Massima tensione su oscilloscopio

Ho un oscilloscopio recante sulla maschera frontale la dicitura 200 V pk max.

200V picco-picco? Utilizzando una sonda 10:1 posso misurare un segnale sinusoidale con escursione da 0 a 700 V?
Reply to
Nick Riviera
Loading thread data ...

Nick Riviera ha scritto:

il limite di tensione ti è dato dalla sonda, controlla se è possibile applicare alla tua sonda tale tensione.

Stefano

Reply to
stefano delfiore

tale la dicitura 200 V pk

Esatto, ed in generale c'=E8 anche un derating da applicare a seconda della frequenza. Pi=F9 questa =E8 elevata, pi=F9 i limiti sono tenuti bassi= . Spesso anche le sonde economiche sono vendute con le curve apposite.

Reply to
Darwin

"Nick Riviera" ha scritto nel messaggio:

Attenzione pero' all'aaprecchiatura che devi controllare, se questa e' alimentata dalla 230vac di rete la stessa che usi per l'oscilloscopio rischi di fare un bel botto.

Reply to
diego

Potresti spiegarti meglio? Perché c'è questo rischio? Come ovviare a questo problema?

Grazie, Luca

Reply to
Luca

ischi

La massa dell'oscilloscopio =E8 collegata alla terra che, tramite la rete elettrica domestica, arriva all'apparecchio in misurazione che potrebbe avere anch'esso la massa elettrica connessa a terra. Finch=E9 colleghi il coccodrillo di massa della sonda alla connnessione di terra, tutto ok, ma come lo sposti su qualsiasi altro punto generi un cc tra quel punto e la massa. Ad esempio, collegando la massa della sonda sul negativo del condensatore di uno switching (monitor, alim. PC, ecc): in mezzo c'=E8 il ponte di diodi.

KA-BUUUMMMMM!!!

Piccio.

Reply to
Piccio

Quindi la soluzione sarebbe non collegare l'oscilloscopio o l'apparecchio sotto test alla presa di terra? Altre soluzioni?

Reply to
Luca

Scusa la domanda se è stupida, non lo so, ma ho acquistato da poco un oscilloscopio e purtroppo ho solo una conoscenza scolastica dell'attrezzo e queste cose si sono "dimenticati" di dircele.

Sai per caso se esiste qualche guida online o qualche libro che spieghi questo genere di problemi al fine di evitare di buttare un giorno il mio apparecchio?

Grazie, Luca

Reply to
Luca

cut...

Io personalmente dispongo di un trasformatore da 100 VA 1:1 (220V-220V) in modo da isolarmi dalla rete. Ovviamente la terra non =E8 collegata dal lato dell'oscilloscopio ma solo sul trasformatore.

Ho anche realizzato un cavo di alimentazione senza la presa di terra (pi=F9 da poveretti, ma funziona).

Piccio.

Reply to
Piccio

Luca ha scritto:

Ciao, puoi alimentare la presa che usi normalmente per alimentare le apparecchiature sotto test tramite un trasformatore 220:220 e magnetotermico adeguato in modo da avere il circuito separato dalla rete elettrica principale, naturalmente devi stare attento perche' se da un lato non prendi la scossa se tocchi una sola linea, se le tocchi entrambe diventa molto pericoloso. Inoltre bisognerebbe mettere un sistema di sgancio nel caso il trafo andasse in perdita, se una linea va a terra e tocchi l'altra prendi lo scossone, in quel caso il sistema sgancia alimentazione appena si accorge del contatto verso terra.

Io ho messo il trafo sul variac che uso sul banco cosi' sono tranquillo con gli strumenti che uso e che DEVONO essere collegati a terra, eliminandola dallo strumento eviti il botto ma diventa molto pericoloso per chi opera.

La terra non va mai scollegata.

--
Saluti da Drizzt.




Non capisco perche' certe persone spendono
20.000 euro per un'auto, 200 euro per un cellulare
ma non spendono 15 euro per un auricolare da usare alla guida!
Reply to
Drizzt do'Urden

Scusatemi ma temo di non aver capito. Dunque, ricapitoliamo, provo a fare un riassunto per vedere se ho capito. La clip di massa della sonda è collegata alla presa di terra dell'impianto elettrico. Ma la presa di terra dell'impianto elettrico è a sua volta collegata con la massa dell'apparecchio sotto test. Ecco che quindi se collego la clip di massa della sonda in un punto che non sia la massa dell'apparecchio sotto test viene a crearsi un corto-circuito che può danneggiarmi sia l'oscilloscopio che l'apparecchio sotto test.

Bene.

Ora, cosa cambia se l'apparecchio sotto test è alimentato attraverso un trasformatore 1:1? La massa dell'apparecchio sotto test la collego comunque alla presa di terra dell'impianto elettrico quindi non vedo come possano cambiare le cose. Anche in questo caso infatti la massa dell'apparecchio sotto test e la clip di massa dell'oscilloscopo sono collegate assieme.

O no?

Grazie ancora e portate pazienza :D Luca

Reply to
Luca

Perché? Che vantaggi ne ottieni? Non capisco...

Cioè? Cosa intendi con "solo sul trasformatore"?

Grazie, Luca

Reply to
Luca

Luca ha scritto:

Non sempre e' vero, nel primario di un alimentatore switching la massa e' in realta' una linea di alimantazione, in pratica la 220 raddrizzata da un ponte e livellata da un condensatore.

Non sempre, se il circuito che misuri e' preso da un secondario di alimentazione (trasformatore o switching) la massa e' separata, dipende.

Come ho detto sopra, il primario di uno switching e' alla 220 quindi metti una linea a terra, se becchi il neutro prima del ponte non succede nulla se becchi la fase fai il ciocco mentre se becchi o il + o il - dopo il ponte fai il ciocco perche' c'e' un po di fase e un po di neutro. Se metti un trafo di isolamento le linee sono separate dal circuito enel quindi verso terra non hai differenza di potenziale.

--
Saluti da Drizzt.




Non capisco perche' certe persone spendono
20.000 euro per un'auto, 200 euro per un cellulare
ma non spendono 15 euro per un auricolare da usare alla guida!
Reply to
Drizzt do'Urden

Il giorno Sun, 27 Sep 2009 06:23:21 -0700 (PDT), Piccio ha scritto:

Gli strumenti di misura devono essere collegati a terra, è preferibile isolare, tramite apposito trasformatore di isolamento, le apparecchiature sulle quali eseguire le misure.

Reply to
Luigi C.

Un bel giorno Luigi C. digitò:

Eh, ma spesso quando devi fare delle misure del genere, le devi fare su apparecchiature un po' impegnative in termini di voltampere. Ad esempio mi è capitato di doverlo fare con un inverter che pilotava un motore trifase da 1.5 kW; come minimo sarebbe servito un trasfo da 2 KVA, che non ti tirano esattamente dietro. E se anche te lo tirassero dietro, non vorrei essere sulla traiettoria. ;)

E peraltro questa questione del collegamento a terra degli oscilloscopi non è una costante universale, si può valutare caso per caso se farne a meno oppure no. Ma se invece vuoi stare nel sicuro, e vuoi sentire cosa dice il macellaio della sua carne, qui c'è un articolo interessante della Tektronix:

formatting link

Ovviamente loro sconsigliano sia i trasfo di isolamento sia l'eliminazione della terra dalla spina. D'altronde mica vendono trasformatori e tronchesini! :)

Peraltro mi pare che la tecnica di usare due sonde flottanti sia già stata descritta in questo NG tempo fa, mi pare da Franco.

--
emboliaschizoide.splinder.com
Reply to
dalai lamah

ata

Esatto. Tuttavia, preferirei adottare gli amplificatori da isolamento adatti a far misure in sicurezza con l'oscilloscopio anche su dispositivi direttamente collegati alla linea elettrica (come descritti nel documento segnalato da dalai lamah). Le pratiche di interrompere la terra dell'oscilloscopio, oppure adottare per quest'ultimo un trasformatore di isolamento sono assolutamente da evitare, secondo me.

Reply to
Darwin

dalai lamah ha scritto:

Pensavo parlassimo di livello hobbystico, una sonda defferenziale costicchia, uno che lo fa di mestiere se la ripaga tranquillamente e visto la varieta' di lavori e' necessaria mentre per un hobbysta basta meno, poi se l'hobbysta lavora su macchine da KW allora serve la sonda differenziale.

Il trafo di isolamento sull'alimentazione dell'apparecchiatura sotto test e' un buon compromesso, se uno aggiusta i soliti elettrodomestici va piu' che bene, con le dovute accortezze.

imho naturalmente.

--
Saluti da Drizzt.




Non capisco perche' certe persone spendono
20.000 euro per un'auto, 200 euro per un cellulare
ma non spendono 15 euro per un auricolare da usare alla guida!
Reply to
Drizzt do'Urden

Un bel giorno Drizzt do'Urden digitò:

Mi riferivo all'idea di usare due sonde normali senza attaccare la massa, e poi visualizzare i due segnali sottratti. In pratica ne usi una delle due come riferimento per l'altra.

--
emboliaschizoide.splinder.com
Reply to
dalai lamah

"Darwin" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@31g2000vbf.googlegroups.com...

Aprendo il cassetto della memoria ho trovato il cassetto con le istruzioni della sonda: è una philips da 500 V pk, con derating che inizia a 2 MHz. Mi sono arrischiato, poi per fortuna il segnale era solo a 450V 30 kHz (il transil fa il suo dovere di limitatore).

Grazie a quelli di questo ramo!

Reply to
Nick Riviera

Il giorno Sun, 27 Sep 2009 16:19:26 GMT, dalai lamah ha scritto:

Allora non siamo più, almeno IMO, in campo hobbistico, quindi è giustificato ad es. l'acquisto di sonde differenziali o amplificatori di misura isolati, come hanno già detto altri.

Reply to
Luigi C.

ElectronDepot website is not affiliated with any of the manufacturers or service providers discussed here. All logos and trade names are the property of their respective owners.