Schermi a led

Buona notte.

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Tomaso Ferrando
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Il giorno Mon, 26 Sep 2005 23:02:26 GMT, Stefano Biagioli ha scritto:

E l'idrogeno come te lo procuri? Aspetti che scoprano un giacimento?

Occorre comunque per utilizzare l'idrogeno altra energia da qualche altra parte.

Su fusione fredda e sul resto glisso, sarebbero solo chiacchiere da bar come hai detto tu.

ciao Stefano

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SB

E con questa battuta che cosa vuoi dirci?

a) Che non credi nell'idrogeno che fonte alternativa di energia (e di conseguenza quelli che ci studiano con impegno e convinzione in tutto il mondo sono degli emeriti coglioni e solo tu hai capito tutto);

b) ti aspetti una risposta seria, ma in questo caso non trovo alcuna collocazione intelligente per la suddetta battuta;

c) mi stati chiaramente sfottendo e provocando;

d) forse non ti sei espresso bene, sarebbe meglio ritentare.

Quale delle quattro?

Reply to
Stefano Biagioli

Il giorno Tue, 27 Sep 2005 18:44:19 GMT, Stefano Biagioli ha scritto:

Il mio tono era ironico (anche se non ho messo smiles) e non volevo assolutamente sfotterti.

Purtroppo in questo periodo sento parlare di idrogeno come se ce ne fosse a volontà e fosse la panacea e la soluzione di tutti i problemi.

Invece l'idrogeno non è disponibile come il petrolio, bisogna fornire energia per produrlo (per elettrolisi, dal metano, dal carbone, ecc.), ha oltretutto grossi problemi di immagazzinamento e alla fine può essere solo un vettore di energia.

Non dico che non avrà applicazioni pratiche, ma prima occorre una soluzione a problemi molto difficili e alla fine non sposta minimamente il problema di fondo, che è la produzione di energia quando sarà finito il petrolio.

Comunque credo nell'idrogeno, lo testimonia anche questa discussione su i.s.f.

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mentre sull'esperimento di Fleischmann-Pons del 1989 sono molto scettico.

ciao Stefano

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SB

Ok, Stefano, scusa anche tu il mio tono un po' aspro.

Essere critici, forse anche scettici, non è un male, tutt'altro. Credo che sia come la paura per chi svolge un mestiere pericoloso, ti aiuta ad essere lucido, a rimanere sempre in allerta. Sarebbe invece male lasciarsi prendere dall'entusiasmo o cedere a facili ottimismi, quindi il tuo atteggiamento non è affatto sbagliato.

In natura nulla ti viene regalato, se vuoi l'idrogeno per ottenere energia devi prima spenderne più che altrettanta per poter aver l'idrogeno... e questo non sembra certo un buon affare.

In effetti non lo è. Almeno per ora.

Però ci sono già applicazioni interessanti che ci potrebbero consentire, tramite l'impiego dell'idrogeno, di ottimizzare quelli che oggi sembrano sprechi senza rimedio.

Immagina di avere un sistema a pannelli solari che ti formisca 3 kW in condizioni ottimali d'irraggiamento. Immagina che tu ne consumi 1,8 di media nell'arco della giornata. Per gli altri 1,2 kW non utilizzati hai alcune alternative:

li cedi all'Enel (che mi esembra che ancora non li paghi, ma che comunque, come te, potrebbe trovarsi nella condizione di non averne bisogno in quel momento),

ci carichi degli accumulatori da utilizzare quando avrai bisogno della tua scorta di energia, ma nessun accumulatore (così come li conosciamo oggi) ti conserverà a tempo indeterminato quella stessa energia che tu gli hai immesso, e se la vai a richiedere a distanza di mesi potresti non trovarne più traccia,

trasformi quell'energia, tramite elettrolisi di acqua distillata, in idrogeno da mettere in un bombolone.

Nell'ultimo caso, così come sei abituato a vedere per il gas metano e a meno di perdite fisiche, il risultato di quel "bagaglio" di energia te lo troverai immutato nel tempo e pronto ad essere utilizzato tramite l'impiego di celle a combustibile.

Vai a vedere questo link:

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Avresti trovato il modo per ottimizzare ed utilizzare senza sprechi un sistema a pannelli solari al massimo delle sue potenzialità.

Dicasi lo stesso per l'eolico.

Si metterebbe da parte quella giustissima considerazione che si sente fare quando si parla di questi due sistemi: "quando c'è non mi serve, quando ne ho bisogno è buio (o non c'è vento)".

Problemi da affrontare ce ne sono ancora molti, soprattutto per poter immagazzinare in modo sicuro ed efficace l'idrogeno, ma le prospettive offerte dagli idruri metallici, soprattutto quelli dell'ultima generazione, mi fanno essere ottimista.

I costi sono comunque ancora inaccessibili.

Ma quanto ti ho esposto sopra potrebbe rappresentare una valida applicazione dell'idrogeno al di là dei sogni e di quello che avverrà in futuro.

Come vedi il famoso giacimento di idrogeno potrebbe essere sopra le nostre teste :)

Un saluto.

Stefano

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Stefano Biagioli

Il giorno Tue, 27 Sep 2005 21:49:21 GMT, Stefano Biagioli ha scritto:

Non c'è problema, il limite dei ng è che non si può vedere l'interlocutore nè sentire il suo tobo di voce, ed è facile cadere in equivoci.

ci dovrebbero essere degli incentivi, ma queste cose vanno e vengono.

Vero, ma c'è il problema della bassa densità. Il bombolone dovrebbe tenere 800-1000 bars assomigliando a un 'bombone'.

Speriamo nellle future bombole in materiali compositi., ma il problema è grosso e di difficile soluzione.

Non ho capito dove mettono l'idrogeno, leggerò con più attenzione dopo, adesso non ho molto tempo.

Attualmente, la capacità di stoccaggio degli idruri metallici non supera il 2% del peso del serbatoio stesso e purtroppo si tratta di un risultato poco significativo.

Altra considerazione di importanza fondamentale.

Forse si, ma lo vedo ancora lontano.

E secondo me comunque il vero problema è l'esaurimento dei combustibili fossili a cui non si vede ancora l' alternativa reale.

ciao Stefano

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SB

Si, al momento lo stoccaggio rappresenta la difficoltà maggiore, però se pensi che sono riusciti a dare una buona autonomia ad alcuni prototipi di automobili, vedo fattibile una discreta possibilità di contenimento dell'idrogeno laddove puoi permetterti più spazio, sia in termini d'ingombro che di sicurezza. Tieni comunque presente che la sperimentazione, dato che come hai giustamente sottolineato tu non si può ancora fare pieno riferimento sulle potenzialità di contenimento offerto dagli idruri metallici, lavora su grandezze che variano dai

2.000 ai 4.000 bar, e questo non è certo "confortante" pensando al fattore pericolo.

Però credo che risultati incoraggianti non tarderanno ad arrivare (e sono maliziosamente convinto che il tempo necessario a raggiungerli sia inversamente proporzionale al prezzo del greggio...).

Non credo che la società in questione si occupi anche dello stoccaggio, ma solo della produzione e dell'utilizzazione tramite celle a combustibile.

Comunque ti allego un altro link, si tratta di modellini di studio e ti offrono anche la possibilità di acquistare modesti sistemi di stoccaggio. Lo trovo interessante, se ti capita dai un'occhiata:

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Concordo.

Per ora anche io vedo l'idrogeno solo come un mezzo per costruire un valido accumulatore di energia.

Ma non dispero che partendo da questo presupposto si possa arrivare ad altro. Vedremo.

Ciao.

Stefano

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Stefano Biagioli

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