Resistenza ceramica

Salve a tutti. Scusandomi per eventuali imprecisioni, chiedo aiuto e consiglio a chi ne capisce di pi=F9 :) Ho bisogno di riscaldare dolcemente (non in maniera brusca) l'aria in un piccolo ambiente coibentato (diciamo 100-150 litri di volume). Pensavo di utilizzare una resistenza ceramica collegata ad un termostato da ambiente. Se utilizzo una resistenza a 220V- 20W, posso collegarla direttamente alla rete (sia pure passando per il termostato)? Che temperatura raggiunge la resistenza (questa mi serve per sapere come montarla)?

Grazie a tutti. Saluti, Alessandro

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alexchiari
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Sembra che snipped-for-privacy@libero.it abbia detto :

ma che tipo di resistenza è? Se è adatta a funzionare a 230V assorbendo 20W allora si, non ci sono problemi. Uno dei due fili lo interrompi con il relè del termostato.

dovresti vedere sul datasheet del componente. Io credo che cmq sarebbe meglio metterci dietro una ventolina che diffonde aria calda in tutto il volume.

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inaltomare

inaltomare ha scritto:

Forse ne basta una corazzata e un piccolo dissipatore

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Er Palma

Er Palma scriveva il 04/04/2006 :

ok, ma allora ci deve dire il valore della resistenza... se fosse da 50 ohm ad esempio non la può collegare direttamente al 230V!

Per poterla collegare direttamente al 230V deve avere una R di 3000 ohm

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inaltomare

inaltomare ha scritto:

E sarebbero già sui 17W (circa)

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Er Palma

Chiedo scusa per la mancanza di informazioni...io ho preso i dati dal sito di una catena che ha un negozio nel mio paese, ma =E8 piuttosto avaro di dati...

formatting link

A questo punto forse =E8 meglio se vado a verificare direttamente in negozio cos'e'. Da quanto ho capito, dovrebbe avere una resistenza di piu' di 3000 ohm?

Saluti, Alessandro

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alexchiari

Potresti mettere in serie (in modo, tra l'altro, di ripartire la tensione fra loro) tre resistenze da 1000 Ohm 10 o 15 W l'una, preferibilmente utilizzando una ventolina per distribuire meglio il calore. Anche l'uso di tre resistenze, anzichè una, ti aiuta a questo scopo.

Ciao

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LAB

Il giorno 4 Apr 2006 03:10:28 -0700, snipped-for-privacy@libero.it ha scritto:

Dato che P = V^2 / R, e quindi R = V^2 / P (Ohm insegna...):

V = 230 V R = 2200 Ohm -> P = 24 W R = 2700 Ohm -> P = 20 W circa R = 3300 Ohm -> P = 16 W R = 3900 Ohm -> P = 14 W circa

Tieni presente che la potenza nominale del resistore va opportunamente sovradimensionata, ad es. se prevedi una potenza dissipata di 20-25 W compra un resistore da 50 W.

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Luigi C.

snipped-for-privacy@libero.it ha scritto:

Scusa, ma perchè hai scelto una resistenza ceramica? Molti anni fa, ho montato un sistema termostatato che teneva al caldo sei gattini appena nati, rimasti senza mamma, ed ho usato due lampadine a 230V, non mi ricordo da quanti watt. Adesso hanno tredici anni e stanno benissimo. (I gatti). Oltretutto non hai il problema di limitare la potenza sulla resistenza. Se poi il problema fosse proprio la luce, come non detto.

Giuliano

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JUL

Le lampadine scaldano anche per irraggiamento di raggi infrarossi, come il Sole. Ciò rende anche indirizzabile il calore verso dove richiesto.

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LAB

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