LCD senza trimmer

Ciao,

sto avendo paranoie da produzione, ovvero voglio evitare di passare scheda per scheda a regolare il contrasto del solito display HD44780.

Finora ho sempre usato il classico trimmer per il contrasto, ma ora vorrei se possibile evitarlo. Ovvio che che posso misurare la tensione ideale e riprodurla con un partitore, magari anche all'1%.

Ma la domanda è questa: mi posso fidare che tutti i display (magari di vari fornitori/marche) siano identici?

Voi come fate?

Escludo anche la possibilità di un controllo PWM da parte del micro: comunque ci sarebbe da regolare!

Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese
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No. Te lo dico per esperienza. La prima serie di una macchina che ho progettato tanti anni fa montava dei Varitronix 20x4 e non aveva bisogno di timmer Vo collegato direttamente alla pompa di carica. Qualche anno dopo, lo stesso modello di display ha subito un "restyiling" e montava gli integrati senza case, immersi nella resina. Risultato: il display appariva quasi tutto nero. Siamo riusciti a risolvere con una banale 10k tra Vo e uscita (niente partitore), montata direttamente sul display.

L'attuale versione monta un trimmer! :-) Vabbè, la produzione è molto piccola...

Avevo provato col PWM, ma con il modello di display scelto per la produzione non funzionava più (il circuito era un po' una porcheria e rompeva la delicatissima pompa di carica...), quindi per non perdere ulteriore tempo abbiamo deciso di metterci il trimmer. In ogni caso, se puoi usare il PWM la regolazione la potrebbe fare facilmente l'utente, o no?

Ciao!

Pasu

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Pasu

Pasu ha scritto:

Però io vedo che quasi tutti gli oggetti commerciali che montano questi display non hanno trimmer o pulsanti per la regolazione. E non credo che li tarino uno per uno... un trucco ci deve essere!

Si, anche la mia lo è. Però volevo evitare di dover sistemare ogni scheda.

Certo, ma dal momento che la regolazione dovrebbe essere una tantum e unica (cioè il contrasto ottimale è uno solo, non è che ogni utente si sceglie il suo) non ha molto senso prevedere quella funzione.

Ma in mancanza d'altro farò così.

Ciao! Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

Forse è la tensione negativa che rende disponibile il display ad essere soggetta a variazioni da modello a modello o da esemplare ad esemplare. Nel mio caso per esempio, dubito che l'LCD (il vetro) sia cambiato, è più probabile che il cambiamento nell'elettronica abbia causato la variazione di contrasto. Quindi boh, magari c'è il modo di rendere più "stabile" questa tensione...

Beh, può avere un senso se l'angolo di osservazione del display cambia (ad esempio macchina sul pavimento o sul tavolo... Il contrasto "ottimale" è sempre riferito all'angolo con cui lo guardi.

Buona fortuna!

Pasu

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Pasu

Un bel giorno Marco Trapanese digitò:

Fra marche e modelli diversi senz'altro no; fra pezzi diversi dello stesso identico lotto si può in genere fare l'assunzione che le differenze siano accettabili (anche se piccole differenze ci sono e - specialmente se devi lavorare su un ampio range di temperature - possono dare fastidio).

Dipende dai numeri. Per piccole serie (fino a qualche centinaio di pezzi) si può tranquillamente regolare il contrasto uno a uno durante il collaudo. Per produzioni di massa (dove il collaudo si fa al massimo a campione) la soluzione migliore è quella di impostare il settaggio più "medio" possibile, e poi permettere all'utente di regolare il contrasto se necessario. Fra l'altro quest'ultima cosa è spesso utile in generale.

--
emboliaschizoide.splinder.com
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dalai lamah

dalai lamah ha scritto:

Ok, farò così, grazie anche a te! Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

"Marco Trapanese" ha scritto nel messaggio news:qlvAj.30888$ snipped-for-privacy@twister1.libero.it...

Io ho messo 8 resistenze di valore crescente sui bit di dati. Sull'altro lato, tutte connesse insieme ad un condensatore 100nF a sua volta connesso a 0V. Il comune fra resistenze e capacità è collgato al pin del contrasto. In pratica un DAC R2R... Senza variare il pin E dell'lcd puoi caricare la capacità con la tensione che desideri. Devi solo preoccuparti di 'rinfrescare' l'uscita di tanto in tanto (il consumo di corrente sul pin del contrasto è irrisorio). Ovviamente è possibile anche se il display è comandato a 4 bit, avrai solo meno 'step' di regolazione.

Roberto P.

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Roberto P.

"Roberto P." ha scritto nel messaggio news:fr0a2u$33o$ snipped-for-privacy@tdi.cu.mi.it...

Aggiungo una ulteriore precisazione: per 'rinfrescare' intendo portare il valore della porta dei dati verso l'lcd al valore di tensione che ritieni opportuno per il contrasto. Ovvero:

- scrivi il dato verso lcd

- dai lo strobe per caricare i dati nel lcd

- riporti le linee ad valore idoneo per il contrasto. Scritture repentine sul display non causano la scarica della capacità se utilizzi resistenze di valore abbastanza alto (la mia resistenza di valore inferiore è 22k). Se vedi invece 'sfarfallamenti' puoi sempre mettere un diodo fra le resistenze e il condensatore.

Roberto P.

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Roberto P.

Roberto P. ha scritto:

Carina come soluzione! Ma in tutti casi è emerso che è necessario/conviene comunque avere la regolazione. Inizialmente pensavo di evitarla, fissando una volta per tutte il contrasto ottimale. Così non 'è, c'est la vie :)

Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

"Marco Trapanese" ha scritto nel messaggio news:xwVAj.263544$% snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

Guarda che come ti ho proposto io la regolazione la mantieni, solo che non è legata ad un trimmer (operazione meccanica) ma al software. Nelle mie applicazioni, nel menu di configurazione si premono 2 tasti up/down per la regolazione manuale. Per la regolazione automatica invece sia la retroilluminazione che il contrasto dipendono dalla lettura di una fotoresistenza.

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Roberto P.

Roberto P. ha scritto:

Si certo, era chiaro. Ma in questo caso non è forse più comodo usare un'uscita pwm? Così a naso mi sembra più immediata, a prezzo di un pin in più.

Ciao! Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

"Marco Trapanese" ha scritto nel messaggio news:HwYAj.263687$% snipped-for-privacy@twister2.libero.it...

Occorre utilizzare un pin con pwm... Nelle mie applicazioni i pin sono 'd'oro' e li uso con parsimonia, soprattutto quelli con funzioni 'rare'.

8 resistenze non costano praticamente nulla ed utilizzando gli stessi bit dei dati, settare il contrasto con un semplice comando del byte di uscita, variabile da 0 a 255, è molto comodo. Senza avere nessun pin dedicato, visto che nelle applicazioni con contrasto fisso, lo stesso deve poter essere variato solo in sede di taratura/collaudo.
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Roberto P.

Il giorno Sun, 9 Mar 2008 23:19:06 +0100, "Roberto P." ha scritto:

O qui mi sfugge qualcosa, o non ci siamo.

Almeno un latch con il suo piedino di LE prima della rete R 2R lo devi mettere, quindi non ci vogliono solo le 8 resistenze, che poi in caso di rete R-2R a 8 bit sono in realtà 17.

E come fai senza nessun pin dedicato?

-- ciao Stefano

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SB

"SB" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@4ax.com...

Il mio primo spunto l'ho preso anni fa da questa application note. Poi, visto che funzionava, l'ho leggermente modificato, ma la sostanza rimane la stessa. Nessun pin dedicato e nessun componente attivo necessario, confermo.

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Roberto P.

Il giorno Mon, 10 Mar 2008 11:24:40 +0100, "Roberto P." ha scritto:

Ho capito, nessun pin dedicato e una pesiera sui bit di comando dell' LCD, contando sul fatto che non vengono usati spesso.

Può essere un idea valida se il display è alfanumerico, io spesso metto l'LCD non su una porta dedicata ma sul data bus esteso del µC perchè si va molto + veloci, però uso LCD grafici, e in quel caso ci sarebbero comunque problemi.

-- ciao Stefano

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SB

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