Ma si parla di W o di VA?

Ciao,

seconda puntata della saga dei rele :)

Devo scegliere un rele per commutare un carico (induttivo) a tensione di rete. Lo cerco DPNO o eventualmente DPCO per interrompere sia fase che neutro.

Ora, il "capo" chiede che ci si possa collegare un elettromandrino da un paio di kW. Ne prendo uno a caso:

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Ok, questo è da 1, ma cambia poco per la mia domanda. E cioè: nella descrizione (e nel linguaggio dell'utente medio, "capo" compreso) si parla di W. Ma è davvero così?

Voglio dire, il rele lo dovrò cercare da 2 kW (AC1) o da 2 kVA (AC15 e dintorni) ?

Il punto è che non riesco trovare a prezzi decenti (< 5-6 euro) dei rele doppio scambio che reggano tali potenze anche su carichi induttivi. Quindi mi è sorto il dubbio...

Questo ad esempio, come si legge?

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Contact Ratings (2-pole)

Resistive load (cosphi = 1)

Rated load = 5A, 250 VAC Max. switching current = 10A Max. switching power = 2500 VA, 300 W

Ma come!? Non stiamo parlando di cosphi = 1!?

Inductive load (cosphi = 0.4)

Rated load = 2A, 250 VAC Max. switching current = 10A Max. switching power = 1250 VA, 300 W

I 1250 VA sono circa il 40% dei 2500 VA, e fin qui dovremmo esserci. Non capisco però il significato di quei 300 W...

Oltre a chiarirmi un po' le idee, riuscite anche a indirizzarmi su una famiglia di rele (bobina a 5V) che possa fare al caso mio?

-- Grazie mille :) Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese
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Io lo interpreterei così:

SU CARICO RESISTIVO: Per evitare surriscaldamento dei contatti: non più di 5A continui su carico resistivo con 250V di isolamento garantito. Massima corrente commutabile: 10A (ma non continua, perchè a lungo termine provocherebbe surriscaldamento).

SU CARICO GENERICO: Massima potenza apparente commutabile: 10A x 250V = 2500VA (non continua) 300W... ??? Massimo carico con cos fi=0,1?

Gianluca

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LAB

Marco Trapanese ha scritto:

Ciao io userei i grafici riportati alla fine del PDF che ai menzionato che ti fanno cadere la vita operativa a 2 A carico induttivo per 100.000 cicli ciao primula

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Primula

Marco Trapanese ha scritto:

La potenza in W =C3=A8 per il caso di interruzione di corrente continua (DC).

Ciao.

lucky

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lucky

lucky ha scritto:

Ma l'effetto termico di una corrente continua non è lo stesso di una alternata con identico valore efficace?

Cioè 300W in DC non dovrebbero corrispondere a un potenza di 300 VA calcolata con i valori efficaci? Rammento che parliamo di carico resistivo, quindi V e I in fase...

-- Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

Primula ha scritto:

Su questo siamo d'accordo, infatti quel rele non è adatto. Ma volevo capire come interpretare correttamente i dati, altrimenti non sono grado di scegliere quello giusto!

-- Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

LAB ha scritto:

Aspetta, per "non continua" intendi in AC? Se così fosse i 10A sarebbero il valore di picco, quindi circa 7A efficaci? Ma non torna, vedi sotto.

I 250V AC sono sicuramente efficaci, quindi anche i 10A devono già essere efficaci, o sbaglio?

Potrebbe... però sarebbe stato corretto scriverlo :(

Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

Sì, ma per i contatti dei relè si fa sempre distinzione fra limiti massimi in alternata a 250V e continua (per lo più fino a 30V)

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LAB

Addirittura a volte viene dichiarata la massima potenza in cavalli che può avere un motore alimentato attraverso quel relè.

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LAB

LAB ha scritto:

Ma se così fosse mancherebbero i dati quantitativi dei tempi di attivazione / riposo.

Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

On 6 Dic, 13:28, Marco Trapanese

Guarda che ho parlato di interruzione, non di portata, di corrente. Spegnere un arco in DC =E8 molto pi=F9 difficile che in AC, in quanto manca la opportunit=E0 del passaggio per lo zero della corrente. Per questo in DC la tensione ammessa sui contatti =E8 vistosamente pi=F9 bassa che in AC.

Anche senza le extratensioni di un carico induttivo, basta la tensione di funzionamento a rendere difficile lo spegnimento dell'arco in DC.

Ho risposto senza guardare il datasheet, tanto la questione posta =E8 normale e frequente. Ma ora ho guardato il datasheet e vedo che tutta la questione =E8 anche abbastanza ben formulata. Come puoi vedere i valori in DC sono pi=F9 bassi che in AC (per il carico induttivo in AC =E8 dato il cosfi, in DC =E8 data la costante L/R).

Ovviamente non sempre =E8 ammessa la massima corrente con la massima tensione, bisogna anche stare dentro la massima potenza, espressa in VA per l'AC e in W per la DC.

Con carico resistivo in AC si riesce a fare il full, con 10A di portata e 250V si fanno 2500VA. Con carico resistivo in DC, con max 10A di portata e max 125V, dobbiamo accontentarci di max 300W. Con carico induttivo in AC, con max 10A di portata e max 250V, dobbiamo accontentarci di max 1250VA. Con carico induttivo in DC, con max 10A di portata e max 125V, dobbiamo accontentarci di max 300W.

Questi sono i valori massimi, oltre i quali il contatto potrebbe rovinarsi anche alla prima e unica manovra. Quelli di funzionamento normale, per i quali =E8 rispettata la aspettativa di vita dichiarata, sono inferiori. Resistivo AC, 5A 250V, ovvero 1250VA (max era 2500VA). Resistivo DC, 5A 30V, ovvero 150W (max era 300W). Induttivo AC, 2A 250V, ovvero 500VA (max era 1250VA). Induttivo DC, 2A 30V, ovvero 60W (max era 300W).

Spero di non aver scambiato qualche numero.

Ciao.

lucky

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lucky

lucky ha scritto:

Urca, un giocattolino quindi :) Provo a cercarne uno adeguato...

Grazie della spiegazione, Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

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