Salve, potreste indicarmi un circuito che eviti il formarsi della scintilla tra i contatti di un relè?
- pubblicata
20 anni fa
Salve, potreste indicarmi un circuito che eviti il formarsi della scintilla tra i contatti di un relè?
Questo e' un ottimo sistema per rovinare il contatto. In realta' in parallelo al contatto vanno messi un condensatore in serie a una resistenza. Come valori indicativi, 33 nF e 100 ohm.
"Valeria Dal Monte" ha scritto nel messaggio news:yx5Ta.194259$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...
il condensatore semmai se il picco supera certe soglie, il contatto viene protetto finche il condensatore e' ok.
valori ok, ma spiegami perche' hai affermato quanto sopra.
Mat
ho due relè: uno con carico da 10 watt e l'altro con carico da 80 watt. Entrambi induttivi. Come fare a calcolare i valori di resistenza e capacità?
capacità?
Sono calcoli molto complessi da fare a occhio, te li sconsiglio se non hai abbastanza esperienza. Scherzo, ma non tanto. Il condensatore va messo grande, ma senza esagerare, la resistenza piccola quanto basta a limitare gli impulsi di corrente. Se il carico e' a bassa tensione si puo' diminuire il valore della resistenza e aumentare, se necessario, il condensatore. Rispondo anche a Mat, senza resistenza si avrebbe il contatto del rele' che cortocircuita il condensatore brutalmente, situazione da evitare sempre.
p.s.: il condensatore e la resistenza in questo modo sono chiamati rete snubber.
Si, ma adesso lo rovini quando lo chiudi, mica quando lo apri ;-)
Un piccolo contributo: se il carico fosse alimentato in continua, la soluzione migliore sarebbe un diodo.
Ciao
Tullio
-- Tullio Mariani, Pisa, Italia. http://www.geocities.com/half_century/ "Ci son quelli che vorrebbero ammazzarmi e quelli che vorrebbero corrispondere con me per e-mail. Dai primi la legge mi difende." KARL KRAUS (lievemente riadattato).
"Valeria Dal Monte" ha scritto nel messaggio news:yx5Ta.194259$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...
scritto
Hai ragione sull'aggiungere la resistenza, non avevo pensato ad un condensatore relativamente grande. Per piccole energie immagazzinate non ci sono problemi, ma in generale(e in questo caso) bisogna dimensionare anche una resistenza opportuna in serie.
"Valeria Dal Monte" ha scritto nel messaggio news:aIaTa.195138$ snipped-for-privacy@twister2.libero.it...
cavolo hai ragione, non ho mai pensato alla fase successiva della richisura del collegamento... forse perche' fisicamente la potenza del condensatore chiuso su un contatto da 10 ampere, gli fa una pippa in confronto all'energia rilasciata dal carico allo stacco. cmq una resistenza, ridurra leggermente l'effetto dell condensatore, ma lo salvaguardera' dai picchi e soprattuto alla richiusura del contatto.
Mat
Suggerisci tu cosa usare
ho un carico da 10 watt e uno da 80 watt alimentati da rete
"marco" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@tucsoft.com...
scintilla
Vuoi qualcosa di pronto o un circuito da montare? E poi, il tempo di chiusura deve essere breve o lungo?
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Qualcosa da montare sarebbe l'ideale! Il tempo di chiusura non sò se è importante, magari più veloce è meglio
"Gianpiero" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@usenet.libero.it...
Il carico da 10 watt è una pompa per acquario a 220 volt, quello da 80 watt è un compressore da frigorifero che uso per mantenere la temperatura entro certi livelli. Non sò risponderti sulle componenti nè sulla sovratensione, ma se hai qualche formula dimmela lo stesso, almeno me la studio un pò!
Sintetizzando per gli altri lettori: quando chiudi brutalmente su un condensatore generi un impulso con tempi di salita dell'ordine della decina di ns e potenze altissime (decine di KW). In pratica la corrente danneggera' i contatti, e' inevitabile, e sara' limitata solo dalla bassissima induttanza del suddetti e del condensatore.
In determinati casi la chiusura netta di un carico capacitivo puo' lasciare veri e propri crateri sui contatti anche con un solo impulso. (ad esempio, un impulso di 100MW per 20ns vaporizza mediamente 1 mm^3 di rame per contatto, secondo le mie osservazioni)
No, non ci sono fino a che la corrente è sotto la portata del "contatto" (inteso come il breve tratto di conduttore in parallelo al condensatore). Per questo ho parlato di piccole energie.
Salve, riprendo questo argomento per esporre un dubbio. Per eliminare la scintilla fra i contatti sono state date indicazioni sullo snubber da usare, ovvero sui valori di R e C, e penso sia facile mettere a punto uno snubber quando le scariche sui contatti sono ben definite. Mi chiedo come comportarsi invece quando il rele' chiude sul primario d'un trasformatore d'alimentazione, dato che le scariche sui contatti non sono costanti ma variano a secondo del momento in cui si chiude. Uno snubber per la situazione peggiore va bene per tutte le altre situazioni, oppure si deve fare un compromesso?
GF
dato che le scariche sui contatti non sono
Gli snubber RC servono per l'apertura dei contatti, non per la chiusura.
-- Franco Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen. (L. Wittgenstein)
"Franco" ha scritto nel messaggio news:bv3ecc$mninl$ snipped-for-privacy@ID-60973.news.uni-berlin.de...
Pero' alla chiusura c'e' la fase di rimbalzo, in cui i contatti si riaprono (e pare che avvenga anche piu' volte).
GF
Vero anche quello! Bisogna vedere se durante i rimbalzi (che sono molteplici) della chiusura, la corrente, che attraversa un carico induttivo, ha avuto il tempo di salire a valori significativi.
Comunque si calcolano per il caso peggiore, e negli altri casi sono un po' sovradimensionati, ma la cosa non da` problemi.
-- Franco Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen. (L. Wittgenstein)
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