pulsossimetria

pongo un altro quesito a mio avviso interessante,

Ho fatto qualche ricerca sui "pulsossimetri". Questo vi dà un'idea di cosa siano:

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Si tratta di prodotti abbastanza costosi e piuttosto importanti per la medicina. In ognuno di questi prodotti, tipicamente una pinzetta con sensore è collegata, tramite cavo, ad un sistema Hardware e Software di acquisizione ed elaborazione. Mi interesserebbe capire che tipo di sensore c'è in quella pinzetta e in che modo comunica con la parte HW (userà dei protocolli? oppure si tratta banalmente di un acquisizione ADC ?) , in modo tale da riciclare la parte del sensore e crearmi la parte HW di acquisizione per conto mio. Purtroppo, cercando con google "pulse oximeter sensors" e parole simili, mi viene fornito un elenco sterminato non di sensori, ma di sistemi integrati che fanno uso di sensori. Allo stesso tempo, ovviamente, se chiedo ad una casa produttrice di questi sistemi, non mi danno certo le specifiche di quello che mi occorre sapere....

Qualcuno di voi ha qualche idea su come risolvere la ricerca? P.S) potete scrivermi anche in privato (espero snipped-for-privacy@yahoo.it)

ciao Paolo

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Paolo il papero
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stasera posso guardarci... vedo se dall'esterno del pulsossimetro si riesce a cogliere qualche info utile poi nel caso ti faccio sapere

ciao!

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ice

"Paolo il papero" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@usenet.libero.it...

per l'ossimetria mi sembra di ricordare che si facciano misure di spettro... ...i illumina il tessuto con uno spettro noto (tipicamente diodi laser) e si fa una misura "dall'altra parte"...penso che l'ossigenazione dei tessuti modifichi l'effetto filtro fatto dai tessuti stessi.

[...]

ho amici che ci lavorano dentro, ma producono sistemi e di certo non mi vengono a dire come si fanno i sensori ;-) ...sono sistemi che costano perché c'è dietro tanta ricerca.

Per quando riguarda solo il battito cardiaco potrebbe bastare una pinza per il lobo dell'orecchio con led e fotodiodo. Un po' di elettronica ad alto guadagno e basso rumore e forse qualcosa si vede...sicuramente in trasparenza c'è l'onda di pressione, rilevarla con strumenti...beh...altro paio di maniche...

Bella storia l'elettronica biomedica...settore favoloso...l'anno scorso mi sono sottoposto ad un'ecocardio...uno spettacolo!

Ma non dispero...magari un giorno entrerò in un team in Philips o simili a progettare una bella NMR....intanto torno ai pic ;-)

Ste

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PeSte

questi

per

esatto. ho potuto verificare poco fa che è così. Tu credi che sia complicato interfacciare un sistema led+fotodiodo all'ADC di un pic microchip? Se sì, perchè?

grazie per le risposte Paolo

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Paolo il papero

"Paolo il papero" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@usenet.libero.it...

[...]

bisogna probabilmente guadagnare di bestia con il minimo del rumore. Serviranno con tutta probabilità opamp da strumentazione (INA e OPA di Texas per citare qualcosa). La cosa è comunque fattibile.

Ho fatto per il vecchio lavoro un banco di misura con un amplificatore di corrente con transimpedenza da qualche centinaio di megaohm...sono lavoretti delicati, il layout è molto importante, le alimentazioni sono importanti...insomma, non è un lavoro da millefori ;-)

Ste

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PeSte

Per l'appunto sto lavorando ad un progetto simile per un cliente, (pulse wave velocity). Non è complicato se conosci un po' di elettronica di segnale, hai un po' di esperienza nell'interfacciamento con sensori e conosci, almeno in generale, l'architettura di un microcontrollore.

--
simone.bern
Mr. Heisemberg is not the only one who can affect a measurement by looking at it
(Robert A. Pease)

zsimonez.zbernz@zliberoz.it (Rimuovere i caratteri di zorro per rispondere via
mail)
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simone.bern

Il 05 Gen 2006, 15:57, "PeSte" ha scritto:

sì,

Texas

ok, dunque il problema si sposta sulla complessità della pcb e delle misure, giusto? rispetto ad un semplice circuito con stabilizzatore e max232, quanto ritieni sia più complesso il tutto? e quanto più caro? (ovviamente ti chiedo un parere, non pretendo che tu sappia dirmi cifre esatte!)

ciao Paolo

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paolo il papero

Il 05 Gen 2006, 16:02, "simone.bern" ha scritto:

complicato

sì,

wave velocity).

di esperienza nell'interfacciamento con sensori

dunque: la conoscenza tecnica per la realizzazione concreta non è tanto richiesta a me quanto ad altre parti. Io più che altro devo fare uno studio di fattibilità e di costi, vedendo

1) se il mio prototipo con pic12f675 via seriale può essere adatto al campionamento per questo tipo di sensori 2) in che misura la parte circuitale viene "sconvolta" da questo adattamento e quanto costano le eventuali aggiunte (il prototipo in partenza è molto economico, e il target è quello di lasciarlo economico).

So che è un obiettivo che segue "al rovescio" la normale logica di progettazione e di specifiche. Però forse qualcosa si può trarre.

qualsiasi suggerimento tu abbia è sempre ben accetto!

ciao e grazie Paolo

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Paolo il papero

"paolo il papero" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@usenet.libero.it...

[...]
è più complesso che fare un circuito con un max232, quanto più complesso... ...beh...dipende dalle conoscenze che si hanno...

non saprei paragonare uno stadio di condizionamento con un lineare e/o un max232...gli opamp da strumentazione costano parecchio (anche decine di euro). Fai un salto su Texas o Analog per vedere se trovi qualcosa, sul datasheet del sensore sono riportati alcuni parametri utili alla scelta del componente.

Se vuoi una stima a naso, di massima, lo stadio di condizionamento potrebbe costare (costo di produzione) finito...boh...una trentina di euro per mille pezzi...che dite?

Ricordo che il costo non è fatto soltanto dal materiale...la progettazione pesa!!!!

Ste

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PeSte

Poco tempo fa avevo chiesto a un collega bioingegnere, e mi aveva detto che fra le application notes della analog devices c'e` il progetto di un ossimetro. Poi non l'ho mai cercato e mi limito al relata refero.

Ciao

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

guardate questo se vi pu=F2 fare comodo

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spad83

e

Serve per misurare l'ossigenazione del sangue? E' fatto da una coppia di led, uno rosso e uno infrarosso, e una coppia di fototransistor, ma forse ne basta uno solo. Il led rosso deve avere una lungheza d'onda particolare, ma non e' un problema, si trovano facilmente. Il tutto funziona misurando i rapporti tra la trasmissivita' di un dito sulle due lunghezze d'onda e la loro variazione nel tempo, in relazione al battito cardiaco. L'hardware e' piuttosto semplice. Il grosso del lavoro viene fatto dal software, comunque niente di troppo complesso almeno come principio. Si trova facilmente la descrizione della procedura. Invece farne un prodotto commerciale richiede prove ed esperienza, per fronteggiare tutte le possibili situazioni e malfunzionamenti, la sonda messa male, un paziente in aritmia, ecc. ecc.

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Valeria Dal Monte

Da Soccorritori dico che i limiti conosciuti sono di solito:

Neon dell'ambulanza (o di dove si usa)che interferiscono con la lettura. Intossicazione da monossido di carbonio. Dita gelate.

Ci dovrebbe essere un progetto su Circuit Cellar, un pò di tempo fa era comparsa una domanda simile.

Cmq un pulsiossimetro (vedi Boscarol, Spencer o altre marche) vanno dai

250 ? ai 700 ?.

ciao coals

VdS Misericordia VdS C.R.I

:)

--


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coals

Il 05 Gen 2006, 17:51, "Valeria Dal Monte" ha scritto:

cosa

costosi

acquisizione

perfetto, sono ESATTAMENTE le informazioni che occorrono a me. Puoi darmi un link alla descrizione della procedura?

grazie! Paolo

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Paolo il papero

tu sei volontario in queste associazioni?

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ice

Ciao, sto realizzando una cosadel genere per la mia tesi di laurea, se hai un pò di pazienza e mi contatti in privato appena ho materile informatizzato te lo passo, molte cose sono di dominio publico e sul sito della TI trovi un pò di soluzioni già pronte cmq in generale si usano due led uno rosso visibile e uno infrarosso che si fanno pulsare ad intermittenza e un fotosensore che riceve la radiazione riflessa o trasmessa (nel caso delle dita) dai tessuti in base alla tensione di uscita del fotosensore rilevata tramite un rivelatore di picco magari di precisione e poi convertita si ha una informazione sulle pressioni parziali dei gas nelsangue, si usano due radiazioni per avere una informazione + dettagliata, ma per una soluzione casalinga l'infrarosso è sufficiente, se hai un mouse vecchio hai praticamente tutto l'hardware che tiserve, smonta il sensore di moto della pallina che in genere è infrarosso, mettici il dito in mezzo e se osservi il segnale di uscita con un oscilloscopio vderai proprio il segnale ossimetrico

  • rumore etc, in genere perà la sua formacrescente veloce e poi digradante con costante di tempo diversa è visibile chiaramente...

Spero di esserti stato di aiuto Dario "Paolo il papero" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@usenet.libero.it...

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Dario

E'.... se l'ho scritto evidentemente si! :)

Misericordia di Grotte S. Stefano (VT)

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(il sito è bruttino...)

CRI di Orte

coals

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coals

Sono tutti limiti intrinsechi dello strumento, nei casi da te citati tocca fare un'emogas...

Io ne ho costruito uno, con un led rosso (660nm) Kingbright l53src-e e un LD274 Siemens infrarosso. Dall'altra parte del dito due fototransistor SFH-300 (se non sbaglio). L'amplificazione era piuttosto semplice (OP-07), poi il resto lo faceva una scheda d'acquisizione e un VI realizzato in LabView, ma un normale microcontrollore potrebbe fare tutto "abbastanza" semplicemente.

Ovviamente non metterei il mio ossimetro fatto con un tubo di plastica al dito di qualcuno in rianimazione... Una nota per la realizzazione: o i led premono bene sul dito (e stanno fermi) o bisogna evitare che il dito muovendosi possa penetrare nei led stessi, quindi è meglio realizzare una struttura in plastica su cui possa appoggiarsi il dito.

Ciao. Flavio.

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Flavio

te lo chiesto per curiosità... è bello sapere che nel ng ci sono altri volontari :)

croce verde, emilia-romagna

-ice-

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ice

Flavio ha scritto:

cioè? non ho capito.

In effetti intendevo i problemi del pulsiossimetro come strumento. Per quanto riguarda la storia del CO è che in caso di intossicazione risulta saturazione 100% perchè quello si lega all'emoglobina 200 volte meglio che l'ossigeno (nel vero senso del numero).

ciao coals

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coals

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