Moltiplicatore o divisore di frequenza

cambio visto che i segnali non sono compatibili. Presumo che la cosa

auto vecchia senza tante sofisticazioni elettroniche, senza abs e menate varie....), supponiamo che manda 1000 impulsi al secondo a 100

100. Bene, supponiamo che il nuovo cambio a 100 orari mandi 700 impulsi al secondo e noi vogliamo che invece che ne arrivino 1000 al quadro strumenti, quindi mi servirebbe un circuito che aumenti (o diminuisca... A seconda di come lavora) la frequenza variabile di un segnale di questo tipo (presumo sia un'onda quadra.... Qualcuno ha esperienze in merito???). Tararlo, con l'ausilio di un gps dovrebbe essere facile.

mettere il quadro dell'auto che ha donato il cambio sull'altra....

Idee??? Grazie!!

Reply to
Borto - www.borto.net
Loading thread data ...

Il 05/12/2015 13.50, Borto -

formatting link
ha scritto:

PLL

Il concetto generale per trasformare una frequenza in un'altra, proporzionale alla precedente ma moltiplicata o divisa a piacere, e' il circuito detto PLL = Phase Locked Loop

Ti agganci alla prima frequenza e ne generi un'altra di frequenza diversa, sincronizzandosi in base alla fase.

--
Per un giacobinismo in salsa padana
Reply to
Giacobino da Tradate

Borto -

formatting link
ha scritto:

Si, ma hai isolato questo segnale?

O sono solo ipotesi, devi sapere che segnale hai e che segnale devi trasferire (almeno ampiezza e periodo anche se variabili) altrimenti il circuito te lo fa solo Nostradamus...

Reply to
El_Ciula

Il giorno sabato 5 dicembre 2015 12:50:11 UTC, Borto -

formatting link
ha scr itto:

...

piccoli:

rcheggiato.

2) il PLL nei confronti del contachilometri sarebbe preciso solo durante la

La soluzione corretta imporrebbe l'uso di un microcontrollore in grado di f ungere da PLL ed in grado di contare precisamente gli impulsi per generarne

Piccio.

Reply to
Piccio

Il giorno sabato 5 dicembre 2015 13:50:11 UTC+1, Borto -

formatting link
ha scritto:

Ecco, intanto scopri se bisogna aumentare o diminuire...

Verifica se i sensori sono compatibili collegali e vedi cosa segna lo strumento. E se inviassero lo stesso numero di impulsi che facciamo, l'UCAS?

mandi

Reply to
zio bapu

Secondo me in questo caso conviene contare nel dominio del tempo invece che della frequenza: quanti micro/millisecondi fra un impulso e l'altro e non quanti impulsi in un secondo. Poi si moltiplica o divide per per X, si infila il risultato in un timer/contatore e si generano gli impulsi di uscita.

Reply to
asdf

zio bapu ha pensato forte :

appena torna l'auto....

eh, magari...!!! Comunque tentar non nuoce...

Reply to
Borto - www.borto.net

El_Ciula ha spiegato il 05/12/2015 :

Credo (credo) che funzionino tutti in maniera standard. Dal cambio mandano impulsi... in maniera abbastanza semplice. Poi l'auto sottomano ora nonc e l'ho... Stan montando tutto e son sorti non pochi problemi... Era per portarsi avanti un attimo con i lavori

Reply to
Borto - www.borto.net

Il giorno domenica 6 dicembre 2015 16:58:33 UTC, Borto -

formatting link
ha s critto:

Non mi immolerei ma credo che tale sensore (Hall. reed, magnetico) non poss a essere installato che all'uscita del cambio, solidale col differenziale p er cui non ha importanza il tipo di cambio ma il numero di giri dell'albero che va alle ruote.

Piccio.

Reply to
Piccio

Saaalve,

ssa essere installato che all'uscita del cambio, solidale col differenziale per cui non ha importanza il tipo di cambio ma il numero di giri dell'albe ro che va alle ruote. La velocita' letta dal tachimetro proviene dall'albero di uscita del cambio o in alcune auto da una ruota. Lo sviluppo di una ruota (omologata come da libretto) vale in media 2 m, fu oristrada esclusi, quindi grossolanamente dopo 500 giri-ruota hai percorso

1 Km. Sapere di che vettura si tratta aiuterebbe, magari anche una foto del tachi metro. Il segnale sara' quasi sicuramente un'onda quadra da 5 Vpp o in vecchie vet ture 8 Vpp.

Se monta ruote omologate. Salutoni

Reply to
bruno

snipped-for-privacy@antoniani.it ci ha detto :

pensava di lasciare il tachimetro originale (inteso come quadrante e lancetta) e di togliere la parte meccanica posterire e mettere quella "digitale" di una Golf III serie. Qua ci sarebbe da capire se le il sensore nel cambio dell'audi si interfaccia correttamente con il tachimetro della golf III... Se si, tanto di meglio, se no, resta il problema del primo post...

Si, le ruote rimangono quelle...

Reply to
Borto - www.borto.net

"Piccio" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@googlegroups.com...

bel ragionamento, ma ha un errore di fondo, abbastanza grosso. il sensore non e' attivato da una camma sola, cioe' non legge un solo impulso per giro. il sensore in genere legge una ruota dentata, che nel nuovo cambio non e' detto che abbia lo stesso numero di denti del vecchio.

Reply to
alfio

microcontrollore. Misuri la frequenza f degli impulsi in ingresso e generi un segnale di uscita con frequenza f*k.

tipologia di segnale che arriva al cruscotto. Di solito sugli alberi si

niente in mezzo ti ritroveresti in ingresso un segnale da pochi volt fino a

centralina di iniezione ed esca replicato sotto forma di segnale "pulito".

--
Fletto i muscoli e sono nel vuoto.
Reply to
dalai lamah

dalai lamah ha detto questo domenica :

direttamente dentro il cruscotto il segnale (erano i primi quadri digitali...). Non so che segnale fosse.

Reply to
Borto - www.borto.net

Secondo wikipedia quell'auto era ancora a iniezione meccanica, quindi non aveva la centralina elettronica. Per cui ci sta che ci fosse un sensore messo unicamente per indicare la posizione del cambio sul cruscotto, e che quindi andasse direttamente al cruscotto.

presi sull'albero a camme e sull'albero motore e ovviamente sono usati dalla centralina per sincronizzare gli iniettori e/o le candele. E' una

siano semplicemente "sdoppiati" e mandati direttamente al cruscotto...

--
Fletto i muscoli e sono nel vuoto.
Reply to
dalai lamah

dalai lamah ha spiegato il 07/12/2015 :

esatto!

servirebbe qualcosa che capisca in che marcia sei e faci aquindi

del cruscotto.... il cambio dell'audi s3 ha comunque un sensore che credo serva per la

accrocchio da tarare che con quel segnale fa girare un motorino al quale andrebbe collegata la corda del vecchio tachimetro... Poi boh, si probabile che come dici tu al tachimetro di quell'audi s3 arrivasse un segnale dalla centralina motore che si serviva ANCHE degli impulsi che arrivano dal cambio...

Reply to
Borto - www.borto.net

Sul cruscotto della "nuova"panda, che ormai ha parecchi anni, arriva il CAN BUS

--


----Android NewsGroup Reader---- 
http://usenet.sinaapp.com/
Reply to
LAB

Se il tachimetro originale Audi S3 del 2000 era meccanico, cosa probabile, non c'e' alcun sensore sul cambio, ma semplicemwnte la "presa di moto", che non e' altro che un perno con foro quadro, fatto girare dall'albero di usc ita del cambio (quello che va al differenziale), in cui e' infilata la tras missione flessibile che porta il movimento con accoppiamento meccanico al c ontachilometri e con accoppiamento magnetico al tachimetro. In quel cambio non c'e' alcun generatore di segnali o captatore o Hall effe ct di tipo elettronico, ne' c'e' posto per mettercelo. Si dovrebbe utilizzarne uno esterno con molti problemi di adattamento mecca nico ed elettrico. Meglio cercare la trasmissione flessibile adatta presso un riparatore di st rumenti auto, ce ne sono ancora in giro per l'Italia. Questi di solito sono in grado di sostituire la colonnina (fatta in 2 pezzi "combinabili") che pilota i tamburi del contachilometri, per avere le perc orrenze corrette.

Direi che non ci siamo proprio.

Per tua fortuna il contagiri non dovrebbe avere difficolta'. Salutoni

Reply to
bruno

Dopo dura riflessione, snipped-for-privacy@antoniani.it ha scritto :

nonono... mi son espresso male... o hai capito male... la macchina "originale" monta un tachimetro a corda con tutto il sistema che

cosa sia e cosa genera

Reply to
Borto - www.borto.net

Ahhh, adesso e' piu' chiaro, ma servono foto del cambio o informazioni su c osa c'e' (o cosa manca!) per generare gli impulsi, poi si potra' capire se. .. Salutoni

Reply to
bruno

ElectronDepot website is not affiliated with any of the manufacturers or service providers discussed here. All logos and trade names are the property of their respective owners.