Sovracorrente in una barra di rame

Ho questo problema: ho una barra di rame L=3D900 mm D=3D12 mm (lunghezza e diametro) all'interno di un isolatore passante in porcellana. Queste barre di solito portano 250 A nominali. Mi viene chiesto se il sistema barra-isolatore pu=F2 essere utilizzato in un impianto con una corrente di 9 kA per 2 secondi e di 40 A a regime. La mia risposta =E8 stata no ma non sono sicuro di aver dato le motivazioni e fatto i conti nel modo corretto. Mi dareste la vostra opinione a riguardo?

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roberto.mira
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Isolante distribuito su tutti i 900mm? Domensioni dell'isolante? Anche se in realta` ci si basa principalmente sulla capacita` termica.

Sono in mezzo a un trasloco, dammi un paio di giorni per fare i conti.

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Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

L'isolante =E8 un normale isolatore passante interno/esterno in porcellana con foro passante da 35mm che copre 800mm della barra la quale sporge quindi di 50mm per parte dove vi sono i bulloni per il fissaggio della stessa.

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roberto.mira

Un bel giorno snipped-for-privacy@virgilio.it digitò:

La barra ha una resistenza di 0.017*0.9/(12*12*3.14)=34e-6 ohm e pesa circa

8930*0.012*0.012*3.14*0.9=3.6 kg. Quindi hai una potenza dissipata di 34e-6*9000*9000=2739 W, che per due secondi corrispondono a 5478 J.

Probabilmente per due secondi puoi considerare un riscaldamento adiabatico. Se l'ipotesi è corretta, allora siccome dT=dQ/(c*m) e per il rame c=0.385 J/(g*K), allora dT=5478/(0.385*3600)=3.95 K. In teoria la barra si dovrebbe scaldare di meno di quattro gradi centigradi, il che mi fa pensare che abbia sbagliato qualche calcolo, ma magari queste elucubrazioni ti sono servite comunque a qualcosa. :)

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emboliaschizoide.splinder.com
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dalai lamah

o=2E

.385

ebbe

E' lo stesso conto che ho fatto anch'io e l'ipotesi di un riscaldamento adiabatico mi sembra pi=F9 che plausibile; l'errore che hai commesso =E8 stato quello di utilizzare il diametro della barra anzich=E8 il raggio per calcolare la sezione. Il risultato corretto, se non ho commesso anch'io degli errori dovrebbe essere dT=3D62,5 K, risultato accettabile da un punto di vista termico ma al limite se non ho interpretatao male le norme (CEI137 36-2). Ho avuto modo di consultare la norma sopracitata soltanto oggi; In essa vi =E8 un ulteriore formula per verificare il mio problema: applicata al mio caso ha dato come esito un ok, ma riporta anche una tabella in cui indica il dT max consentito come 60K. Un altra verifica che ho fatto (quella che mi ha fatto venire i dubbi) =E8 stata guardando la norma 64-8: vi =E8 una formula per calcolare i tempi di intervento delle protezioni in caso di sovracorrente. Anche inquesto caso la prova ha dato un esito al limite ma non sono del tutto sicuro della bont=E0 del metodo in quanto, nel manuale che ho consultato, non venivano indicate le unit=E0 di misura. Pare che la risposta alla mia domanda sia che la barra tiene da un punto di vista elettrico, termico e meccanico ma che la situazione sia a limite di norma. Se qualcuno ha qualche altra idea...

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robbiemail

Un bel giorno snipped-for-privacy@alice.it digitò:

oops, era il diametro, hai ragione. :)

Sì, da un punto di vista termico non credo che ci siano problemi, il rame fonde a mille gradi. :)

C'è anche da dire che il riscaldamento adiabatico è l'ipotesi worst case. Paradossalmente l'isolante potrebbe addirittura aiutarti, assorbendo parte del calore. Per me varrebbe la pena fare una prova empirica, se possibile...

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emboliaschizoide.splinder.com
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dalai lamah

Avrei fatto anch'io lo stesso conto di capacita` termica. Rimane un'ultima informazione sconosciuta: la frequenza di lavoro e dove passa la corrente che torna indietro, il tutto per valutare effetto pelle e di prossimita`.

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Franco

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(L. Wittgenstein)
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Franco

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