Schede sensibilizzate

Ho collezionato una serie di insuccessi con la fotoincisione ultimamente, ma prima di scoraggiarmi volevo dare la colpa al supporto utilizzato (Cif AAC16). Le prime prove che ho fatto un po a caso (tempi etc) tutto sommato funzionavano, ora che sto cercando di ottimizzare i tempi le cose vanno peggio. Ho pensato che una componente potrebbe essere il fotoresist utilizzato. Ad esempio l' ultimo che ho aperto aveva una bella striscia verticale con più resina. Potreste consigliarmi alcune marche, tipi di supporti, restando sempre ad un rapporto qualità prezzo medio basso? Oppure sconsigliarmi qualche brand...

Altra questione ... qualcuno ha delle resistenza 0.33 Ohm 1% da vendermi? Me ne servono poche, ma pago materiale e spese di spedizione con Paypal o ... whatever

Grazie Massimiliano Liva

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Massimiliano Liva
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Massimiliano Liva ha scritto:

ciao io ,quando usavo ancora il metodo della fotoincisione, le comperavo da Distrelec e in 3-4 min di esposizione erano fatte: poi ho comperato la lacca fotopositiva e con delle lastre vergini me le sono autocostruite. ottimi risultati in 3-5 min di esposizione. poi mi sono autocostruito con un "plastificatore a caldo" un sistema per trasferire il toner di una stampa laser direttamente sul rame, con ottimi risultati, e da allora ho abbandonato la fotoincisione. se la cosa ti interessa cerca tra i post dell'ultimo anno. emi

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emilio

:-(( sto appena imparando a usare la tecnica della fotoincisione ... non si finisce mai di imparare!!! Vorrei per il momento restare su questa strada qui, visto che devo fare cose semplici, visto anche che i primi risultati non erano affatto malvagi x i miei usi. Una domanda ... il cloruro ferrico decade anche con il tempo? Cioè, se sciolgo i sali e non li uso per molto tempo non sono più attivi, o decade solo con l' uso (superficie di basette incise)? Altro ... il cloruro ferrico è meglio smaltirlo e farne di nuovo o rigenerarlo?

Grazie e ciao Max

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Massimiliano Liva

de

Posso dire che alcuni mesi fa ho inciso una basetta utilizzando del perclorato ferrico che avevo in una bottiglietta acquistata nella primavera del 1999 e contenente il sale in soluzione acquosa. Non ho avuto alcun problema e non mi =E8 parsa pi=F9 lenta nell'attacco di quanto non fosse dieci anni fa.

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Darwin

e

cade

o

Ti ringrazio, quindi il fatto che i tempi siano molto lunghi non risiedono nell' "invecchiamento" del prodotto. Ciao Max

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max_liva

Con le dovute cautele, prova a riscaldare la soluzione; arrivando a 35 o 40 gradi i tempi divengono accettabili. Altrimenti, per usare il percloruro con tempi veloci, occorre la macchinetta con il "gorgogliatore", ovvero un semplice contenitore con una pietra porosa ed un piccolissimo compressore tipo acquario. ciao Angelo

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marcoangelo.r

marcoangelo.r:

In alternativa può mettere la basetta a galleggiare dopo avevi attaccato con del nastro adesivo un pezzo di polistirolo, che fungerà anche da "maniglia" per agitare ogni tanto la basetta e rimuovere i sali di rame che non sono precipitati in maniera assai efficace, oltreché permettergli di ispezionare il processo senza sporcarsi i diti.

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F. Bertolazzi

Per scaldare il perclorato di ferro, l'ultima volta che l'ho usato ho adottato una vaschetta di plastica a bagno-maria in una bacinella di acqua tiepida. Mi =E8 sembrato un buon metodo.

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Darwin

Darwin:

Hai provato nel microonde? Per il caffé è ottimo e moto più rapido...

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F. Bertolazzi

Darwin ha scritto:

Quando lo usavo frequentemente, avevo una bacinella piena d'acqua con due resistenze da acquario e un termostato elettronico; mi pare che la temperatura fosse regolata intorno ai 48-50 gradi. Inoltre, avevo fatto un accrocco in maniera da avere lo sviluppo delle basette in verticale; usando delle bacchette di plastica che in origine erano destinate a divenire cornicette, potevo togliere i pcb in lavorazione senza minimamente sporcarmi le mani e il rame cadeva autonomamente. In un secondo momento, applicai anche il principio del "gorgogliatore alla bacinella a sviluppo verticale con bagno maria termostatato" e in tre o quattro minuti avevo le basette incise. Unico problema era che la rigenerazione del percloruro, dopo un po' di volte, faceva perdere o diminuire di molto, la possibilita' di fare bollicine e bisognava usare percloruro fresco nuovo. ciao Angelo

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marcoangelo.r

Ringrazio per tutte le risposte, consigli e suggerimenti che metterò in pratica e come sempre dalla vostra esperienza mi fanno risparmiare molto tempo (e denaro). Max

"marcoangelo.r" ha scritto nel messaggio news:498ac34e$0$1123$ snipped-for-privacy@reader2.news.tin.it...

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Massimiliano Liva

Ho letto di questa tecnica: io pensavo che andasse "buttato via" una volta esaurito. In internet si trova il consiglio di rigenerarlo con Acido muriatico prima e Acqua ossigenata poi.

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E' un metodo valido? Me lo consigliate?

Ciao Max

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Massimiliano Liva

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