ricevente radio di automodello

Ciao, spero che questo sia il newsgroup adatto alla domanda. Ho la necessit=E0 di trovare la larghezza dell'impulso generato dalla ricevente per comandare un servo. Questo segnale l'ho messo in ingresso ad un pic che, sul fronte di salita del segnale fa partire il contatore, mentre sul fronte di discesa ferma il contatore e con una semplice differenza trovo la larghezza del segnale. Il problema nasce dal fatto che all'inizio(durante i primi 30 secondi di funzionamento) la larghezza misurata =E8 nulla, come se vi fosse stato un glitch. E' possibile? I servi al loro interno filtrano il segnale per prevenire questi disturbi? Grazie

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Alcibiade
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Alcibiade ha scritto:

L'impulso in uscita dalla RX dovrebbe essere pulitissimo, e dura da 1 a

2ms, ripetuto ogni 20ms circa. Ma questo penso lo sapessi già. E' più facile che il problema sia nel software.

Giuliano

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JUL

e

Ciao Jul, sinceramente speravo in una tua risposta( sei l'unico modellista/elettronico che conosco ;) Per quanto riguarda le durate del segnale le conoscevo, ma avevo il dubbio sulla pulizia dell'impulso, anzi il dubbio mi =E8 venuto dopo che ho visto questo malfunzionamento. Domani prover=F2 a ricontrollare il programma(non capisco come a mano a mano il "disturbo" scompaia), se poi riesco a trovare qualcuno con l'oscilloscopio ci faccio dare un occhio. Se qualcuno =E8 interessato posso fornire il codice utilizzato per il pic( =E8 in basic 16f628, compilatore pic simulatoride della oshonsoft). Ciao e grazie per le info.

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Alcibiade

Alcibiade ha scritto:

Che tipo di radio hai? Non è che stai troppo vicino alla ricevente? Come hai fatto il collegamento?

Ciao. Giuliano

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JUL

-Hitec flashx 4

-Ho messo 2 connettori che mi portano il segnale dai canali 1 e 2 in ingresso a 2 pin rb4 ed rb5. Ciao

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Alcibiade

Alcibiade ha scritto:

Spero tu abbia collegato anche il negativo. :-))

Ciao.

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JUL

si l'alimentazione l'ho messa ;)

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Alcibiade

Alcibiade ha scritto:

Intendeva il negativo della rx collegato con il negativo del pic ;) Se non andasse per niente sarebbe piu' semplice da individuare, se dopo un po'si mette a funzionare correttamente c'e' davvero qualcosa di strano (condensatori "impropri" che si caricano???) Come dice JUL la trasmittente troppo vicina puo' dare glitch e jitter continui, ma se a un certo punto va bene siamo da capo. Ora pero'dici che i canali letti sono due e pure uno in sequenza all'altro, non vorrei che ci fosse qualche sovrapposizione di tempi, ma questo dovrebbe in teoria solo falsare la lettura del secondo. Dico questo perche' per quanto ne so l'inizio dell'impulso del canale 2 coincide esattamente con la fine dell'impulso del canale 1, e le routines di lettura dovrebbero tenerne conto per non perdere microsecondi significativi. Avevo fatto una lettura di 2 canali, e per evitare questo problema, nonostante usassi l'assembler, avevo dovuto escogitare l'alchimia di leggerne uno in una trama e l'altro alla successiva (in pratica dimezzando la velocita' di ricezione). Nel caso di 4 canali invece avevo usato due pic che leggevano uno quelli dispari e l'altro quelli pari e poi si aggiornavano tra loro con un link seriale.

ciao Claudio_F

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Claudio_F

Ah ok, comunque si, la ricevente e il pic hanno stessa alimentazione

Sicuro? io sapevo che dopo un livello alto c'era 1ms basso... Comunque forse ho trovato il problema.... Il programma mi doveva gestire 2 cingoli e siccome avevo problemi, creai un secondo programma il cui unico scopo era rilevare i valori di centro, max e minimo dei canali 1 e 2 e memorizzarli in memoria... Nel pic, oltre ai 2 canali, avevo settato come ingresso altre 2 porte lasciate non collegate (all'inizio avevo intenzione di usare 4 canali)e forse proprio queste causavano glitch...ora il programma di esempio sembra che vada, quello di gestione cingoli ancora qualche problema ma in questo caso potrei aver fatto qualche errore "sparso" ;) vi tengo aggiornati. Ciao

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Alcibiade

Alcibiade ha scritto:

Beh... fino a pochi secondi fa ero sicuro... adesso il dubbio mi e' venuto ;) Quando ne avro' l'occasione controllero'.

...mmm, che fossero loro i "condensatori impropri"? Secondo me comunque non dovevano dare fastidio se non venivano lette.

ciao Claudio_F

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Claudio_F

Alcibiade ha scritto:

Per quanto mi ricordo, fra un impulso e l'altro ci sono 200 microsecondi.

Giuliano

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JUL

JUL ha scritto:

Se pensi sia importante, ho gli strumenti adatti per misurare l'intervallo, con la precisione di 1us.

Giuliano

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JUL

.
,

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Ho ritrovato finalmente il vecchio articolo dove appresi come lavora la ricevente:

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Dice che l'intervallo di separazione =E8 di 1 ms, cmq se vuoi controllare con gli strumenti ci togli un dubbio ;) Ciao e auguri

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Alcibiade

Alcibiade ha scritto:

microsecondi..

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Quell'affermazione è solo un errore di sbaglio. Se guardi la foto A, si vede chiaramente che gli impulsi di separazione sono molto più stretti di quelli positivi.

Giuliano

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JUL

Ho ritrovato uno dei siti di Francis Thobois. Nella notte dei tempi avevo montato molti dei suoi ricevitori, e anche un paio di TX. Guarda la fig.6 di questo sito, anche se si vedono gli impulsi alla rovescia.

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Ciao.

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JUL

ewsland.it/newssegnala gli abusi ad snipped-for-privacy@newsland.it

Ok, lo cestino...ho trovato anche un'affermazione su un altro documento:"Tutti i servi Hitec richiedono un'onda quadra con picco 3-5 Volt. La durata dell'impulso varia da 0,9 a 2,1 ms con distanza fra i centri delle onde di 1,5 ms." che per=F2 non capisco cosa significhi: nel caso di minimi si ha una separazione di circa 600us, nel caso di centrosegnale(1.5ms) il centro assume un valore nullo, quindi per valori max l'ampiezza di separazione =E8 negativa :|, sbaglio? Ciao

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Alcibiade

Alcibiade ha scritto:

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Purtroppo ci sono molti modi incomprensibili per spiegare cose semplici. Mi sto attrezzando per fare le misure, ma non è semplice. Ho trovato il TX completamente scarico. La RX non credo porti il segnale completo sul terzo pin dell'alimentazione, e non mi va di aprirla e cercarlo. Penso modificherò il mio ondametro per i 72MHz e lo porterò a 35MHz, per ricevere la mia ultima ed unica radio omologata.

Ciao.

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JUL

Scusa, ma rinuncio alle misure. Gli strumenti sono validi e precisi, ma non sono riuscito a trovare un punto con un segnale ben squadrato. Questo dopo aver ricaricato due TX e aperto due riceventi. All'oscilloscopio, però, si vede benissimo che gli impulsi negativi di separazione sono molto più stretti dei segnali positivi. Direi proprio

200-300us, come ho sempre saputo. Questo non esclude che un ricevitore possa funzionare (forse) anche con 1ms di separazione.

Ciao. Giuliano

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JUL

JUL ha scritto:

Bene, allora ci provo io, la trasmittente e' carica e ho due riceventi (normale PPM e "computerizzata doppiaconversionizzata sintetizzata" sempre PPM ovviamente)... please wait....

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Claudio_F

Claudio_F ha scritto:

Responso: Mi sa che parliamo di cose diverse ;)

Un conto e' il segnale PPM completo (quello che va a modulare la RF) formato da impulsini stretti da 400 microsecondi separati da pause variabili.

Un conto e' il segnale uscente dai singoli canali della RX (impulsi 1..2 millisecondi che comprendono il tempo dei 400us+la relativa pausa variabile).

Il dubbio era: osservando l'uscita del canale 1 e quella del canale 2, c'e' qualche intervallo tra quando finisce l'impulso del canale 1 e quando inizia quello del canale 2?

Il risultato e' che nella ricevente "standard" non si notano pause, il fronte di discesa del canale1 corrisponde a quello di salita del 2 (non squadratissimo c'e' da dire). Nella ricevente con micro invece c'e' una pausa di circa 10us con fronti piu' ripidi, non ho lo strumento per migliorare la misura, servirebbe la base tempi ritardata, ma a occhio si vede uno scostamento di un terzo di 40uS.

Siccome credo che non si possa fare affidamento su questo tempo (che potrebbe cambiare da una rx all'altra) confermo la mia idea iniziale, e cioe' che, volendoli leggere con precisione, gli impulsi dei canali contigui vanno trattati come se non vi fosse pausa alcuna tra di loro.

ciao Claudio_F

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Claudio_F

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