Trasformatore con presa centrale sul secondario

Ciao a tutti, devo costruire l'alimentatore per il videocitofono (15 volt in continua non stabilizzati). Vorrei utilizzare il trasformatore alloggiato nel quadro-din (quello dove c'e' il generale, il salvavita ecc.. ecc..). Questo trasformatore dispone di un secondario a 24V con presa centrale, quindi avrei "due secondari" a 12V, che fanno proprio al caso mio. Ecco il domandone: vorrei cercare di utilizzare tutti e due i secondari, mettendoli in parallelo. Questo per necessita' legate all'assorbimento di corrente, che e' abastanza elevato. Come faccio per rispettare la corretta fasatura? Conviene mettere in parallelo i due secondari del trasformatore oppure e' meglio costruire due raddrizzatori, uno per ciascun secondario, per poi mettere in parallelo le uscite in continua? Oppure in quale altro modo fareste voi??? Grazie per i vostri consigli, ciao Fabrizio

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Fabrizio
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Fabrizio ha scritto:

Collega due terminali. Uno preso da un secondario e uno preso dall'altro. Ora misura la tensione tra i due terminali rimasti liberi.

Se misuri 0 V sono in fase, se misuri 24 V sono in controfase.

Un solo raddrizzatore, un solo condensatore una sola uscita.

Buon lavoro! Boiler

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Boiler

Nel mio caso il secondario e' a 24V con una presa al centro, quindi in tutto ho tre terminali. Diciamo pure che il terminale centrale e' gia' il "collegamento dei due terminali" che mi consigliavi di fare. Posso unire tra loro i due terminali "esterni" per avere 12V, secondo voi? Qualcuno potrebbe dirmi "ma perche' non provi??" Il fatto e' che non ho mai visto due secondari lavorare in parallelo, ho come la sensazione che un minimo sfasamento o una minima differenza tra i due avvolgimenti inducano qualcosa di brutto. Che faccio, vado tranquillo? Provo? Non esplode nulla??? Grazie, ciao f.

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Fabrizio

Fabrizio ha scritto:

No, non provarci. Se hai tre fili, i due esterni sono in controfase. Se li colleghi insieme bruci il trasformatore. Collegali ognuno all'anodo di un diodo, e collega insieme i due catodi. Manda questo punto al positivo di un condensatore il cui negativo va alla presa centrale. Ai capi del condensatore ti ritroverai circa 16V a vuoto, che caleranno con il carico. Se non sono stato chiaro posso farti un disegnino.

Giuliano

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JUL

Giuliano, se anziche' due diodi usassi due ponti a diodi (quelli integrati) succede qualcosa di strano? Eviterei il cortocircuito utilizzando un ponte a diodi per ogni secondario, successivamente unirei in parallelo le uscite in continua dei due ponti. Puo' andar bene ugualmente? Credo, correggimi se sbaglio, di ottenere una tensione piu' livellata. Quando ero piccolo sapevo fare un sacco di queste cose, ora non mi ricordo piu' niente... Tuttavia uno strano sesto senso mi diceva di non accoppiare quei due secondari...!! Grazie f.

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Fabrizio

Fabrizio ha scritto:

Ti allego qui sotto il circuito. Per usare due ponti avresti bisogno di due secondari separati, e non è il tuo caso. Inoltre non otterresti niente di più, a parte una tensione leggermente minore. Questo è un raddrizzatore ad onda intera.

Giuliano

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JUL

Facendo come dici tu, cioè utilizzando solo 2 diodi, ottieni un dimezzamento della potenza. Infatti il raddrizzatore è ad onda intera ma i due secondari lavorano per metà del tempo: i diodi risultano polarizzati direttamente solo per metà semionda. Mettendo invece due raddrizzatori separati entrambi i secondari lavorerebbero per l'intera onda preelvando così il massimo dell'energia.

Un consiglio a Francesco: vedi se il terminale centrale può essere diviso in

2 terminali (a volte si riescono a vedere i 2 fili saldati tra di loro) in questo modo avresti due secondari separati e quindi li potresti collegare direttamente in parallelo.

Ciao

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Roby

Hai ragione Giuliano, nel vedere lo schema ho capito tutto! Vecchi ricordi di scuola, perche' nella realta' non ho mai usato quel tipo di circuito; credo sia piuttosto atipico per via del dimensionamento del trasformatore. Solo ora ho compreso quanto sia stata sciocca la mia osservazione sul doppio ponte a diodi.... Ho la fortuna di avere la presa al centro sul trasformatore.... Ho capito anche a cosa ti riferisci quando dici "a parte una tensione leggermente minore". Non ti nascondo che nei calcoli avevo dimenticato questo particolare! Scusate ma dopo 20 anni di latitanza ho perso la memoria. Grazie per avermene fatta recuperre un pezzetto!!!

3300 uF vanno bene per il mio videocitofono che assorbe un ampere, no? Vado? Sfascio tutto???!!!!??? Grazie ciao
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Fabrizio

Fabrizio ha scritto:

Se il trasfo e i diodi reggono i picchi di ricarica va bene. Con un ampere di assorbimento non è una capacità eccessiva (ma neanche minima però). Dovresti ritrovarti circa mezzo volt p-p di ronzio se non ricordo male... se al tuo videocitofono va bene...

Ciao Piercarlo

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Piercarlo

Fabrizio ha scritto:

Se il trasformatore è adeguato alla corrente che ti serve, vai pure. Magari, dopo un pò, senti quanto scalda. Con 3300uF dovresti avere circa

0.5V di tensione di ronzio, ma visto che va bene una tensione non stabilizzata.... Anche la proposta di Roby potrebbe andare, però mi sembra un pò troppo macchinoso separare i due fili, anche perchè, probabilmente sono saldati all'interno ed escono su un unico terminale.

Giuliano

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JUL

mento

dari

solo

La separazione fisica dei due conduttori della presa centrale, e' l'unica strada percorribile? Non posso considerare di mettere un ponte a diodi su ciascun avvolgimento per poi accoppiare le sole uscite in continua dei due ponti a diodi? Andrei forse a cortocircuitare qualcosa che ora non riesco ad individuare? Mi piacerebbe farvi un disegno di cio' che ho in mente, ma non saprei come fare. Spero di aver reso l'idea. Roby, quando dici "Mettendo invece due raddrizzatori separati" e' sottinteso che prima devo aver separato i due conduttori della presa centrale? O posso farne a meno?? Purtroppo il trasformatore e' gia' sottodimensionato (0.8A invece di

1A) ed utilizzando un solo secondario temo che non ce la faccia. Grazie ancora, fabrizio
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Fabrizio

Si devi mettere i due secondari separati, altrimenti avresti un solo riferimento di massa e le due tensioni stabilizzate risulterebbero, rispetto a massa, una positiva e l'altra negativa.

Ciao.

p.s. scusami avevo scritto francesco invece di fabrizio (piccola svista :-))

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Roby

Se =E8 un trasformatore da quadri elettrici, probabilmente non ha un secondario a presa centrale, ma un secondario a tensioni multiple. Nel caso di secondario a presa centrale ci dovrebbe essere l'indicazione 12-0-12, Nel caso invece di secondario a prese multiple ci dovrebbe essere l'indicazione 0-12-24. La differenza costruttiva nei due casi =E8 importante. Nel caso di secondario a presa centrale le due sezioni sono ugualmente dimensionate e potrebbe, ma non =E8 certo, essere consentita la connessione in parallelo delle due sezioni, dopo ovviamente averle separate. Nel caso di secondario a prese multiple le due sezioni sono diversamente dimensionate, in particolare la sezione 0-12 =E8 realizzata per una corrente doppia della sezione 12-24 e probabilmente ha qualche spira in pi=F9 per compensare alcuni problemi di regolazione. In questo caso la connessione in parallelo delle due sezioni non pu=F2 proprio essere fatta.

Nel caso di secondario a presa centrale la soluzione per raddrizzare sfruttando appieno la potenza erogabile =E8 quella, che gi=E0 ti hanno indicato, di usare un rettificatore a doppia semionda (due diodi). Non esistono modi migliori. Nel caso di secondario a prese multiple la soluzione migliore =E8 l'uso di un raddrizzatore a ponte sulla sola sezione 0-12, che, come detto, =E8 dimensionata per una corrente doppia. La soluzione del raddrizzatore a doppia semionda funziona ancora, ma potrebbe dare qualche problema per la dissimetria del contributo delle due sezioni (ripple con componente anche a 50Hz, oltre che a 100Hz).

Quali dati di targa sono esattamente riportati sul trasformatore?

Ciao.

lucky

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lucky

Ok, si, c'e' scritto 0-12-24 - 30VA. Il modello e' AEG - KTB30. A questo punto metto un ponte a diodi sul secondario 0-12V, collego il citofono e provo a fare una chiamata. Se avverto fenomeni strani, tipo eccessivo riscaldamento del trasf. o una eccessiva caduta di tensione abbandono l'idea di usare questo trasformatore. E' vero anche che una citofonata dura mediamente poco, e per fortuna ricevo una media di una sola citofonata a settimana. Che dire in questi casi.... Grazie davvero dei vostri consigli. Ora che vi ho scoperto vi seguiro molto assiduamente! ps. vi sembrera' strano, ma oggi la maggior parte di videocitofoni hanno in dotazione un trasformatore esterno, tipo il caricabatteria del cellulare! Carino, no? Fa la sua porca figura a vedersi, un bel trasformatore attaccato alla presa col filo che va su, fino nel citofono. Svelato il mistero del mio accanimento sull'uso del trasformatore da quadro elettrico...!!! Ciao e grazie a tutti fabrizio.

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Fabrizio

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