relé e fotoaccoppiatori

Ho per le mani una schedina come questa:

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e devo dire che è realizzata più che decentemente e fa il suo lavoro. Se avesse avuto almeno il posto sul pcb per gli snubber RC sui contatti dei

relé sarebbe stata perfetta, ma poco male.

La cosa che mi lascia perplesso è il fatto che siano stati inseriti dei fotoaccoppiatori sugli ingressi. La massa non è isolata (nel senso che è la stessa a monte e a valle dell'opto) e lo stesso per Vcc. Non riesco a capire perchè sono stati inseriti dato che il relé è g ià isolato di suo. Cosa mi sfugge ?

Grazie

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Mai mettersi a discutere con un idiota: 
- prima ti porta al suo livello e poi ti batte con l'esperienza; 
- chi ascolta potrebbe non capire la differenza.
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Andromeda
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Probabilmente che i 5ma con cui piloti il fotoaccoppiatore non sarebbero sufficienti per azionare il rele'.

Reply to
Conte Zero

dei

he è

già

o

Credo di no dato che basterebbe un semplice transistor che perlaltro è

presente e collegato in darlington con il fototransistor.

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Andromeda

On 5 Nov, 09:25, Andromeda wrote:

...

è

...

In effetti in codesta situazione mi sembra una forzatura l'uso di optoisolatori visto che i benefici che apportano sono poco significativi a confronto di un circuito d'ingresso ben filtrato. Ne vedo bene l'utilizzo, invece, in situazioni delicate come l'accoppiamento all'input di un microcontrollore o circuito digitale in generale dove permettono di realizzare realtà elettriche concentrate. Io stesso sto realizzando una scheda controller con uC nella quale tutti gli ingressi sono fotoaccoppiati pur conservando la massa in comune. Questo perchè arrivo alla scheda con cavi di svariati metri che corrono a fianco di cavi di potenza (piccola...) ovvero delle "antenne" e l'alimentazione che utilizzo sulla circuiteria prettamente elettrica della macchina non è filtrata granché. Non solo al micro non arriva sporcizia sui segnali ma si evita anche che dalla scheda non partono emissioni di RF all'esterno. Di solito uso una configurazione in cui i contatti esterni (microinterruttori, contatti di teleruttori, ecc) sono alimentati dalla tensione continua prelevata ai capi della capacità di filtro dopo il ponte (circa 12Vcc, dipende dalla tensione di rete visto che uso un trasformatore classico) e da quelli derivo agli ingressi fotoaccoppiati. In questo modo ho una ulteriore immunità ai disturbi agli occhi del uC visto che non espongo l'alimentazione del uC stesso alle "intemperie" elettriche derivanti dall'esterno. Inoltre non appesantisco la Vcc del uC (quindi lo stabilizzatore classico a 5V o 3V3) di 10-15mA per ogni ingresso fotoaccoppiato oltre a non generare ripple di commutazione sull'alimentazione stessa. Se poi si genera una tensione filtrata a parte per i foto (diodo + condensatore generoso con derivazione dal ponte) si può godere del fatto che all'istante in cui viene tolta l'alimentazione principale (= staccare la spina) i fotoaccoppiatori continuano ad essere alimentati col residuo di carica della capacità loro dedicata e riflettono fino in ultimo lo stato corretto dei microinterruttori in modo che il micro non prenda decisioni balorde in quei pochi catastrofici millisecondi che precedono lo spegnimento per under-voltage, magari salvando nella EEPROM interna lo stato dei micro (non veritiero) prima di un interrupt generato per bassa tensione sul ponte. Ed altro ancora...

Piccio.

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Piccio

Il 05/11/2012 15.22, Piccio ha scritto:

Concordo su tutta la linea.

Pensa che guardando bene la scheda ho notato come ci sia posto (nel senso che i componenti non sono montati) per un partitore resistivo che dall'ingresso arriva direttamente alla base del transistor che pilota il

relé. Cioè la stessa scheda può essere montata con l'opto oppure co n un semplice partitore che pilota il transistor...

Credo che l'Ufficio Complicazione Affari Semplici cominci a colpire anche in Cina, ma aspetto altre opinioni ;-)

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Mai mettersi a discutere con un idiota: 
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Andromeda

Il 05/11/2012 15:22, Piccio ha scritto:

Domanda: qui stai assumendo che la sporcizia e l'RF viaggino solo sul conduttore di segnale. Per quale motivo non potrebbero viaggiare (e per la mia piccola esperienza lo fanno) sul conduttore di riferimento?

Ok, ma questo non si può fare ugualmente con un semplice buffer, magari od?

In casi del genere avevo risolto utilizzando un pin di ingresso che monitorava la tensione a monte dei regolatori. Non appena veniva tolta sospendevo le operazioni di I/O e di scrittura in eeprom.

Mi piacerebbe un tuo commento in proposito! Ciao

Marco

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Marco Trapanese

On 6 Nov, 09:12, Marco Trapanese wrote:

...

Non nella stessa misura, però. Il conduttore di riferimento (negativo, di solito) gira con lo stesso potenziale per tutta la macchina e non crea differenze di potenziale HF delocalizzate con altri conduttori. Vero è, però, che gli accoppiamenti capacitivi tra terra e negativo sono in grado di lasciar passare comunque un residuo di RF. L'ideale sarebbe girare sempre con cavetti twisted per evitare i fotoaccoppiatori ma il residuo RF permane sempre. Ovvio che collegando (anche solo capacitivamente) il negativo a terra si producono ulteriori benefici.

C

od?

Se produco un cc esterno metto a rischio la stabilità della Vcc del uC, anche se bufferizzata. Lo stesso effetto nefasto è mitigato se realizzato con la tensione a monte poichè tra questa e il micro è inserito lo stabilizzatore di tensione che provvede ad una regolazione. E comunque parliamo sempre di commutazioni di correnti intorno ai

10-20mA visto che devono godere di una certa robustezza per poter girare "fuori" dal PCB. Filtrare i conseguenti transitori di commutazione non è cosa semplice a partire dal layout del PCB. Non è raro trovare LDO localizzati e dedicati esclusivamente all'alimentazione del uC.

...

Correttissimo. Meglio sarebbe utilizzare un comparatore collegato sull'ormai scomparso pin NMI (Not Maskable Interrupt) in modo da non dover effettuare continuamente il polling della Vcc. Gli AVR lo montano da un pezzo e sui Fujitsu esisteva una modalità con la quale potevi usare il DAC dell'ADC per fissare la soglia di intervento. Di fatto gli AVR possono disporre di un meccanismo NMI riferito all'alimentazione passando per il reset avendo alcuni flag indicanti lo stato della Vcc (Vdd per essere precisini) precedente al reset stesso (power-on, Vdd già presente, ecc). In una vecchia realizzazione con NEC78C10 ed EEPROM esterna mi resi conto di quanto erano preziosi i millisecondi posteriori al power-off e del motivo per il quale certe EEPROM avevano buffer di scrittura multipli di altre: nello stesso tempo scrivevano in un sol botto svariati byte e la riscrittura dell'intero array richiedeva frazioni di secondo al posto di interi secondi venedo incontro esattamente al problema del power-down. Non è solo un problema di dimensionare la capacità di filtro in modo generoso per garantire l'energia sufficiente al salvataggio in EEPROM ma anche un fatto di minimizzare il tempo che può intercorrere tra uno spegnimento ed un'accensione Comunque non monitorerei direttamente la tensione sul ponte quanto una sua derivata con una costante di tempo minore in modo da sfruttare meglio l'energia della capacità di filtro principale. Quando la tensione su quest'ultima è bassa, ha già perso la maggior parte della carica. Il circuito in Fidocad(j) invece interviene prima e genera un segnale utile a spegnere immediatamente alcune periferiche (display o relè, ad esempio) senza passare dal micro.

[FIDOCAD] MC 140 70 3 0 210 MC 120 70 0 0 210 MC 130 80 3 0 210 MC 130 80 0 0 210 LI 120 70 75 70 LI 140 70 145 70 LI 145 70 145 45 LI 145 45 75 45 MC 160 75 1 0 080 MC 170 75 0 0 180 LI 130 80 130 90 LI 130 60 130 50 MC 165 50 1 0 200 LI 165 65 165 70 LI 165 70 160 70 LI 160 70 160 75 LI 165 70 170 70 LI 170 70 170 75 LI 160 85 160 90 LI 170 85 170 90 SA 165 50 SA 165 70 SA 160 90 SA 170 90 SA 130 60 SA 120 70 SA 130 80 SA 140 70 MC 75 45 2 0 000 MC 75 70 2 0 000 TY 60 65 5 3 0 0 0 * AC TY 60 45 5 3 0 0 0 * AC LI 170 70 175 70 LI 175 70 185 70 SA 170 70 MC 285 50 0 0 000 MC 285 90 0 0 000 TY 295 45 5 3 0 0 0 * Vb TY 295 90 5 3 0 0 0 * GND MC 265 65 0 0 180 LI 265 75 265 80 LI 265 80 265 90 LI 265 65 265 50 SA 265 50 SA 265 90 LI 130 50 285 50 LI 130 90 285 90 MC 245 105 0 0 073 LI 225 70 230 70 LI 230 70 230 75 LI 230 75 230 105 LI 230 105 245 105 TY 255 100 5 3 0 0 0 * NMI RV 185 60 225 80 TY 190 65 5 3 0 0 0 * Comparatore

Ciao anche a te! ;)

Piccio.

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Piccio

Il 06/11/2012 12:41, Piccio ha scritto:

Si, quello che intendevo era che se siamo in una situazione estremamente rumorosa allora converrebbe forse utilizzare gli opto nella maniera opportuna. Viceversa se l'ambiente non è così critico e quindi la connessione comune agli 0V non pregiudica le funzionalità del circuito mi viene da pensare se effettivamente gli opto offrono reali vantaggi. Poi spesso la difficoltà maggiore è capire in quale situazione ci troviamo - oltre alle mille intermedie...

Mi riferivo a questo caso. Cioè con l'alimentazione dell'ingresso del buffer "sezionata" da quella della logica. Così che un corto esterno (sempre da prevedere quando si va sul campo) venga gestito in maniera furba proprio per evitare che possa influire sulla Vdd del micro.

Concordo.

Non sono sceso nei dettagli ma la soluzione utilizzata era proprio comparatore e interrupt.

Interessante, grazie!

Ciao Marco

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Marco Trapanese

Errata corrige: manca un diodo fondamentale! :-|

[FIDOCAD] MC 140 70 3 0 210 MC 120 70 0 0 210 MC 130 80 3 0 210 MC 130 80 0 0 210 LI 120 70 75 70 LI 140 70 145 70 LI 145 70 145 45 LI 145 45 75 45 MC 160 75 1 0 080 MC 170 75 0 0 180 LI 130 80 130 90 LI 130 60 130 50 MC 165 50 1 0 200 LI 165 65 165 70 LI 165 70 160 70 LI 160 70 160 75 LI 165 70 170 70 LI 170 70 170 75 LI 160 85 160 90 LI 170 85 170 90 SA 165 50 SA 165 70 SA 160 90 SA 170 90 SA 130 60 SA 120 70 SA 130 80 SA 140 70 MC 75 45 2 0 000 MC 75 70 2 0 000 TY 60 65 5 3 0 0 0 * AC TY 60 45 5 3 0 0 0 * AC LI 170 70 175 70 LI 175 70 185 70 SA 170 70 MC 285 50 0 0 000 MC 285 90 0 0 000 TY 295 45 5 3 0 0 0 * Vb TY 295 90 5 3 0 0 0 * GND MC 265 65 0 0 180 LI 265 75 265 80 LI 265 80 265 90 LI 265 65 265 50 SA 265 50 SA 265 90 LI 130 90 285 90 MC 245 105 0 0 073 LI 225 70 230 70 LI 230 70 230 75 LI 230 75 230 105 LI 230 105 245 105 TY 255 100 5 3 0 0 0 * NMI RV 185 60 225 80 TY 190 65 5 3 0 0 0 * Comparatore LI 130 50 175 50 MC 175 50 0 0 200 LI 190 50 285 50 LI 205 50 205 60 LI 205 80 205 90 SA 205 50 SA 205 90

Piccio.

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Piccio

Il 05/11/2012 9.25, Andromeda ha scritto:

1)commercialmente più accattivamante 2)svuota il magazzino da una rolla di fotoaccoppiatori erroneamente acquistati 3)inutile

Ste

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Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata 
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
Reply to
PeSte

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