problema sorga proprio sulla comunicazione.

Altrimenti definisci meglio il termine "svalvolano".

Ciao! Marco

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Marco Trapanese

Fabrizio ha scritto:

Probabilmente con il tester in AC misuri anche di piu'.

Anche certi tecnici ed i loro insegnati!

Non si capisce cosa intendi per trasformatore. In ogni caso, gli zeri di entrambi devono essere collegati assieme, se vuoi che tutte le tensioni siano riferite rispetto allo stesso potenziale. La sezione dei cavi deve essere come quella utilizzata per alimentare i plc e tutto il resto.

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SilverLeo

Poveri noi... Si parla di PLC e ci sono queste difficoltà...

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LAB

l
5

zare

Ma chi programma un PLC non e' mica obbligato a conoscere la legge di Ohm, anzi!

Saluti tristi ed equipotenziali.

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Tomaso Ferrando

Tomaso Ferrando ha scritto:

Purtroppo nemmeno che fa gli schemi elettrici, di solito :-(

Buon caldo a tutti!

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SilverLeo

.

Allora chiarisco che si tratta di Trasformatori in un sistema di alimentazione (ma va?). Siccome il produttore ancora NON ha fornito schemi elettrici, ma solo notizie vaghe e scuse assurde (tipo "sono progetti riservati"), tutto quello che si sa e si presume per il momento, cercando di dare un senso alle info del produttore, =E8 che i trasformatori con Primario - Fase - Terra - Neutro Secondario - V+=3D48V V-=3D0V

fornisco in uscita una tensione che differisce tra loro. Dico "flotta" o "svalvola" perch=E8 non sono un tecnico e non conosco i tecnicismi.

Quello che posso dire per certo =E8 che tra i 2 V- c'=E8 una differenza di potenziale di circa 5 V, che sono topologicamente in siti diversi, e che alimentano entrambi delle schede di uscita dei PLC. I PLC hanno malfunzionamenti proprio a causa di riferimenti di alimentazione differenti...

PRemesso che:

- Non =E8 mio il progetto e devo metterci una pezza (l'industria Italiana funziona cos=EC);

- Ho gi=E0 proposto di ricablare le schede di uscita dei PLC con alimentazioni separate;

- Sono in attesa che i capiprogetto provvedano anche legalmente a farci ottenere quantomeno deigli schemi elettrici COMPLETI di alimentatori e trasformatori entrocontenuti

vi chiedevo se secondo voi =E8 possibile dare, spero non come soluzione definitiva, un riferimento comune al negativo (e quindi spero anche al positivo di conseguenza):

- o mettendo in comune i due negativi dei 48 V fissi di uscita agli ALIMENTATORI;

- o portando i negativi stessi alla medesima terra di quella del primario del TRASFORMATORE.

Nella speranza di ottenere qualche consiglio (e non qualche inopportuno insulto di cui sopra), rinnovo i ringraziamenti.

-
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Fabrizio

Allora chiarisco che si tratta di Trasformatori in un sistema di alimentazione (ma va?). Siccome il produttore ancora NON ha fornito schemi elettrici, ma solo notizie vaghe e scuse assurde (tipo "sono progetti riservati"), tutto quello che si sa e si presume per il momento, cercando di dare un senso alle info del produttore, =E8 che i trasformatori con Primario - Fase - Terra - Neutro Secondario - V+=3D48V V-=3D0V

fornisco in uscita una tensione che differisce tra loro. Dico "flotta" o "svalvola" perch=E8 non sono un tecnico e non conosco i tecnicismi.

Quello che posso dire per certo =E8 che tra i 2 V- c'=E8 una differenza di potenziale di circa 5 V, che sono topologicamente in siti diversi, e che alimentano entrambi delle schede di uscita dei PLC. I PLC hanno malfunzionamenti proprio a causa di riferimenti di alimentazione differenti...

PRemesso che:

- Non =E8 mio il progetto e devo metterci una pezza (l'industria Italiana funziona cos=EC);

- Ho gi=E0 proposto di ricablare le schede di uscita dei PLC con alimentazioni separate;

- Sono in attesa che i capiprogetto provvedano anche legalmente a farci ottenere quantomeno deigli schemi elettrici COMPLETI di alimentatori e trasformatori entrocontenuti

vi chiedevo se secondo voi =E8 possibile dare, spero non come soluzione definitiva, un riferimento comune al negativo (e quindi spero anche al positivo di conseguenza):

- o mettendo in comune i due negativi dei 48 V fissi di uscita agli ALIMENTATORI;

- o portando i negativi stessi alla medesima terra di quella del primario del TRASFORMATORE.

In attesa di consiglio (mi sembra di aver capito che la prima soluzione =E8 la pi=F9 perseguibile), rinnovo i ringraziamenti.

Reply to
Fabrizio

Fabrizio ha scritto:

E' normale che sia così, ci mancherebbe. Il trasformatore ha sempre i secondari galvanicamente isolati dal primario, quindi la differenza di potenziale fra due uscite non e' determinabile a priori. Se vuoi che gli zeri siano allo stesso potenziale devi unirli assieme. Il costruttore non c'entra niente, torno a ripetere!

Questo che mi racconti, invece, non e' normale. Gli I/O da plc sono sempre isolati galvanicamente, quindi - a meno che non ci siano errori grossolani nel progetto di partenza - non ci sono problemi particolari.

Non te li daranno mai, principalmente per un motivo: non ti servono. Dalle domande che poni dubito che uno schema di un alimentatore possa esserti di aiuto.

Certamente, e' la cosa piu' sensata che puoi fare. Resta da indagare - con calma e con l'aiuto di qualcuno competente - perche' la parte elettronica da di matto con due zeri flottanti.

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SilverLeo

.

E a che serve? Basta Autocad e le sue librerie, no?

Saluti simbolici.

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Tomaso Ferrando

Tomaso Ferrando ha scritto:

Sembra che i piu' percepiscano esattamente questo. Poi ti ritrovi che chi disegna lo schema alla fine e' anche colui che lo progetta, e saltano fuori cose divertenti da mettere a posto!

:-)

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SilverLeo

ri cose

A cominciare dalla simbologia!

Saluti normalizzati.

Reply to
Tomaso Ferrando

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