Per SOMMERGIBILE

Ciao, sto cercando di capire il funzionamento di questo schema:=20

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Cosa c'=E8 collegato alla base del bc237? Se la base fosse flottante non =

mi spiego come possa accendersi il bjt e quindi funzionare l'intero=20 circuito.

Grazie fin d'ora per le eventuali delucidazioni!

Francesco

--=20 Per rispondermi in privato togliere le prime due cifre dal numero!

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Francesco
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Il BC237 =E8 polarizzato inversamente ed al raggiungere di una certa tensione Vec scivola in breakdown. Tramite l'RC, questa condizione si ripete ciclicamente generando l'oscillazione. Il circuito pu=F2 funzionare solo dopo una certa tensione e sostituendo il transistor non =E8 detto che funzioni. Certo che lasciare la base aperta non =E8 mai una bella cosa, andrebbe chiusa con una resistenza o quantomeno un condensatore, tanto per non sfidare l'elettrostatica e non far cambiare il punto di lavoro. Ho visto pi=F9 frequentemente usare queste configurazioni con la giunzione base-emettitore lasciando aperto il collettore (estremamente meno influente).

Piccio.

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Piccio

Piccio ha scritto:

E non e' detto neanche che funzioni con qualunque esemplare di BC237, in quanto sfrutta caratteristiche del transitor che non sono definite con precisione. In pratica quello schema e' una specie di curiosita' che serve solo a confondere le idee a un principiante.

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Dimonio Caron

"Francesco"

Cosa c'è collegato alla base del bc237? Se la base fosse flottante non mi spiego come possa accendersi il bjt e quindi funzionare l'intero circuito.

Ti ha già risposto esaurientemente chi mi ha preceduto. Vero che non funziona con tutti i transistor, però, se come me hai un cassettino con dentro qualche centinaio di esemplari di recupero (e non é detto che debba essere per forza un BC237), troverai certamente quello che fa al caso tuo.

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SOMMERGIBILE

Anzi, ho sperimentato un po' con il caricabatterie per alcaline qui sotto e devo dire che funziona con tutti i transistor che possiedono la stessa sigla e hanno pure caratteristiche quasi identiche.

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mandi

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cabernet berto

"cabernet berto"

Anzi, ho sperimentato un po' con il caricabatterie per alcaline qui sotto e devo dire che funziona con tutti i transistor che possiedono la stessa sigla e hanno pure caratteristiche quasi identiche.

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Ma dimmi un pò, come carica-alcaline funziona? perché io ho sperimentato solo caricatori che ad un certo punto facevano sputare elettrolito agli elementi. Come durata della carica come ti sei comportato? Il reostato da 47 ohm con che criterio va regolato?

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SOMMERGIBILE

"cabernet berto"

Anzi, ho sperimentato un po' con il caricabatterie per alcaline qui sotto e devo dire che funziona con tutti i transistor che possiedono la stessa sigla e hanno pure caratteristiche quasi identiche.

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Ho inviato un messaggio ma mi pare che non sia arrivato al server, per cui ripeto: non ti é successo di avere perdite di elettrolito dalle pile alcaline sottoposte a ricarica? Io purtroppo si....

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SOMMERGIBILE

"cabernet berto"

Anzi, ho sperimentato un po' con il caricabatterie per alcaline qui sotto e devo dire che funziona con tutti i transistor che possiedono la stessa sigla e hanno pure caratteristiche quasi identiche.

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Scusate se ho cambiato nick, ma stranamente vedo che i miei messaggi non appaiono più... Forse ho fatto il cattivo???!!! Per cabernet: con il caricabatterie di cui sopra, non hai mai avuto perdite di liquido dagli elementi? Nei caricatori da me sperimentati purtroppo si. Forse dipende anche dal ripo di pila.

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"cabernet berto"

Anzi, ho sperimentato un po' con il caricabatterie per alcaline qui sotto e devo dire che funziona con tutti i transistor che possiedono la stessa sigla e hanno pure caratteristiche quasi identiche.

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Passo? Se si, caro cabernet, dimmi, ma le tue pile alcaliner sottoposte a ricarica, non perdono mai il liquido?

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SOMMERGIBILE

"cabernet berto"

Anzi, ho sperimentato un po' con il caricabatterie per alcaline qui sotto e devo dire che funziona con tutti i transistor che possiedono la stessa sigla e hanno pure caratteristiche quasi identiche.

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Ma ricaricando le alcaline, non ti succede mai che si verifichino perdite di liquido?

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SOMMERGIBILE

"cabernet berto"

Anzi, ho sperimentato un po' con il caricabatterie per alcaline qui sotto e devo dire che funziona con tutti i transistor che possiedono la stessa sigla e hanno pure caratteristiche quasi identiche.

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Ma ricaricando le alcaline, non ti succede mai che si verifichino perdite di liquido?

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Pyrypikkio

"Pyrypikkio"

Scusate, sto tentando di passare per il server aioe in attesa che il suo gestove voglia cortesemente spiegarmi qual'é la causa del problema, AIOE, dove sei?

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SOMMERGIBILE

"SOMMERGIBILE"

Messaggio inviato via news.tiscali.it

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SOMMERGIBILE

Dipende dalla marca della pila e, se non sbaglio, dal fatto che bisognerebbe dargli una ricaricata quando non sono ancora scariche.

Il reostato serve per fare circolare piu' o meno corrente nello zener

+led, in questo modo la tensione ai loro capi rispettivamente aumenta o diminuisce in quanto per innescare l'oscillazione ci vuole una tensione precisa. Se vuoi ho fatto un articolino di un mio caricatore su grix.it.

Ti incollo delle mie spiegazioni di un vecchio post.

Non riescono a fornire tutta la corrente come da nuove, ma per gli orologi e telecomandi vari (dove servono basse correnti) vanno bene. Se pensi di utilizzarle in una torcia, non ti dureranno piu' di 1/10 delle pile nuove. Il circuito va' un po' adattato, ad esempio se si usa il bc337-40 i led devono essere rossi, altrimenti non si ferma mai il lampeggio, se non oscilla rimettere i gialli (probabilmente lo zener e' ai limiti della tolleranza), se ai capi dello zener ci sono 7,2V i led devono essere rossi, se ci sono 6,9V i led devono essere gialli. Praticamente il totale della tensione led + tensione zener deve essere

8,90V, devi quindi misurare la tensione dello zener e adattare un led di colore adatto per raggiungere questa tensione. Dopo la taratura la pila ricaricata deve essere circa 1,600V circa (come da nuova), va bene anche 1,590 - 1,610V. La tensione del trasformatore non e' molto importante, basta non esagerare il piu' o in meno. Quando le inserisci in un utilizzatore consiglio di posizionare sul fondo del portapile (o avvolgere la pila fermandolo con il nastro adesivo) un pezzo di carta assorbente da cucina (scottex) che sia un po' piu lungo della pila, le pile infatti a seconda della marca, dopo un po' di ricariche iniziano a perdere l'elettrolita, che se non viene assorbito dalla carta, ti corrode i terminali del portapila e/o si infiltra fino al circuito a corrodere/sporcare il circuito interno con vari malfunzionamenti. La carta assorbe queste piccole perdite che si seccano, la pila continua comunque a funzionare, e quando te ne accorgi la scarti (io la tengo fino a che non e' scarica o fino a che perde poco). E' inoltre consigliabile ricaricarle prima che si scarichino del tutto, anche se ne ho caricate 3-4 del telecomando che erano arrivate a 0,2V!!!! A parte queste controindicazioni, funziona:-D

mandi

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cabernet berto

"cabernet berto"

Si, posta il link, grazie.

orologi e telecomandi vari ...

[Cut]

Insomma, mi pare proprio che il gioco non valga la candela. Anni fa erano uscite sul mercato delle alcaline ricaricabili, delle quali non ricordo il nome. Mi pare che le distribuisse la RMS e sparirono nell'arco di uno-due anni, proprio a causa delle perdite di liquido. Che ne dici di questo circuitino sostitutivo dell'insieme zener-led?

[FIDOCAD] MC 35 30 1 0 080 MC 35 45 1 0 100 MC 40 50 0 0 280 LI 35 25 55 25 LI 55 25 55 40 LI 35 25 35 30 LI 35 40 35 45 MC 55 60 1 0 220 LI 35 55 35 75 MC 35 75 0 0 045 MC 55 75 0 0 045 MC 45 25 3 0 074

Se poi si commutano quattro trimmer si potrebbe utilizzare il caricapile per 1, 2, 3 o 4 elementi posti in serie.

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SOMMERGIBILE

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Ci vuole pero' il livello 1 (devi iscriverti), casomai se mi dai una mail ti invio copia della pagina.

Io lo uso.

Da provare:-)

Si potrebbe anche usare un lm317 per caricare il C.

mandi

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cabernet berto

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