Rumore indotto

Un bel giorno Marco Trapanese digitò:

Perché l'ampli differenziale ha tipicamente delle caratteristiche molto migliori in termini di offset, PSRR ecc. Poi amplifichi il segnale centinaia di volte prima di digitalizzarlo, e questo ti permette di avere uno stadio A/D moooolto meno critico. Senza poi contare la questione del sequencing, che ti hanno già detto.

Mmmh, senza una buona alimentazione generata in loco mi scorderei non dico i 24 bit (che te li scordi comunque) ma anche i 16 o i 14 bit.

Perlomeno un bel filtro e un LDO metticeli! Riguardo al filtro io ho ottenuto risultati miracolosi con le BNX002, ma se hai problemi di costi e di spazio immagino che non vadano bene. :)

--
emboliaschizoide.splinder.com
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dalai lamah
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"F. Bertolazzi" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@40tude.net...

uhm... diciamo "sperimentatore" ;)

ogni bottega cià le proprie usanze.... noi che operiamo in luoghi rudi abbiamo paura di fulmini, scintilloni di teleruttori, ritorni di masse strane (per esempio terrificanti i 16 e 2/3 Hz della trazione ferroviaria austriaca ;) e soprattutto del drift, dovendo tornare dopo mesi o anni... Le corde vibranti sono stabili nel tempo! vedi per esempio

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(non credo questa sia proprio *pubblicità* .... a meno che ci sia un florido mercato di dighe :)))

Bzzzz Wrrrr WOWWWW Fluttt schrashhhh

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dacodac

"F. Bertolazzi" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@40tude.net...

ci provo (sperando di non uscire dal seminato): compensare la torsione delle barre di misura?

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dacodac

"SB" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

parole sante :( io ho invece tirato fuori dal sottoscala un vecchio pentiumazzo.........

ciao!

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dacodac

"SB" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

dimenticavo.............. sembra che il top siano ora gli estensimetri a fibra ottica e reticolo di bragg.... so che li usano nelle travi precompresse! a me non è capitato di usarli.

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dacodac

"Two legs is better than one" come cantava - o quasi - Bruce Springsteen. Il ponte completo è meglio per (almeno) due motivi: i) permette di sfruttare meglio la dinamica del convertitore e ii) permette di attenuare bene il rumore dell'alimentazione se collegato a un amplificatore differenziale con un buon CMRR.

Nel caso dell'integrato in questione, visto che non ha un ingresso veramente differenziale, direi che il motivo principale potrebbe essere il primo.

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Massimo Ortolano

Ecco, questi mi piacciono di più! :-)

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Massimo Ortolano

Ecco, questi mi piacciono di più! :-)

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Massimo Ortolano

Il giorno Sun, 7 Mar 2010 18:59:27 +0100, "F. Bertolazzi" ha scritto:

Si

Ho le prove:

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E' vero che ti avevo detto dei Linear, ma poi quando ho scelto TI te l'ho fatto sapere.

-- ciao Stefano

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SB

Il giorno Sun, 07 Mar 2010 20:25:54 +0100, Massimo Ortolano ha scritto:

tutta

Sono migliori e non costano tantissimo

-- ciao Stefano

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SB

Il giorno Sun, 07 Mar 2010 21:00:43 +0100, SB ha scritto:

Il link giusto è questo:

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post del 02/02/09

-- ciao Stefano

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SB

Il 07/03/2010 13.01, F. Bertolazzi ha scritto:

A/D

gli

boh. mi ricorda qualcosa.

e
a

edina

io non isolerei un bel niente: metterei a terra localmente ogni singola schedina e/o il comune delle alimentazioni e/o il comune delle seriali; l' influenza di eventuali piccole tensioni che restano con accoppiamento capacitivo (tra elettronica/estensimetri e masse esterne) si elimina con uno schermo elettrostatico che racchiude l' elettronica e l' estensimetro (ed il suo supporto).

di altre due cose mi preoccuperei: la presenza di materiale piu' elastico del calcestruzzo intorno all' estensimetro, ne attenua fortemente il segnale (gia' detto dal Bertolazzi) ed introduce tutti i problemi di dilatazione termica. la compressione applicata all' elettronica, inglobata nella resina, potrebbe essere distruttiva per gli attivi (wire bonding immersi nella resina del case) e per i ceramici smd multistrato.

saluti

--=20 lowcost

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lowcost

Il 07/03/2010 23.49, lowcost ha scritto:

:)

uhm, questo è da verificare se è possibile.

Altro ottimo spunto di riflessione. Mannaggia.

Marco

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Marco Trapanese

Il 07/03/2010 21.01, SB ha scritto:

In effetti sono molto interessanti. Ora mi studio il datasheet.

Marco

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Marco Trapanese

Il 07/03/2010 19.10, dalai lamah ha scritto:

Ricevuto...

Eh, però a furia di aggiungere pezzi ste schedine non saranno più tanto "schedine" :) Scherzo... piuttosto per ridurre anche la dissipazione è un'eresia pensare di viaggiare sul bus a 5V e regolare in loco a 3.3V?

Ormai ci sono così tante variabili che se non dicessi di essere confuso mentirei :)

Vedo se trovo qualcosa di simile ma più compatto ed economico!

Marco

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Marco Trapanese

Il 08/03/2010 10.51, Marco Trapanese ha scritto:

Anche l'ADS1246 potrebbe essere preso in considerazione? Ha un solo canale differenziale e quindi è più piccolo.

Marco

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Marco Trapanese

Il giorno Mon, 08 Mar 2010 11:30:20 +0100, Marco Trapanese ha scritto:

Si, ha il PGA, fino a 125dB di CMRR e usa SPI mentre gli altri erano I2C.

L'unica cosa è che ha la Vref esterna, e se hai davvero bisogno di tutta quella risoluzione, sarebbe meglio avere una Vref interna. ADS1247 e ADS1248 hanno Vref interna.

-- ciao Stefano

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SB

Il 08/03/2010 12.50, SB ha scritto:

Di certo non servono 24 bit di risoluzione (e non si avranno mai, ne sono cosciente). Però l'idea di fondo che alla luce delle ultime considerazioni è stata un po' rivoluzionata era di semplificare al massimo la scheda di acquisizione rendendola economica e talmente compatta da essere posta direttamente sopra il sensore.

Di conseguenza evitando l'amplificazione (che nel caso di offset bastardi e variabili in caso di sostituzione) l'uso di un buon ADC avrebbe permesso una maggiore flessiblità e l'assenza di tarature manuali.

Inoltre i 24 bit anche nel caso ideale sono solo teorici perché di fatto il segnale differenziale non avrà mai la dinamica necessaria a sfruttarli tutti e quindi come diceva FB i primi 8-9 se ne vanno per questo motivo.

Certo, se si usa un PGA magari con una Vref la più vicina possibile al range della tensione di ingresso si può scendere con i bit.

Ma a questo punto una domanda: ammesso di segurie questa strada la Vref (interna) deve essere in grado di alimentare il ponte, giusto? Perché in caso contrario non ha senso avere la Vref ultrastabile e poi avere l'eccitazione del sensore derivata dall'alimentazione...

Marco

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Marco Trapanese

Il giorno Mon, 08 Mar 2010 13:00:35 +0100, Marco Trapanese ha scritto:

quella

Come ho fatto io con ADS1100 e la cella di carico. ce l'ho messo sopra.

Naturalmente, basta avere un µC veloce a fare moltiplicazioni e il gioco è fatto.

Per quuesta ragione ho scelto un 16 bit usato a 18. Meglio ridurre le fonti di rumore e di errore alla fonte,

Non è detto, l'alimentazione del ponte deve essere si stabile ma non importa che lo sia come la Vref dell'AD, dopotutto la tensione che misuri ai capi del ponte è sempre data dal rapporto delle 4 resistenze.

E' proprio questo che rende la configurazione a ponte conveniente per la misura, il fatto che aumenta l'immunità alle variazioni della tensione di alimentazione

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-- ciao Stefano

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SB

Massimo Ortolano:

Nel senso che il segnale ha ampiezza doppia?

Visto poi il tempo di acquisizione, il fatto di essere raziometrico non lo difende granché da fluttuazioni veloci.

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F. Bertolazzi

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