Segnapasso led con batterie

Vorrei acquistare un segnapasso a led della Osram che è alimantato con tre batterie da

1.5V. Per un utilizzo continuativo vorrei eliminare le pile e collegarci un alimentatore da rete pertanto sono alla ricerca di una soluzione semplice e veloce. Qualcuno sa indicarmi qualche schema o soluzione low cost e piccole dimensioni? Grazie
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Franco
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Franzthepanz
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Poiché la tensione di soglia dei led è molto bassa rispetto alla tensione di rete il circuito non va modificato mettendo alcuni led in serie. Se, invece, sono collegati in parallelo devi moltiplicare la capacità per il numero di led. Considerando che il condensatore è probabilmente scarico nel momento in cui alimenti il circuito e la tensione di rete probabilmente è diversa da zero metti una resistenza da 2,2kOhm 1/4W o 1/2W in serie al condensatore (cioè in serie a tutto) per limitare la corrente iniziale.

Tieni presente che se tocchi qualsiasi collegamento del circuito prendi la scossa (se hai le suole di gomma probabilmente sei ben protetto).

Se metti un ponte di diodi DOPO il condensatore non serve il diodo in parallelo al led, aumenti la frequenza di flicker a 100Hz e, pur mantenendo invariata la corrente di picco, aumenta la luminosità media dei led.

Ciao

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Gianluca
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LAB

LAB:

Oserei dire che deve.

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F. Bertolazzi

Dopo aver strapazzato l'unico neurone rimasto, LAB il 30/04/2011 ha pensato bene di dire:

CUT

Innanzitutto grazie per l'ottimo e ben fatto link ma la mia domanda era leggermente diversa nel senso che :

il dispositivo OSRAM è il seguente

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quindi non vorrei relaizzare ex novo tutto il circuito ma eliminare le pile e collegarci un qualche tipo di alimentatore per poterlo utilizzare senza pensieri. Avevo pensato di utilizzare un alimentatore per cellulari ma mi scoccia consumare energia elettrica lasciandolo sempre alimentato quindi lo collegherei sotto interruttore ed alimantarlo solo quando mi serve la luce. E' ammissibile questo utilizzo ? Grazie ancora

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Franco
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Franzthepanz

to bene di dire:

eggermente

le e collegarci

a consumare

to interruttore

zo ?

Ce l'hai un caricabatterie per cellulari avanzato? Con il circuito indicato da LAB ti serve anche uno zener da 4,7V e un condensatore elettrolitico, devi anche scoprire quanto assorbe dalle pile la lampada quando accesa.

mandi

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zio bapu

zio bapu:

Perché mai?

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F. Bertolazzi

Dopo aver strapazzato l'unico neurone rimasto, F. Bertolazzi il 01/05/2011 ha pensato bene di dire:

Ottima domanda ! Ieri mi sono un po' trastullato e ho appunto misurato l'assorbimento dei tre led (e di tutta l'elettronica interna) che ammonta a 250mA. Poi come ha suggerito zio bapu ho rovistato nel cassetto dei "relitti" telefonici ed ho trovato un alimentatore Nokia da 5.3V 850mA che potrebbe andare bene ma devo provare dato che la tensione è leggermente superiore di quella a me necessaria (1,5V x3)

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Franco
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Franzthepanz

Franzthepanz:

led (e di

Ne sei certo? E' un po' tantino, anche se non certo impossibile. L'hai letto col tester o con l'oscilloscopio? Sarebbe interessante per vedere se la limitazione di corrente viene fatta con un chopper o linearmente.

telefonici ed ho

provare dato

La tensione in sè non è un problema (anzi, non lo è quasi mai, in un certo senso), quanto la corrente. Il trespolo può usare anche accumulatori Ni-CD? Te lo chiedo perché questi hanno una resistenza interna inferiore rispetto alle pile alcaline, quindi se il trespolo può usarle e non noti differenza di assorbimento usando pile o Ni-Cd vuol dire che limita la corrente con un qualche circuito.

Se hai un alimentatore variabile basta controllare che, salendo da 4 a 5,5 V l'assorbimento resti nei dintorni di 250 mA.

Altrimenti ti procuri tre resistenze da 1 ohm 1/4 W o più e misuri l'assorbimento usando prima le tre resistenze in serie, poi due e poi, se non aumenta apprezzabilmente, una ed infine nessuna.

Altrimenti, se non hai manco le resistenze, puoi provare a collegare direttamente l'alimentatore per cellulari tramite il tester commutato su mA. Se la corrente assorbita rimane nei dintorni di 250 mA puoi andare tranquillo, se è più alta noterai subito una maggiore luminosità dei led ma, staccando i puntali del tester, dovresti poter spegnere il tutto prima di far danni.

Oops, scusate, volevo scrivere:

Il voltaggio in sè non è un problema (anzi, non lo è quasi mai, in un certo senso), quanto l'amperaggio. Il trespolo può usare anche accumulatori Ni-CD? Te lo chiedo perché questi hanno un ohmaggio interno inferiore rispetto alle pile alcaline, quindi se il trespolo può usarle e non noti differenza di amperaggio usando pile o Ni-Cd vuol dire che limita gli ampere con un qualche circuito.

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F.Bertolazzi

F.Bertolazzi:

Già. Domanda: se fosse una corrente impulsiva, con il tester leggeremmo valori diversi tra la lettura in continua e quella in alternata?

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F.Bertolazzi

1 ha pensato

Perche da quello che ho letto funziona a tempo e con sensore (se non ricordo male) quindi c'e' un minimo di elettronica sempre alimentata. Senza l'assorbimento dei led la tensione salirebbe fino ai 300V con un BOOOOM!

tre led (e di

lefonici ed ho

evo provare dato

x3)

Pero' scordati l'alimentatore a caduta capacitiva con quella corrente. In serie all'alimentatore del Nokia ci metti un diodo della serie

1N400x e vivi felice. Tre batterie da 1,5V nuove in serie, misurano 4,8V (1,6x3).

mandi

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zio bapu

lefonici ed ho

evo provare dato

x3)

C'e' da controllare se i 5,3V sono in continua o pulsante. Collega all'uscita del Nokia un condensatore elettrolitico e misura la tensione, potrebbe essere sopra i 10V.

mandi

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zio bapu

zio bapu:

Ottimo. Quindi il generatore di corrente non arriva ad una tensione "infinita".

Un bum di che? Non dei LED, dato che non sono collegati.

Càpita. Anche stasera non me l'ha mica data.

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F. Bertolazzi

Dopo aver strapazzato l'unico neurone rimasto, F.Bertolazzi il 02/05/2011 ha pensato bene di dire:

Premetto che non sono esperto ma solamente "molto praticone" quindi termini come chopper o lineare sono per me in po difficili da capire (esiste sempre Wikipedia però...) Ti posso dire semplicemente che l'assorbimento l'ho misurato in serie alle batterie e con i tre led (superluminosi, da cui forse l'assorbimento elevato) accesi.

Non ho più nessuna batteria ni-cd a casa quindi proverò con...

... l' alimantatore variabile come mi hai suggerito.

Le resistenze le devo inserire in serie alla batterie, vero?

Sarà l'ultima prova che farò per non provocare danni.

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Franco
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Franzthepanz

Dopo aver strapazzato l'unico neurone rimasto, zio bapu il 02/05/2011 ha pensato bene di dire:

Scusami ma non capisco...

Il diodo immagino per creare una caduta di tensione e portare la tensione disponibile ad un valore adeguato , esatto ?

Arivioidisi

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Franco
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Franzthepanz

Franzthepanz:

pensato bene

come chopper

però...)

batterie e con

Gli alimentatori si dividonono in due categorie: lineari e switching. I primi dissipano in calore la potenza data dalla differenza di tensione tra entrata e uscita, i secondi, non esattamente, ma tanto per darti un'idea, spengono ed accendono molto velocemente l'uscita per un tempo proporzionale alla differenza di tensione tra entrata e uscita, dissipando pochissimo.

La domanda era "con cosa l'hai misurato", dato che col tester non puoi distinguere il tipo di alimentatore, con l'oscilloscopio sì.

E basta. Non a caso gli altri paragrafi iniziavano con un "altrimenti".

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F. Bertolazzi

Dopo aver strapazzato l'unico neurone rimasto, F. Bertolazzi il 03/05/2011 ha pensato bene di dire:

Grazie, chiarissimo !

???

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Franco
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Franzthepanz

Franzthepanz:

pensato

Se l'assorbimento, andando da 4 a 5,5V, non cambia apprezzabilmente, vuol dire che nel segnapasso c'è un'elettronica furba e quindi puoi attaccargli direttamente l'alimentatore del cellulare.

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F. Bertolazzi

F. Bertolazzi:

pensato

Oppure, se vuoi andare sul sicuro senza fare tante prove (ma poi che gusto c'è?), puoi mettere il diodo come suggeritoti da zio bapu (scusa, non avevo visto il suo post).

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F. Bertolazzi

zio bapu:

Dici? Gli alimentatori dei cellulari sono sempre degli switching piuttosto sofisticati, non credo abbiano apprezzabili differenze di tensione di uscita tra zero e massimo carico. O hai visto qualcosa del genere?

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F. Bertolazzi

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