Massimo Ortolano:
Il problema si porrebbe anche con il ponte completo, se non esistessero gli INA. ;-)
Riprendo il mio problema di un anno fa, dove avevo solo due sensori, uno collegato al pezzo da misurare (solo compressione) e un altro collegato ad un frammento dello stesso materiale per la compensazione termica, necessario perché la fibra di carbonio è anisotropa, dato che ha l'80% di fibre orientate in un senso e due strati superficiali di fibre ortogonali tra loro ed inclinate a 45 gradi rispetto al "core".
In questo caso l'utilizzo di un 24 bit raziometrico (buttando quindi via gli 8-9 bit più significativi) con il mezzoponte ha il vantaggio di non avere altri componenti sottoposti a derive termiche e di avere una buona reiezione delle fluttuazioni *lente* dell'alimentazione.
Dici che è comunque meglio completare il ponte (con resistenze immagino costose) ed usare un A/D differenziale a 16 bit con riferimento assoluto?
E' possibile, anziché utilizzare un riferimento assoluto, derivarlo dall'alimentazione con un partitore resistivo, per ottenere l'immunità da lente variazioni dell'alimentazione?