Re: Differenza sulla tensione duale. Crea problemi su un amplificatore?

ti do una risposta affrettata ma tu intanto pensaci su...Non ho letto la

> spiegazione ma a me pare che la retroazione in continua ci sia! Non farti > fregare dal condensatore, comunque hai una resistenza tra uscita e > ingresso "-" dell'ampli. Dunque, le cose si sistemeranno in modo che > l'uscita sia a 0V. > Così, a occhio, non vedo grossi problemi ad utilizzare una alimentazione > non perfettamente simmetrica...magari avrai qualche effetto a largo > segnale... > Se togli il condensatore, poi, perdi la retroazione ma non in continua, > bensì più avanti in frequenza :-)

Ok, grazie sia a te che a lucky. Mi è quindi sembrato di capire che una piccola disimmetria dell'alimentazione non fa niente... Grazie!!

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Danyele
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lucky ha scritto:

Sucsa ma sia base che collettore che emettitore sono modulati dal segnale, quindi hanno tensioni relative sempre "uguali".

Ok!

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Danyele

Sembrerebbe, ma non tornerebbero i conti. A riposo i mos superiori lavorano in limitazione di corrente per totali 2*(0.7/0.47)=3D2.97A . I mos inferiori sono costretti ad assorbire la stessa corrente dalla polarizzazione che ricevono dal differenziale di ingresso e sono limitati a totali 2*(0.7*((100+221)/100)/0.47)=3D9.56A . Se la corrente nei mos superiori restasse costante, nel carico potrebbero quindi circolare da +2.97A a -2.97A, rispettivamente corrispondenti a corrente 0 e corrente 2*2.97=3D5.94A nei mos inferiori. Tali correnti su 2Ohm svilupperebbero una potenza di ((2.97/sqr(2))^2)*2=3D8.5W che =E8 molto inferiore alla dichiarata (60W).

In realt=E0 mi sembra che attraverso le reazioni e i pilotaggi applicati in ca al circuito superiore, e in particolare al transistor superiore, la corrente nei mos superiori possa andare da 0 a 9.56A, la corrente nel carico potrebbe quindi andare da +9.56A a -9.56A, rispettivamente corrispondenti a 9.56A sui superiori con 0 sugli inferiori e 0 sui superiori e 9.56A sugli inferiori. Ci=F2 ferma restando una corrente di riposo di 2.97A . Tali correnti su 2Ohm svilupperebbero una potenza di ((9.56/sqr(2))^2)*2=3D91W che =E8 compatibile con la dichiarata a distorsione 1% (60W).

Le potenze a 4Ohm e 8Ohm sono limitate non dalla corrente erogabile ma dalla tensione erogabile.

((25/sqr(2))^2)/4=3D78W a 4Ohm, dichiarati 60W ((25/sqr(2))^2)/8=3D39W a 8Ohm, dichiarati 30W

che sono compatibili con la potenza dichiarata a distorsione 1%.

Il tutto IMHO.

Ciao.

lucky

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lucky

I mos hanno una corrente di riposo di 1A ciuscuno. in tot. 2 A. Con 2A su un carico di 8 ohm (e' il carico consigliato x l'ampli) fanno

16v. ma questi 16v sono solo positivi, picco-picco sono 32v. 32v picco-picco sono circa (non ho qua la calcolatrice) 22v RMS che su un carico di 8 ohm fanno circa 60watt. su un carico di 4 ohm sono 30 watt (sempre in classe A).
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Danyele

Probabilmenbte un po' di pi=F9, 2*(0.7/0.47)=3D2.97A Il costruttore dice "slightly greater than 2 amps".

Senza inutili complicazioni, se la corrente fosse 2Ap, le potenze massime sarebbero: ((2/sqr(2))^2)*2=3D4.00W su 2Ohm ((2/sqr(2))^2)*4=3D8.00W su 4Ohm ((2/sqr(2))^2)*8=3D16.00W su 8Ohm e in nessun caso si incorrerebbe nella massima tensione disponibile (25Vp), in quanto il caso peggiore richiede 2*8=3D16Vp.

Se la corrente fosse 2.97Ap, le potenze massime sarebbero: ((2.97/sqr(2))^2)*2=3D8.82W su 2Ohm ((2.97/sqr(2))^2)*4=3D17.64W su 4Ohm ((2.97/sqr(2))^2)*8=3D35.28W su 8Ohm al limite dell'impatto con la massima tensione disponibile (25Vp), in quanto il caso peggiore richiede 2.97*8=3D23.76Vp.

Quindi a 8Ohm l'amplificatore potrebbe effettivamente funzionare in classe A con corrente di riposo 2.97A (dichiarato poco pi=F9 di 2A) erogando 35W massimi (dichiarati 30W con distorsione 1%)

Quello che non torna =E8 il caso di 4Ohm, e meno ancora di 2Ohm, per ambedue i quali vengono dichiarati 60W con distorsione 1%. Le correnti richieste sono: sqr(60/4)*sqr(2)=3D5.47Ap sqr(60/2)*sqr(2)=3D7.74Ap

Per ottenere quelle potenze l'amplificatore deve erogare correnti superiori a quella di riposo e dunque lavorare in classe AB. Il ramo superiore deve smettere di essere un generatore di corrente costante ed erogare pi=F9 corrente in funzione del segnale, quindi modulare.

Ciao.

lucky

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lucky

Nei tuoi calcoli dimentichi un piccolo particolare, la corrente (2A) sono per il ramo positivo. Col ramo negativo diventano -2A x cui le potenze che hai citato tu devono raddoppiare tutte.

Se da 2A di picco su 8 ohm sono 16v di picco, ma da 0 al picco superiore!! Devi aggiungere la semionda inferiore x cui sono 32v p-p, cioè 32 / radice di 2 = 22,6v RMS!!

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Danyele

Dove l'hai imparato?

A parte la complicazione di calcolare la tensione quando esiste la formula P=3D(Ieff^2)*R si impara gi=E0 nelle prime lezioni di correnti alternate che, per tensioni sinusoidali, Veff=3DVp/sqr(2) Tu invece sembri convinto che Veff=3DVpp/sqr(2) !!!!!!!!!!!!

Ovviamente idem per le correnti.

Ciao.

lucky

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lucky

Dove l'hai imparato?

A parte la complicazione di calcolare la tensione quando esiste la formula P=3D(Ieff^2)*R si impara gi=E0 nelle prime lezioni di correnti alternate che, per tensioni sinusoidali, Veff=3DVp/sqr(2) Tu invece sembri convinto che Veff=3DVpp/sqr(2) !!!!!!!!!!!!

Ovviamente idem per le correnti.

Ciao.

lucky

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lucky

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