media matematica, differenze

ciao!

supponiamo di avere un buffer da k elementi, riempito con campioni ad inter valli di tempo (t) regolari;

metodo1: ogni volta che il buffer è pieno viene calcolata la media e memorizzata i n una variabile globale (v_avr); in questo modo occorre attendere un tempo pari a k*t per avere un refresh d i a_avr

metodo2: si riempie il buffer la prima volta, poi si inseriscono i nuovi campioni al la fine del buffer dopo aver eliminato il più vecchio e spostato tutti gl i altri elementi (aggiornando v_avr per ogni nuovo campione, ovviamente)

al di la dell'implementazione, che differenze pratiche ci sono fra i 2 meto di? è corretto dire che il primo è discreto e il secondo continuo?

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ice
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ovviamente sono entrambi discreti, dal momento che sono calcolati ad intervalli discreti su insiemi discreti :)

A parte questo, la prima è una media su campioni distinti, che non si "ricordano" l'uno dell'altro, mentre la seconda è quella che si chiama

"media mobile" ed incorpora una forma di "smoothing": la variazione tra la media di un blocco e quella del successivo è suddivisa in tanti step quant'è la lunghezza del blocco e viene quindi percorsa in maniera graduale.

Dal punto di vista del contenuto informativo, bisognerebbe sapere la natura e lo spettro dei dati esaminati, comunque in linea di massima una

media mobile ha un effetto simile a quello di una integrazione nel tempo

(come dire un filtro passa basso).

Ciao.

--
73 es 51 de i3hev, op. mario 

Non è Radioamatore, se non gli fuma il saldatore! 
- Campagna 2006 "Il Radioamatore non è uno che ascolta la radio" 

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i3hev, mario

Il giorno domenica 18 novembre 2012 16:12:56 UTC+1, i3hev, mario ha scritto :

si tratta di valore analogico (tensione) soggetto a variazioni tutto sommat o lente; immagina un sensore di temperatura (di massa m) solidale con il corpo (mass a M) di cui misura la temperatura stessa; con m

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ice

ice :

Non c'è gran differenza se non c'è gran variazione durante il tempo di integrazione (la durata della finestra).

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pot

Il 18/11/2012 14:20, ice ha scritto:

intervalli di tempo (t) regolari;

variabile globale (v_avr);

a_avr

fine del buffer dopo aver eliminato il più vecchio e spostato tutti gli altri elementi (aggiornando v_avr per ogni nuovo campione, ovviamente)

Ho avuto modo di provarli entrambi a suo tempo. il secondo ha una costante di tempo abbastanza piu' lunga del primo metodo. L'ho verificato anche in Excel simulandola, G.

Reply to
Giorgio

Giorgio :

intervalli di tempo (t) regolari;

una variabile globale (v_avr);

a_avr

metodi?

La costante temporale è la stessa nei due casi. Lo vedi verificando che l'uscita da entrambi i filtri coincide al tempo n*k*t, con n numero intero, k lunghezza della finestra e t intervallo di campionamento.

Reply to
pot

ato lente;

ssa M) di cui misura la temperatura stessa; con m

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Dimonio Caron

E entrambi positivi.

Per esempio, con a=1/8, b=7/8 hai un risultato simile a quello di una media con finestra di otto campioni.

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pot

Il giorno lunedì 19 novembre 2012 15:47:16 UTC+1, Dimonio Caron ha scritt o:

se applico il FIR su un buffer da 1 solo campione pesando il campione e la media con coefficienti opportuni (a,b) ottengo un IIR?

ciao, grazie

-ice-

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ice

la media mobile ha sempre variazioni più dolci e regolari di quella fatta "a blocchi"; se il segnale è molto lento non dovrebbe esserci gra n differenza ma è comunque probabile che la media mobile vada meglio.

In alternativa, puoi usare un filtro numerico come suggerito da altri: dipende dall'applicazione che devi realizzare, da cosa devi fare dei numeri che ottieni eccetera.

Ciao.

--
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i3hev, mario

tto:

a media con coefficienti opportuni (a,b) ottengo un IIR?

Se ho capito bene cosa intendi, direi di no. Un IIR ha tra i coefficienti almeno un valore preso dai risultati passati Y(t-n). Con n>0, per i pignoli.

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Dimonio Caron

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