PWM su alternata@50hz?

Ho sempre realizzato circuiti dove prevedevo il PWM hardware dei uC microchip come controllo sulla corrente continua. Ma con l'alternata come mi dovrei comportare? E' la medesima cosa o per fare per esempio accendere una lampadina gradualmente è un problema?

Mystic

Reply to
Mystic
Loading thread data ...

Potresti usare un Triac

Reply to
Francesco

Già stò usando un triac, ma il PWM non mi sembra che funzioni bene come in tensione continua. Che sia perchè devo sincronizzare la frequenza di PWM con il periodo dell'onda o della semionda?

Grazie

Reply to
Mystic

"Mystic" ha scritto nel messaggio news:jZwhb.194269$ snipped-for-privacy@news1.tin.it...

con

Sì, funziona proprio così. La frequenza di PWM deve essere un multiplo di 50 Hz. Per quel che riguarda la differenza di fase tra le due onde: con le onde in fase (o fuori di 180°) hai il massimo dell'efficenza, con le onde sfasate di

90° (o 270°)... auguri!

Ciao Boiler

Reply to
Boiler

Per la 220 alternata si usa un approccio leggermente diverso rispetto al PWM in continua. Innanzitutto il collegamento Pic -> 220 la fai con con triac e fotoaccoppiatore. Dopo di che ti serve un circuito "Zero crossing detect" (zcd) che rileva il passaggio dallo zero dell'onda sinusoidale Puoi fare lo zcd con un fotoaccoppiatore: un diodo di protezione (che regga la tensione inversa) per il led interno al fotoaccoppiatore, una resistenza di valore opportuno in serie e entri nella parte led del fotoaccoppiatore direttamente dalla 220V, prendi l'uscita per il PIC dal lato fototransistor del fotoaccoppiatore).

Il software nel PIC, saputo in che istante arriva il zero crossing dell'alternata, decide se eccitare subito dopo il triac con un impulso (sai già che il TRIAC resta eccitato fino al successivo passaggio per 0 dell'alternata) (ottenendo 100% luminosità), oppure 1/100 di secondo (= 10 ms) dopo (ottenendo 0% di luminosità), oppure in un tempo intermedio tra subito e dopo 10 ms, ottenendo le luminosità intermedie. Al carico arriverà infatti non tutta la semionda, ma solo l'ultimo pezzo, da quando hai eccitato il triac, a quando il triac si spegne da solo per lo zero-crossing dell'alternata.

Siccome il circuito di zero-crossing-detect avrà una tolleranza e ti darà l'istante in anticipo o in ritardo (e lo dico per esperienza) non avvicinarti al 100% e 0%, ma restaci un po' lontano, poiché se il circuito ti dà lo zero-crossing in anticipo, e tu mandi l'eccitazione al triac subito per avere full-bright (100%), siccome lo zero-crossing era in anticipo, il triac si spegnerà subito dopo l'impulso, ottenendo un full-dim (0%), il contrario se lo zcd (zero-crossing-detect) ritarda, e tu mandi un impulso dopo 10ms, che anziché al termine della semionda, arriverà proprio all'inizio della successiva, otterresti full-bright quando volevi full-dim. Se usi il circuito per controllare la luminosità della lampada occorre un po' di compensazione perché il nostro occhio non percepisce le variazioni di luminosità graduali (è più rilevatore di picco che integratore/mediatore, il nostro occhio), ma questo potrebbe non essere un problema.

Questo approccio va bene per carichi resistivi (saldatore, ferro da stiro, lampadina) ma non per carichi induttivi (motori elettrici).

Se invece vuoi solo accensione graduale di una sola lampadina, oppure controllare con un potenziometro la luminosità di una sola lampadina, esistono circuiti più semplici senza uso di un PIC. Io un pic lo userei per realizzare un Dimmer a 8 canali, per esempio: un solo zcd e 8 stadi di potenza a triac.

Paolo Sancono - Genio Incompreso

formatting link

-- Per certi uomini la donna ideale e' un incrocio tra una lavastoviglie e una prostituta Ornella Muti

mi

una

Reply to
Paolo Sancono

ElectronDepot website is not affiliated with any of the manufacturers or service providers discussed here. All logos and trade names are the property of their respective owners.