ciao!
mi interesserebbe sapere a grandi linee come ci si deve comportare per essere in regola quando si vuole "collaborare" con un'azienda (es: sviluppare un sw o realizzare un prototipo hw) senza essere assunti come dipendenti
- ci vuole sempre e cmq la partita iva?
- bisogna avere uno "studio" o si può lavorare da casa?
- i sf free di sviluppo si possono usare a fini di lucro? (tipo linux e company)
altri consigli da chi ha esperienza?
-ice-
Il 26/01/2010 20.30, ice ha scritto:
No.
Si può lavorare da casa.
Leggi sempre la licenza d'uso. Solitamente se vi sono delle limitazioni sono ben espresse.
Una possibilità è la prestazione occasionale: non sei subordinato, ma non puoi lavorare per più di 30 gg consecutivi e non puoi ricevere compensi per più di 5000 euro dalla stessa azienda in un anno. Questo se non sono cambiate le regole.
Altrimenti puoi valutare il contratto a progetto, ma non ti so dire molto a riguardo.
Dipende poi dalla mole di lavoro e se sarà la tua principale fonte di reddito. Se il volume è elevato allora potrebbe rendersi necessaria/consigliabile l'apertura della p.iva.
Poi metti in conto che più della metà dell'utile se ne va allo stato. Il mio commercialista mi ha appena fatto la stima delle tasse del 2009: 57% dell'utile :(
Marco
Il 26/01/2010 20.30, ice ha scritto:
Si', e anche un commercialista. Oggi come oggi e' praticamente impossibile "far da se'".
La seconda. Ovviamente poi dipende dalle esigenze che avrai (spazi, esecuzione di lavori con produzione di fumi e similia, ricevimento persone, riunioni, ecc...)
In linea di massima (molto massima) si', ma e' necessario che, sia eticamente, sia per evitare problemi, ti legga la licenza. Alcune ti obbligano a citare gli autori, altre a rendere pubblico il sergente, altre ti impediscono l' utilizzo in certi ambienti o per certi scopi, altre, ti impediscono semplicemente il riutilizzo.
C'e' un minimo di dollari per i costi fissi sia di start-up che annuali. Pianifica, nel caso di libera attivita', un 1000+quel che vuole il commercialista per iniziare per lo startup, e un 2500-3000+il compenso del commercialista, ogni anno, se apri contestualmente (come sara' probabile) la posizione INPS.
Fatti un computerino + stampante laser (da 80E) (anche non grandissimo)
*solo* per le attivita' contabili (emissione fatture, creazione preventivi, banca, ecc.), *da destinare solo a quello scopo e null' altro* e backuppato regolarmente. Non ti far trascinare a spese folli, basta anche un cesso qualunque di PC con Ubuntu e OOffice.Devi anche (mi pare obbligatoriamente) aprire un CC riservato all' attivita' professionale (e anche per gli F24 e compagnia cantante), ma trovi in giro conti di banche online a basso costo.
Parla col commercialista *prima* di ogni cosa, e spiegagli chiaramente ogni cosa (sopratutto quanto pensi di ricavare da questa attivita' e se intendi mantenere la tua eventuale posizione di lavoratore dipendente).
Di piu' e' difficile dire, la materia e' cosi' vasta...
P.S. La parte piu' difficile e' trovare un commercialista che possa andare bene: ricorda, in linea di massima, che "cio' che va bene per certuni, non e' detto vada per altri".
Il giorno Tue, 26 Jan 2010 19:30:42 GMT, ice ha scritto:
No
Non è necessario
Se sono free, tipo GCC e simili ,si
-- ciao Stefano
Un bel giorno Marco Trapanese digitò:
Questi contratti sono stati concepiti per lavori 'una tantum', oppure al limite - anche se non lo trovo moralmente ineccepibile - come alternativa al contratto di apprendistato. Ne vale la pena solo se il datore di lavoro gestisce tutta la burocrazia (inclusa quella di cui in teoria dovresti occuparti tu). Se uno intende operare come libero professionista è preferibile (sotto tutti i punti di vista, anche moralmente) aprire una partita IVA.
-- emboliaschizoide.splinder.com
ice ha scritto:
grazie per essere intervenuti! molto utili anche i link di SB
ciao! a presto
-ice-
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