Scaricatori

come dico sotto il fuse e' da 315mA. Cia' , anche se non avevo voglia, perche' non capisco a che serva ecco i dati: Assorbimento massimo di corrente dalla rete elettrica 180 mA Assorbimento di corrente della sola scheda principale 100 mA.

sai che non so cosa intedi? per far saltare il fuse il Vari non va messo tra fase e neutro? colgo l'occasione per dire: in un forum letto un tale con una casa di montagna dice di aver risolto i problemi dei fulmini mettendo sulla 220v 3 varistori uno in paral. a L e N e due tra loro e massa.

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Insomma c'e' una soluzione sensata per proteggere 'ste schede con pochissima spesa? Cioe' quello che volevo dire io? Mi spiace ma non sono un elettronico , non posso sapere di schemi complicati, per questo chiedevo, non sono certo saputello come Mr. Bortolozzi che e' troppo pieno di se' per rispondere.. Riepilogo: intendo tre scaricat. a gas, uno in par. e due tra i fili di ingresso scheda e massa, che sono i fili che escono dal trasfo della 220, escono 16,5v, dopo degli scaricat. a bordo ci sarebbero pure due varistorini tra i due ingressi e massa (o meglio uno va su una resistenza da 0ohm smd che va a massa, a mo' di fusibile credo), lo so la faccenda e' complicata, basta dire 'non so' perche' cosi' ci metto una croce sopra e non compero nulla.. se si vuole ci si affida all'assicurazione.. perche' per chi non la fa, riparare il danno e' costoso..

aggiungo dicendo: in un caso potrebbe essere un cedimento interno della scheda, ho trovato un diodo grosso del ponte raddr. visibilmente andato, in un'altro non ho scoperto il guasto, nulla di visibile cosi' come l'ultima che non ho potuto ancora esaminare.. non ho la certezza dei guasti, nella prima si, era montata in una casa di campagna in altura, la linea tel. viaggia aerea e ci sono molti temporali, c'erano bruciature a resistenze smd da 0ohm che son connesse con la massa della scheda, una pista bruciata proprio vicino l'ingresso linea tel. i varistori a bordo non sono stati sufficienti.

'sti intrallazzi...

non lo so , so che ce n'e' uno montato da anni in quel posto di altura a protezione de l'elettronica di un cancello e non e' mai successo nulla mentre prima c'erano stati diversi guasti (a detta di chi l'ha montato).

il mio varia a seconda di quello che mangio..

allora.... se e' solo quello il problema non me ne frega niente, si puo' anche spegnere un'attimo l'impianto, mi basta che si protegga, quindi? (Pant!.. ahrf!..)

nel senso: sei preparato...

Eh? ..scherzo...

Reply to
Dav.p.
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14:09

- Dom 10 Apr 2011, 00:45, Dav.p. ha scritto:

- Perché a seconda del fatto che la corrente sia di poco superiore a quella nominale del fusibile, oppure doppia, o tripla, o cinque, o dieci volte tanto... il tempo di fusione varia dai giorni o dalle decine di ore, alle ore, ai minuti, ai secondi, ai millisecondi.

Per esempio, per una corrente 10 volte quella nominale invece che una volta e mezza (quindi 6,7 volte superiore a quest'ultima), il tempo di fusione è in media -all'incirca- centomila volte più breve

- i valori standard di fusibile sono 160 e 200 mA. Se il massimo è soltanto occasionale puoi metterlo da 160. Ovviamente, potrebbe comunque saltarti spesso a causa di picchi eccezionali più forti del normale (magari proprio quello di accensione). Fai la prova e vedi

- esatto (ma ovviamente a valle del fusibile)

- Per massa intendi terra.

(E tra l'altro, beato lui che ha risolto soltanto con quello.)

Serve solo quando ci sono sovratensioni talmente alte da produrre ionizzazione attraverso l'aria e riuscire quindi a danneggiare i componenti elettronici (nonostante siano montati) nel circuito e quindi generalmente protetti da basse impedenze per vie imprevedibili e fuori dalla logica comprensibile di funzionamento del circuito

- Se non hai scariche furiose causate da fulmini (e in tal caso lo sapresti bene) puoi partire da quella che ti ho suggerito.

Sempre che, ripeto, i guasti siano stati causati da sovratensioni e non da altri motivi

- io non capisco mai quando intendi massa e quando terra, e non so cosa intendi dicendo "ingressi".

Per "varistorini" cosa intendi? Quanto sono grossi?

Tornando al mio suggerimento, se in ingresso al trasformatore hai i 230 volt di rete e non qualcosaltro, a valle del fusibile da 160-200 mA dovresti mettere un varistore da 230 volt che sia abbastanza grosso, perlomeno tipo quelli che ho io : (varistori a disco a ossido di metallo) 6,5 kA, 140 joule, ma io li ho solo da 275 oppure 60 volt e quindi non posso esserti utile.

I miei sono blu e misurano 22 millimetri di diametro, ma sempre a disco ne esistono anche di più grossi.

Li paghi una miseria (euro, o frazione di euro i cinesi).

Viceversa, se compri quelli chiusi in una scatoletta (che sono sempre a disco ma più grossi, e hanno aggiunto un interruttore termico a contatto con la pastiglia) potresti arrivare a pagarli anche decine di euro a pezzo.

Se li metti più piccoli funzionano sempre sul picco più drammatico che fa saltare rapidamente il minifusibile, ma in caso di attività intermedia si surriscaldano e, non avendo una protezione termica come quelli nelle scatolette, possono finir male

- Ecco, in casi di linee esposte alle scariche atmosferiche di solito c'è poco da fare. Se le scariche non sono così forti da produrre archi e ionizzazioni dell'aria, torna sempre buono il principio di non sfidare faccia a faccia la scarica ma di mettere in serie un componente di smorzamento (in questo caso il minifusibile) che forma un partitore con la protezione.

Se chiedi una soluzione standard per situazioni così diverse non la trovi, e comunque non la trovi spendendo poco.

Se le protezioni attuali le hai a monte, oltre a quelle locali sulla scheda, potrebbe tornarti utile avere quella direttamente a valle del minifusibile di rete, di valore ridotto al minimo (160-200 anziché 315).

Ecco, questo era il consiglio semplice ed economico ma di una certa (di una buona) efficacia

- facevo un riassunto delle info generali, non per il tuo caso in particolare.

Sempre di informazioni generali, ecco un estratto di quelle relative alla capacità di dissipazione termica di un watt (varistori a ossido di metallo, epcos/siemens):

=> impulsi di 10 microsecondi a 6500 ampere, oppure di 10 millisecondi a 18 ampere : uno solo

=> impulsi di 10 microsecondi a 460 ampere, oppure di 10 millisecondi a 4,6 ampere : diecimila

=> impulsi di 10 microsecondi a 18 ampere, oppure di 10 millisecondi a un ampere : numero infinito

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-*_ uniposta(at)yahoo.it -*_ uniposta(at)gmail.com

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If his chest had been a cannon, he would have shot his heart upon it.
Se il suo petto fosse stato un cannone, gli avrebbe sparato contro
il suo cuore. (Herman Melville, Moby Dick; Patrick Stewart,
Capt. Jean-Luc Picard, Star Trek - The Next Generation)
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uniposta
17:36 correzione parentesi e precisazione

- avevo scritto:

1/2) correzione parentesi di chiusura, va spostata dopo:
2/2) precisazione :

- Riferito ovviamente ai varistori da 6,5 kA (6500 amper) (quelli epcos/siemens da 22 mm di diametro e 140 joule)

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Capt. Jean-Luc Picard, Star Trek - The Next Generation)
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uniposta

Dav.p.:

Oh, che dispiacere. Tanto, come hai scritto, pirla, più che questo messaggio non filtrerà.

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F. Bertolazzi

Pirletta del cavolo, se ti becco i giro ti strozzo...

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Dav.p.

mi dispiace dirlo, ma l'argomento si fa 'da scienziato', incredibilmemte complesso, quanto al ridurre il fusibile non se ne parla, deve essere stabile, allora abbandono tutto il discorso, vorra' dire che le schede si bruceranno... grazie del tempo perso..

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Dav.p.

Oh appena fatto la regola di Outlook, l'ho chiamata "Rompiballe n.1" (perche' sei il primo, hai questo onore)

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Dav.p.

Dav.p.:

sei il primo, hai questo onore)

Pensi davvero che a qualcuno possa fregare qualcosa di ciò che scrive o fa un pirla della tua stazza?

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F. Bertolazzi

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