Misura resistenze inferiore ad 1 ohm

Il giorno Mon, 05 Jan 2004 17:01:52 GMT, "Stefano" ha scritto:

Se non definisci il punto di contatto non puoi quantificare la resistenza di contatto. Un resistore comune (non a 4 morsetti) ha semplicemente due reofori, quindi la resistenza varia al variare della posizione dei punti di contatto sui reofori, a parità di altre condizioni.

Luigi ____________________________________________________________

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Reply to
Luigi C.
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"Stefano" ha scritto nel messaggio news:UNgKb.227824

E' vero, ma pensavo che quella la si compensa mettendoli in corto e azzerando.

ciao

Reply to
P. Bianchi

"Luigi C." ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

di

reofori,

contatto sui

Se non hai seguito il thread fin dall'inizio guardandoti gli "schizzi" con fidocad ti sei perso qualcosa. E' stato spiegato chiaramente il motivo e come ci si deve comportare.

Reply to
Stefano

"P. Bianchi" ha scritto nel messaggio news:btciqs$5lenh$ snipped-for-privacy@ID-163647.news.uni-berlin.de...

Come?

Reply to
Stefano

cui valori sono inferiori ad 1 ohm ?

Ciao Franco Da solito minimalista, farei un generatorino a corrente costante (100 mA ;si fa con uno zener,due R e un transistor)e col solito tester digitale (200 mV Fs) misurerei la caduta (secca) sulla R percorsa da quella corrente. Per l'amico: (Per un ohm misuri 100 mV !! e la potenza dissipata, con R cosi' basse,e' sempre troppo poca per avere problemi di temperatura) Il generatorino si fa con uno zener due R e un transistor!!)

Questo perche' ho visto troppi tester fusi da chi fa misure di corrente ..allegranmente !!!!

Ciao Giorgio P.S. Tutte le volte che parli di misure a 4 fili ...scateni le proteste del popolo !!!!!! Quasi come il mio biled con R in parallelo, per vedere se il telefono e' collegato !!!!!

Reply to
Giorgio Montaguti

"Stefano" ha scritto nel messaggio news:KzlKb.228840

1) ho sbagliato, rispondendo pensavo ai vecchi tester analogici in cui la funzione ohm richiedeva sempre azzeramento preliminare (per compensare il calo della pila) e al fatto che in un milliohmetro dedicato ci sara' senz'altro un azzeramento di qualche tipo, per compensare la resistenza di diversi cavetti e puntali. Non era una risposta immediatamente pertinente alla tua obiezione e allo schema postato. 2) non avevo seguito a fondo le tue obiezioni nel thread, dato che la domanda iniziale era senza condizioni (misurare res basse) e la risposta di franco chiara a prima lettura. Ho poi guardato i circuiti fidocad e non ho capito la tua obiezione, il tuo circuito e quello di carlo (pallini a parte) sono topologicamente identici. Il tuo magari e' piu' chiaro. 3) nello schema indicato "la caduta di tensione sui conduttori che collegano gli strumenti" (interpreto: il voltmetro, dato che l'amperometro e' in serie) a me sembra trascurabile, dato che la resistenza d'ingresso del voltmetro messo in parallelo alla resistenza incognita e' altissima rispetto alla resistenza da misurare, quindi che i cavo sia 1 o 100 milliohm per lui non fa differenza.

Sull'influenza dei vari conduttori di alimentatore, ohmetro ecc. certamente essi sono non nulli, ma essendo tutti in serie la corrente che vi scorre e' sempre quella. Mentre invece la tensione letta sul voltmetro cambia (di poco) a seconda di dove tocchi col puntale, vicino o lontano dalla resistenza. Se il terminale e' smerigliato e il contatto buono, la resistenza da terminale dovrebbe essere comunque trascurabile rispetto a quella propria del film resistivo.

Interrompo perche' io sono un empirico kittarolo, mentre tu mi sembri piu' attento alle discussioni teoriche.

ciao

Reply to
P. Bianchi

"P. Bianchi" ha scritto nel messaggio news:btgs7u$72utn$ snipped-for-privacy@ID-163647.news.uni-berlin.de... [CUT]

collegano

rispetto

lui

Infatti è per questo che si usa la misura a 4 morsetti, proprio per evitare di misurare anche la tensione presente sulle resistenze di contatto che collegano il resistore al circuito di alimentazione.

certamente

e'

Il "trucco" è anche questo.

Infatti è così, visto che la corrente che attraversa il voltmetro, data la sua altissima impedenza, è molto bassa e quindi la caduta di tensione sui contatti fra terminali del voltmetro e reofori del resistore è trascurabile (ovviamente questo se l'ordine di grandezza della resistenza da misurare non è quello delle resistenze dei cavi, ma è molto più grande)

Ciao.

Stefano

Reply to
Stefano

"Giorgio Montaguti" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@news.tin.it... [CUT]

A dire il vero mi sembra uno dei thread più chiari e definitivi e tutt'altro che pieni di proteste.

Ciao.

Stefano

Reply to
Stefano

Bisogna pero` tararlo perche' gli zener sono tutti tranne che precisi. Per complicare un pochino meglio un voltage reference al posto dello zenre, un transistore (o un mos) e un operazionale per togliere le variazioni di parametri del transistor.

Non ricordavo altre proteste :-). E non ricordavo neanche di aver gia` parlato di misure a 4 fili.

Ciao

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Reply to
Franco

Ciao Franco Anche questo messaggio che io ho scritto e tu hai letto , io non lo vedo !!! Mi succede ogni tanto e ho il sospetto che succeda quando sono replay a messaggi nati da @hotmail !!! Puo' darsi ????

Il circuitino e' certamente raffinabile, ma una misura di corrente basta per tarare tutto, ed eventualmente toccare la R di emitter per avere 100 mA sicuri. E misure con precisioni migliori del 5% sono esagerate per un hobbista. Sono sempre il solito minimalista !!!

Di misure a 4 fili ne hai parlato diverse volte, e quasi sempre hai avuto anche la pazienza di spiegare cosa significa !!! Ciao Giorgio

Reply to
Giorgio Montaguti

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