MOTORI ELETTRICI

I MOTORI A SCOPPIO INQUINANO

E LA BENZINA COSTERA SEMPRE DI PIU

PERCHE APRILIA NON PASSA AI SCOOTER E MOTO ELETTRICHE ???

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Peko
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"Peko" ha scritto nel messaggio news:E3aPc.64170$ snipped-for-privacy@news3.tin.it...

moto la maggioranza della popolazione? E quando poi ci saranno da smaltire le batterie esauste, come la mettiamo? Le lasciamo accanto ai cassonetti come si fa ora con le abtterie delle macchine?

P/S: AGLI SCOOTER P/P/S: scrivi in minuscolo percho qua nessuno è sordo

ciao vitosoft&matisse&packy

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<vitosoft1

Il 20:25, domenica 1 agosto 2004 senza pensare alle terribili conseguenze snipped-for-privacy@virgilio.it disse:

Oltretutto non sara' affatto facile convincere la gente. Tieni presente che oggi le caratteristiche che interessano di piu' in un auto e/o moto sono i

-cavalli- e la -massima velocita' raggiungibile-. Per cui la maggioranza dira': Io mi compro la BMW 6000 V12 da 860 cv, che raggiunge i 422 Km/h (anche se in italia la massima velocita' ammessa e' 130 Km/h) e chi se ne frega dell'aria inquinata e dei fottutissimi uccellini e pesciolini che muoiono. Ovviamente la BMW ha anche un capiente bagagliaio per metterci i cartelli di quando si va a fare le manifestazioni ecologiche! :)

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~~~~Slaine Mc Roth~~~~
**Linux User# 312607**
Tutte le cose che sono veramente grandi, a prima vista sembrano impossibili.
                (Friedrich Nietzsche)
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Slaine Mc Roth

Allo stato attuale la moto ti costerebbe una cazzata, batterie escluse. Mettendoci le batterie la moto costerebbe più di una stradale! L'autonomia fa cagare e di conseguenza non si può spingere con la potenza. Nel momento in cui esisteranno batterie sufficientemente capienti, i motori a combustione interna saranno finiti. Un motore elettrico lo puoi fare di qualunque potenza sempre con la stessa tecnica, ha rendimenti inimmaginabili per un motore a combustione interna e, nel caso di un motore in continua, hai una caratteristica coppia/rpm che è l'ideale: coppia massima già da fermo. Penso però che parlando di motori che si aggirano sui 100 KW ci si orienterebbe sugli asincroni, che hanno una caratteristica coppia/rpm molto simile ad un motore a benzina. Probabilmente studiando bene il raffreddamento ed i materiali (ferriti come quelle dei trasformatori per alimentatori switching) c'è modo di infilare un asincrono da 100 KW nella scocca di una moto. Probabilmente con la chimica non si andrà molto distanti con l'energia immagazzinabile... sentivo parlare bene invece di sistemi basati su un circuito LC risonante con induttanza a superconduttore Perché questi bipoli accumulano energia. Se si troveranno superconduttori in grado di mantenere le loro caratteristiche a temperature altissime, tipo la temperatura ambiente. Ciao!!!

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<andreafrigo

Dove l'hai trovata questa notizia? IMHO un circuito LC risonante immagazzina in modo dinamico ciò che il solo condensatore o la sola induttanza immagazzinano in modo statico. Quale sarebbe il vantaggio? Forse la facilità di aggiungere e togliere energia al gruppo LC con accoppiamento eletromagnetico? Se hai link sarebbero graditi. Grazie.

Ciao.

lucky

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lucky

Si trova si trova...

Non è tanto l'immagazinamento, almeno per l'effetto che sto studiando io, ma la spinta che in determinate condizioni un circuito risonante può darti. E' un effetto poco conosciuto, ma ti assicuro che funziona alla grande. Per ora funziona su 40-50 KV, ma ho probabilmente trovato un modo per avere la stessa spinta a tensioni molto basse. Devo solo trovare la legge sperimentale che mi consente di trovarne la dipendenza con la corrente.

Ciauz

Artemis

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Artemis

Ho intravisto nel post di andreafrigo un possibile utilizzo di un circuito LC classico, come lo conoscono tutti, una volta data per scontata la fattibilità della superconduttività. Di quello mi piacerebbe avere delle informazioni. Per quello che dici tu, se non ti decidi a dare spiegazioni tecniche, non so cosa pensare.

Ciao.

lucky

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lucky

Innanzitutto chiariamo che parlavo di un circuito LC parallelo. Caricando un condensatore e poi attaccandolo ad una induttanza ideale in un circuito chiuso, il circuito comincia a risuonare e va avanti così all'infinito. L'energia del condensatore passa all'induttanza e viceversa, per cui il bipolo isolato dal resto del mondo immagazzina energia. Poi questa può essere prelevata dal condensatore sotto forma elettrica ed utilizzata come si utilizza la comune tensione di rete, alternata anch'essa. La stessa cosa è ottenibile mettendo l'induttanza ideale attaccata al condensatore scarico e poi provocando una variazione di flusso nell'induttanza. Il bipolo assorbirebbe l'energia magnetica e la conserverebbe oscillando. Da quel che mi ricordo il condensatore non serve enorme perché tanto l'energia immagazzinata dipende dal bipolo e non dal singolo elemento. Scegliendo il condensatore si sceglie la frequenza di risonanza che sarà 1/radice(LC). Ai tempi delle superiori il mio prof. di elettrotecnica paventava questa possibilità per sostituire le batterie.

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<andreafrigo

Non è che parli di circuiti LC serie in risonanza? In cui ai capi del bipolo complessivo hai tensione nulla, il bipolo corrisponde ad un cortocircuito, ma ai capi dei singoli elementi ottieni tensioni molto elevate e dipendenti dal coefficiente di smorzamento del circuito, che a sua volta dipende dalla resistenza di avvolgimento dell'induttanza?

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<andreafrigo

Diciamo che un circuito LC ideale isolato dal resto del mondo _conserva_ l'energia. Quando non è più isolato la può ricevere o cedere.

Dal condensatore la vedo un po' difficile. Sarebbe più facile dall'induttanza per accoppiamento induttivo. Per questo ti chiedevo se avevi trovato qualcosa che mettesse assieme superconduttività, potenze rilevanti, e accoppiamenti con il mondo 'caldo'.

Questo si avvicina a quello che pensavo tu avessi trovato.

Quella è la pulsazione di risonanza. Per avere la frequenza devi ancora dividere per 2*pigreco.

Sì, è una vecchia ipotesi, ma praticamente ancora inefficiente. Pensavo ci fosse qualcosa di nuovo in merito. Peccato.

Ciao.

lucky

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lucky

Perché?

No, perché se metti un'altra induttanza vicino, la tensione viene impressa, ma si vengono a creare correnti parassite di Focault nella prima ed ecco svanito il sogno dell'infinito palleggiamento di energia tra L e C, perché il campo magnetico del secondo induttore, si oppone al primo e ferma le cariche.

Se ti interessano progetti di estrazione di energia apparentemente dal nulla, vai qui:

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penso che voi due sappiate cos'è il meg vero? Motionless Electromagnetic Generator, costruito e brevettato da Bearden, che dato un impulso in ingresso, il circuito continua ad autoalimentarsi alimentando anche una lampadina. Qui non sono riusciti a riprodurre il progetto, ma in america l'aggeggio è brevettato e funzionante ed entro quest'anno (o l'altro, non ricordo) venderanno questi generatori (in America). Il brevetto esiste già da un paio d'anni. Ovviamente per costruirlo servono molti soldi, circa 800 euro, perché i materiali utilizzati come il nucleo ferrocristallino, costa circa 300 euro (ha la capacità di intrappolare il 99% del campo magnetico).

Se cerchi qualcosa c'è.

Ciao

Artemis

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Artemis

Scusate il mio rincoglionimento: esistono sistemi di immagazzinamento di energia elettrica basati su superconduttori, ma non fanno uso di un circuito risonante. Usano solo la bobina e quando vogliono conservare l'energia la chiudono su se stessa. Quando vogliono spillare corrente commutano la bobina su un banco di condensatori... un po' come un convertitore switching. Questa commutazione attualmente la fanno con interruttori allo stato solido... penso una coppia di IGBT. In pratica attualmente usano questo sistema solo on-line come ups e si chiamano SMES (Superconducting Magnetic Energy Storage). Però se la tecnologia avanzasse e si ottenessero superconduttori a temperatura ambiente si otterrebbero MWh nel bagagliaio delle nostre auto!!! Resterebbe il problema della dissipazione sul dispositivo di switch... ma penso che basterebbe un MOS estremamente sovradimensionato (difficile parlando di KA) per ottenere resistenze in conduzione dell'ordine dei milliohm o anche meno... ma alla fine qualunque batteria è affetta da autoscarica! Dico che basterebbe un mos sovradimensionato perché ce ne vorrebbero 3, ma due potrebbero essere dimensionati un po' più giusti. Ne servirebbe uno per chiudere il magnete su se stesso (sovradimensionato), uno per collegare il magnete al banco di condensatori per spillare energia e uno per fare rifornimento e collegare quindi il magnete al distributore. Anzi gli altri 2 potrebbero essere IGBT, che costano un po' meno. Si dovrebbe commutare tra i primi due transistor durante il funzionamento normale per spillare e richiudere il magnete, un po' come in un buck in cui il magnete fa le veci di generatore e il secondo transisor fa le veci del diodo di ricircolo.

Eccovi l'agognato link.

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Leggetevi l'introduzione in alto della pagina. La fonte è attendibile perché come potete vedere il link fa riferimento all'università di bologna.

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<andreafrigo

Ottimo link. Ma niente entusiasmo... Lo SMES di cui si parla è un sistema da 200KJ, equivalenti a 55Wh (1KJ =

0.278Wh)!!! Tutto quel complesso per accumulare la stessa energia di una comune batteria (es. 12V @ 5Ah => 60Wh). Perché non usano una batteria? Perché lo SMES può 'giocare' 75KW, ossia può liberare o ricevere tutta l'energia accumulata in 55/75000=0.00073 ore, quindi 2.64 secondi. Impensabili per una batteria. Infatti gli usi previsti sono

- compensazione della potenza reattiva;

- compensazione delle armoniche di corrente generate da carichi non lineari;

- compensazione di flicker generati da carichi pulsanti;

- funzionamento da UPS (Uninterruptable Power Supply) per brevi interruzioni dell?alimentazione. Tutta roba che richiede intensi ma brevi trasferimenti di energia. Insomma lo SMES non sembra adatto a portarci a spasso!

Ciao.

lucky

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lucky

Se noti quei dati riguardano il progetto dell'università di bologna di realizzare un microsmes, cioè una versione molto più piccola di quelle attualmente in uso. Comunque quel che mi interessava è il principio di funzionamento. Ovvio che per poterlo applicare al settore automotive occorreranno dimensionamenti diversi e materiali diversi.

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andreafrigo

Se parliamo di un circuito LC è impossibile un collegamento elettrico al solo condensatore o al solo induttore. Sia che ti colleghi in serie, sia che ti colleghi in parallelo, ti colleghi ad ambedue i componenti. Con l'induttore puoi realizzare un accoppiamento elettromagnetico immergendo nel suo campo magnetico un'altro induttore. Niente di nuovo, funzionano così i comuni trasformatori. Non esiste invece un metodo pratico per fare qualcosa di analogo con il campo elettrico del condensatore.

Ciao.

lucky

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lucky

Beh, sarà micro, ma ha un avvolgimento con diametro di quasi un metro!

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"Outer radius - Coil B - 0.405m" Con tutto quello che gli và intorno immagino occupi una stanza, per l'equivalente energetico di una batteria da 12V 5Ah!

Hai notizia di realizzazioni più importanti o più pratiche?

Hai certamente fatto un buon lavoro a trovare quella descrizione. Il sistema è sicuramente interessante e potrebbe anche trovare applicazioni concrete, infatti non l'ho disprezzato, ho solo detto "Ma niente entusiasmo..." . Come accennato nel mio precedente post, il sistema attualmente sembra più adatto a dare/ricevere grandi potenza in breve tempo che non ad accumulare/restituire grande energia in tempi lunghi.

Ciao.

lucky

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lucky

ha scritto nel messaggio news:QEqPc.26694$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

con 2 soli elementi che differenza c'è tra collegamento in serie e in parallelo ?

o--------o | | | C| --- C| --- C| | | | | o--------o

ciao

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sergio

Manca il generatore di tensione/corrente nell'immagine che hai disegnato.

Ciao

Artemis

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Artemis

ha scritto:

Un condensatore ideale caricato e lasciato coi morsetti aperti rimane carico, e la tensione misurata ai suoi capi rimane costante.

Domanda: un'induttanza ideale nella quale si fa scorrere corrente e improvvisamente si interrompe la sorgente (cioe' si corto circuita), rimane "carica di corrente", e quindi la corrente che vi scorre continua a circolare su se stessa all'infinito?

-- Per rispondermi via email sostituisci il risultato dell'operazione (in lettere) dall'indirizzo

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Fabio G.

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