Schermi a led

Dopo le varie discussioni su cosa fosse meglio fra schermi Crt, LCD o Plasma, in cui emergeva chiaro il fatto che uno schermo ideale dovrebbe essere dotato di luminosità propria (quindi no LCD) abbinata sia ad una buona capacità di definizione (ovvero maggior numero di pixel per pollice, non certo soddisfacente nel Plasma e nel Crt, ma buona in un LCD) che ad una elevata velocità di aggiornamento delle immagini (lato negativo in un LCD)......

mi chiedevo perchè non utilizzare il LED per costruire questo schermo ideale.

Viene utilizzato nelle trasmissioni ottiche, quindi una velocità di aggiornamento delle immagini maggiore del LED non la garantiscono neanche i migliori fosfori del Crt, ha una luminosità propria e non certo irrilevante, visti gli ultimi progressi fatti nel campo dei LED ad alta luminosità, non necessita di pilotaggio con tensioni elevate, ha una vita praticamente illimitata, della resistenza agli urti e quindi dell'affidabilità generale vi lascio immaginare, con i drogaggi attuali (10 anni fa non era così) si riesce a coprire quasi l'intera gamma delle lunghezze d'onda ottiche, quindi nessuna difficoltà ad ottenere i tre colori fondamentali RGB....

qual è il problema, la miniaturizzazione e quindi la definizione? Sinceramente credo che se la ricerca spesa per la creazione dello schermo al Plasma si fosse concentrata sul LED forse oggi avremmo risultati di miniaturizzazione anche migliori, ma forse a qualcuno non interessa una cosa che duri troppo a lungo.

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Stefano Biagioli
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"Stefano Biagioli" ha scritto nel messaggio

Hai considerato i consumi di corrente?

Ciao Celso

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Celsius

Rispondo qui sotto a Stefano Biagioli, che ha scritto:

Una tecnologia in evoluzione è quella che usa gli Oled(led organici), e già sono usati nei piccoli display a colori di telefonini e lettori mp3.

Si comincia però anche a parlare di schermi a nanotubi: in pratica ogni pixel è un microscopico tubo Crt in cui il fascio di elettroni è prodotto dentro al nanotubo e colpisce il proprio fosforo, emettendo luce come un qualsiasi pixel di crt, ma senza problematiche di alta tensione, di maschera forata, di consumi elevati. Anzi, funzionerà meglio di un crt classico, ed avrà molta più luminosità e contrasto. Questa sì che sarà la vera soluzione per uno schermo molto piatto con i vantaggi del crt.

ArchiPit

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ArchiPit

Più che considerati, Celso, li ho ipotizzati, partendo dal presupposto che il LED è arrivato ad aver un ottimo rendimento al punto che stiamo discutendo se sia il caso o meno di farne delle lampade per uso domestico.

Certo, se parti dal fatto che una definizione medio/buona di 1024x768 avrebbe bisogno di 2.359.296 LED (1024*768*3) e su ognuno fai passare i classici 15 mA ad una media di 1,2 volt otterresti circa 42,5 kW di consumo, ma in quel caso entrerebbe lo schermo nella stanza ed usciresti tu per la grande luminosità emanata, per cui tutto dovrebbe essere ridimensionato.

Stefano

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Stefano Biagioli

Grazie ArchiPit per le interessanti informazioni che mi hai dato, andrò a documentarmi quanto prima.

Ma è una mia impressione oppure un nanotubo risulterebbe costitutivamente molto più complesso di un chip di un Led? Di certo sarebbe un Crt molto particolare, senza bisogno di deflessione, magari con catodo freddo e quindi senza bisogno di riscaldamento... ma il vuoto ancora non lo vedo eliminabile, così come la scia (seppur leggera) causata dall'isteresi dei fosfori. Senza parlare della miniaturizzazione che mi sembra più complessa rispetto al Led... e non parliamo della durata nel tempo, vedi il Plasma.

Non so perchè ma ho l'impressione che la tecnologia (forse perchè anche la ricerca è business) sia volutamente orientata verso soluzioni complesse, tralasciando ciò che abbiamo già a portata di mano.

Ricorderò sempre un grande ingegnere (mio insegnante ed imprenditore) che una volta disse: "quando l'uomo fu in grado di costruire una macchina che aveva il 90% di rendimento, si affrettò subito a metterla in un museo". Parlava del motore a vapore.

Stefano

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Stefano Biagioli

Rispondo qui sotto a Stefano Biagioli, che ha scritto:

Eh sì, generava disoccupazione e sconvolgimenti sociali...niente più cavalli, niente fieno, niente fabbri...

Oggi la situazione non è diversa. E' il problema del petrolio: se qualcuno dovesse mai scoprire il motore che va ad acqua, se trovasse il principio senza saperlo applicare gli darebbero il nobel e dimenticherebbero tutto subito; se invece riuscisse anche a realizzarlo lo farebbero subito secco e con mezzi da "forza bruta" e anche da lontano (un missile), senza preoccuparsi tanto di lasciare tracce....

E scusate l'OT.. :-) :-)

ArchiPit

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ArchiPit

[...]

uh? sarà la mia mente eno-bacata...ma 90% non è un po' tantino per una macchina che fa bollire acqua e spinge pistoni?

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PeSte

Ti riporto qualche link:

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a pagina 13 guarda il rendimento fra caldaia a vapore e motore a benzina.

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a pagina 60 guarda gli impianti a contropressione che utilizzano la turbina a vapore al posto dei pistoni... nelle ultime fasi dello sviluppo erano montati per l'azionamento delle locomotive (ovviamente a vapore).

Nelle finali fasi dell'evoluzione della macchina a vapore si era giunti a rendimenti molto vicini a quelli ipotizzati nel ciclo di Carnot, guarda questi altri link:

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Ma chissà perchè il petrolio ebbe la meglio :)

E qui puoi vedere i rendimenti con cui abbiamo attualmente a che fare:

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Scusate l'OT.

Stefano.

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Stefano Biagioli

Per fare un confronto correto si dovrebbero prendere in considerazione gli stessi tipi di conversione, quindi alla cadaia bisognerebbe aggiungere anche ina turbina a vapore.

Beh, se si continuano a fare centrali ad olio combustibile e non solo a carbone un motivo ci sara'...

Saluti.

--
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Tomaso Ferrando

Il problema non è quale combustibile utilizzi, carbone, petrolio o legna.... tutti bruciano e producono calore.

La questione nasce sul perchè aver abbandonato un sistema che risolveva (in parte) le perdite di rendimento legate all'entropia per optare su una combustione diretta che cede irreversibilmente il 70% delle sue potenzialità energetiche in calore non sfruttato.

Un motivo di sicuro ci sarà, ma sei sicuro che sia un motivo tecnico e non di puro interesse economico?

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Stefano Biagioli

eh eh...ma con una caldaia non ti muovi...a meno di non usarla come missile ;-)

queste vanno bene per il teleriscaldamento (qui c'è da più di trent'anni!), ma non vedo la conversione in meccanica

IHMO se c'è di mezzo la meccanica è un bel traguardo arrivare al 40%

Grazie comunque per i link Ste

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PeSte

Scusami... ma la turbina che gira per effetto del vapore non produce energia meccanica? Non è una mia ipotesi, le hanno usate per oltre un decennio per far muovere i treni :)

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Stefano Biagioli

Si, ma in quantita' e con costi non sempre equivalenti.

Direi che bisogna anche tener conto che, anche se abbiamo a disposizione del vapore ad una certa temperatura/pressione e vogliamo convertirlo in energia meccanica, dovremo comunque metterci di mezzo qualcos'altro, magari una turbina che, stando alla tua tabellina, ha un rendimento poco superiore al 40%. E di questo devi tener conto nel confronto tra un motore endotermico ed un "motore a vapore".

Mah, una Fiat 500 con caldaia a vapore proprio non ce la vedo... (Senza tener conto di quanto ci si sporcherebbe facendo "il pieno"...).

Saluti.

--
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Tomaso Ferrando

io ho capito che il rendimento citato nel documento (90%) che mi hai segnalato è relativo al teleriscaldamento, cioè allo scambiatore di calore verso l'utenza finale ...fatico a credere ad una locomotiva che si muove con tale rendimento, invece tu mi dici che è così?

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PeSte

Si Tommaso, il rendimento della turbina a vapore puro è del 40%, ma abbinata ad un impianto a contropressione per il recupero totale dell'energia dissipata raggiunge il 90 %. L'utilizzazione si decide poi a posteriori, tipo applicazioni puramente termiche, elettrotermiche o meccaniche.

Ne convengo appieno, non sono impianti utilizzabili in ogni settore, nelle auto di sicuro no, ma nelle centrali elettriche certamente si... e forse lo sarebbero ancora nella trazione ferroviaria, hanno costruito locomotive a vapore in grago di superare i 300 Km/h.

La mia considerazione, per cui siamo poi finiti OT era che non sempre le scelte fatte nel campo della ricerca tecnologica hanno mirato ad una logica di miglior convenienza per.... l'utente finale. Purtroppo molto spesso sono vincolate a scelte di mercato o condizionate da fattori politici ed economici più grandi dell'industria ricercatrice stessa.

Rimane quindi difficile poter dire "non hanno optato per questa scelta perchè non è conveniente".... ti verrebbe sembre da domandarti "non è conveniente per chi?".

Stefano.

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Stefano Biagioli

No, Ste, non ci metto la mano sul fuoco su questi numeri e non saprei come documentarmi con certezza.

Quell'impiantino lì comunque è la schematizzazione di un qualche cosa che può tranquillamente andare al di là del semplice teleriscaldamento.

Il concetto è quello che il recupero dell'energia (altrimenti gettata al vento) e il tentativo di superare i problemi legati ell'entropia hanno portato a notevoli risultati nel campo dei rendimenti e che nel caso della locomotiva a vapore la ricerca ha dimostrato come si sia passati ai rendimenti iniziali di un semplice

0,5% ad un ben 40, 45% nell'arco di pochi decenni. Nella fase finale dello sviluppo (ma qui relata refero, se vuoi farò ricerche più approfondite per darti del materiale) si era arrivati a rendimenti vicini a quel 90% che di dicevo. Poi il motore endotermico e la presa sempre più rapida del petrolio fecero abbandonare questa via.

Tutto questo per dire, come rispondevo a Tomaso, che non sempre quello che ci viene proposto è il frutto di un qualche cosa che sia più conveniente per l'utente finale.

Un saluto.

Stefano

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Stefano Biagioli

E fai bene!

Si ma la cogenerazione non l'anno mica pensata (ed utilizzata) ieri!

notevoli

più

quel

Ma se il rendimento di una motrice alternativa e' cosi alto e' da chiedersi perche' negli impianti termoelettrici si usino le turbine a vapote...

Ma qual'e' la cosa che potrebbe utilizzare l'utente ma che invece non gli e' consentito di fare perche' "quelli che ci hanno gli interessi" lo costringono ad utilizzarne un'altra?

Saluti

--
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Tomaso Ferrando

Piu' che un "impianto a contropressione", visto il rendimento, sembra quasi un trasformatore...

termiche,

Beh, non credo che si possa utilizzare una Benson per il riscaldamento condominiale, ne' la caldaia di casa per far girare un turboalternatore. Almeno con un rendimento superiore a qualcge percento...

sarebbero ancora

superare

scelte

dell'industria

non

chi?".

La scelta... ma tra che cosa, di grazia?

Saluti.

--
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Tomaso Ferrando

Sembra che Habbia cominciato la prima elementare quest'Hanno... (Non e' che mi sia spinto molto oltre, pero'...).

Buona notte!

--
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Tomaso Ferrando

Forse non leggi tutti i post, ma non ho mai detto che le locomotive a vapore dell'ultima generazione usassero il sistema alternativo, anzi, ho espressamente parlato di turbina a vapore.

La questione dell'utilizzo dell'drogeno sia nelle celle combustibili che nella produzione diretta di qualsiasi tipo di energia, l'ostruzione sulla ricerca in merito al problema dell'immagazzinamento dell'idrogeno per autotrazione e il "celato veto" (fatto con tagli di fondi) di proseguire inerentemente lo studio di nuovi idruri metallici atti allo scopo (così tu continuerai a pensare che non sia conveniente portarti dietro un sebatoio da 1.500 Kgs per avere 350 Km di autonomia), il continuo "taglio delle gambe" a chi si ostina a credere nella fusione fredda, il non potermi svincolare da sovrattasse ed Enel se produco energia alternativa con miei mezzi pur facendoti credere che hai degli incentivi se lo fai.... Tutto questo viene tolto all'utente per, come dici tu, "quelli che ci hanno gli interessi". Ti basta o vogliamo continuare a tediare la platea con chiacchiere che sono prettamente da bar?

E bada che il mio non è il solito discorso sinistrorso-ambientalista, sono di tutt'altra squadra, amo l'imprenditoria e la libera iniziativa, ma sono stanco di essere preso per il culo (io, tu fai pure) perchè conosco fin troppe persone che lavorano a certi livelli all'Enea con il cappio al collo.

Guarda al di la' ti quello che vogliono farti credere.

Ari-saluti.

Stefano.

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Stefano Biagioli

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