Lampada a led

Pinotto:

Senz'altro non in modo percettibile.

Lo fanno, lo fanno, ma credo "solo" per non vanificare con un resistenzone il risparmio energetico che è il motivo principale per l'adozione di una illuminazione a LED.

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F. Bertolazzi
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il multiplex semplifica i collegamenti, non penso abbia altri vantaggi.

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Pinotto

"F. Bertolazzi" wrote in news:131ekpa07gyky.2lacaef0phpj$. snipped-for-privacy@40tude.net:

Però è vero che c'è 1 display acceso su N. Se all'"occhio" appare come se fossero accesi N con la medesima luminosità, significa aver ridotto la corrente di N volte.

E in effetti il vantaggio della riduzione di "power consumption" è indicato da diverse parti:

Sia in documenti didattici

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che commerciali:

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Interessante invece che la cosa non è invece scontata per gli LCD:

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Ciao, AleX

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AleX

AleX:

Cioè, secondo te tutto quello che trovi su internet è Vangelo? Se vuoi mantenere la stessa luminosità su quattro display devi quadruplicare la corrente.

Lo hai letto? Non mi pare che il multiplexing c'entri nulla. Tra parentesi, ringrazio di nuovo lowcost per avermi dato una idea simile per dei display led.

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F. Bertolazzi

Mi sembrava che avessi un dottorato in qualcosa di scientifico e che conoscessi gli spazi di hilbert.

Era un comunque suggerimento criptico a pensare alla definizione di potenza reattiva in funzione di funzioni ortogonali. Ma anche cosi` mi veniva da pensare a potenza distorta, ma niente potenza reattiva :(

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
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Franco

"F. Bertolazzi" wrote in news:1masmawkv88wx$. snipped-for-privacy@40tude.net:

Figurati, quando mai.

Dipende dalle fonti, se è materiale didattico di un corso universitario di sistemi la cosa comincia a diventare interessante.

(E se ci fai caso, cerco sempre di linkare doc di provenienza IEEE o facoltà universitarie).

Direi quindi che è il contrario: trovo su internet quello che già so. :-)

Ritornando al topic, il mio post era per confermare che quanto a Mario sembrava di ricordare, effettivamente si legge in giro. Anche su siti affidabili.

Direi quanto basta per mettere la pulce nell'orecchio e per poter dire -ok, ragioniamoci su, perchè forse la cosa ha un senso-

BTW, la cosa è riportata anche sul Cuniberti Vol.2, libro di testo per gli ITIS.

Ciao, AleX

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AleX

la risposta è no.

Ste

--

Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata
[cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]
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PeSte

AleX:

Non credo che un ragionamento ti possa dare una risposta affidabile.

Di certo l'emissione cala, di certo la luminosità percepita cala, di certo se piloti un display con un duty cycle del 50% non ti sembrerà che la luminosità si dimezzi, ma questo perché l'occhio umano non solo, come tutti i sensi umani, non è lineare, non solo modula la sua risposta variando il diametro della pupilla, ma anche "pixel a pixel", come sa chiunque abbia cercato di fotografare un tramonto oppure in condizioni di scarsissima luce, e di certo la tua percezione sarà condizionata dalla luminosità dell'ambiente.

Come dicevo a nixs, per avere una risposta certa l'unica è fare un esperimento.

Perché, a te a scuola non hanno mai fatto vedere l'esperimento della candela in un piattino colmo d'acqua? Mettendovi sopra un bicchiere capovolto, la candela si spegne e l'acqua del piattino viene risucchiata nel bicchiere. E poi ti dicono che l'acqua ha preso il posto dell'ossigeno bruciato...

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F. Bertolazzi

"F. Bertolazzi" wrote in news:1r1b53e8kl5m$.16bboa9n2jvzr$. snipped-for-privacy@40tude.net:

No, ma ti può suggerire un esperimento per confermare o confutare. In ogni caso, è un approccio diverso dall'"abbastanza improbabile" ;-)

Infatti. Il discorso è intorno al "percepita".

Beh, approccio e terminologia semplicistica, ma non del tutto errato.

(Circolano anche spiegazioni alternative, che escludono gli effetti della combustione,ma mi convincono ancor meno)

E poi dipende da che ordine di scuola è indirizzato.

Ciao, AleX

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AleX

perfetto... mi basta tanto! :-))))))))

-- ciao!

...nixs................................................................. Lat.: 41° 7' 50" N Long.: 14° 38' 41" E snipped-for-privacy@lagirandola.it togli la ".SERRATURA." per scrivermi ........................................................................ L'uomo non smette di giocare perché invecchia, ma invecchia perché smette di giocare. (George Bernard Shaw)

Reply to
nixs

ok. :-)

buona serata Ste

--

Ogni problema complicato ha una soluzione semplice...per lo piu` sbagliata [cit. Franco, i.h.e. 20.01.2007]

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PeSte

be', io te l'ho data come te l'ho data, adesso vedi un po' tu cosa vuoi farne... ;)

peraltro, visto che AleX conferma che ricordavo giusto, e che all'epoca l'avevo letto quasi certamente su dei datasheet, direi che forse la cosa è da provare, ma di certo non è da scartare a priori :)

Ciao!

--
73 es 51 de i3hev, op. mario

Non è Radioamatore, se non gli fuma il saldatore!
- Campagna 2006 "Il Radioamatore non è uno che ascolta la radio"

it.hobby.radioamatori.moderato
http://digilander.libero.it/hamweb
http://digilander.libero.it/esperantovenezia
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i3hev, mario

"nixs" ha scritto nel messaggio news:497ddd87$0$838$ snipped-for-privacy@reader5.news.tin.it...

Col buck regoli la corrente sul led, ci metti un'induttanza e la corrente e tensione ai capi del led è continua tranne un residuo di ripple che deve stare entro i dati di targa del led, poi con il PWM accendi e spegni il buck converter per regolare l'intensità luminosa con una frequenza che sia almeno

10 volte inferiore a quella del buck, quindi il buck lavora a 200Khz e tu regoli col tuo pWM a una frequenza che stà fra 2Khz e 20 Khz, di solito si usa quella comoda per i divisori interni del micro che usi, quando il pwm è al massimo in pratica hai il led acceso alla corrente nominale, e la luminosità non cambia che sia fatta con un Buck, con un lineare o con una resistenza! Giusto per confondere le cose anche il buck lavora in pwm, ovvero più è alta la tensione di ingresso minore è il tempo di durata dell l'impulso di carica del sistema di uscita formato da induttanza capacità (se serve, ma non è obbligatoria) e led Ovviamente un regolatore serie di tipo buck ha un'efficienza molto più elevata che il sistema lineare, sia esso composto da operazionale con transistor di potenza o da una pura resitenza (sempre da evitare con i led alta luminosita, specie se li tiri alla massima corrente) Ti faccio un esempio banale, scheda controllo led RGB 3 uscite alla massima corrente scelta, in questo caso 500 mA, col sistema lineare hai una corrente d'ingresso alla scheda superiore o uguale a 1500mA nal caso del buck la corrente è inferiore alla somma delle tre correnti in proprorzione a quanto più è alta la tensione di'ingresso:-) ciao Rusty
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Rusty

Il 27 Gen 2009, 02:04, AleX ha scritto:

indicato

Non è proprio come dici, il sistema di multiplexare un gruppo display a led ti porta a una riduzione dei componenti ma anche a un calo della luminosità percepita dall'occhio rispetto a display non multiplexati a parità di corrente . E questo è anche detto proprio nel documento che tu hai citato:

How can the 4 displays display at the same time? They cannot! But, if the multiplexing frequency is high enough, our eyes will not be able to detect the switching in the displays and they will seem to be active at the same time. Normally, a frequency above 50 Hz will be enough to create this illusion. But since the displays active only for one forth of the time, the intensity will be less than that of non-multiplexed display. Our eyes do the averaging job. Altro articolo molto interessante sul discorso di pilotare i led in continua o in pulsato, è la nota applicativa "Application Note 1005 - Operational Considerations for LED Lamps and Display Devices" della ditta Avago Technologies, lo puoi trovare a questo link:

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La ditta Avago Technologies è l'ex Agilent ex HP, produttrice di led

Stefano

-------------------------------- Inviato via

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stefano delfiore

snipped-for-privacy@libero.it (stefano delfiore) wrote in news: snipped-for-privacy@usenet.libero.it:

In quel documento c'è anche scritto:

/QUOTE ON Since the display is composed of LEDs, which need high current to drive them, power consumption is very critical. Consider a panel with 4 displays and the number to be displayed is 8888. Each LED needs 20 mA. So we need a current of 20x7x4 = 560 mA. That's a lot of current compared to the current consumed by the microprocessor

[snip]

Multiplexing can solve both problems at the same time. By activating only one display at a time, power consumption will be reduced to the amount needed for only one display /QUOTE OFF

Ora, se volessi ricondurre l'assorbimento non multiplexato allo stesso valore multiplexato (quindi quello di un solo display: 7x20mA), ogni segmento lo dovrei pilotare con 5mA.

A memoria "visiva", non mi pare che con 5mA si abbia una luminosità accettabile, mentre 20mA multiplexati su quattro display si vedono comunque bene.

E questo sembra confermarlo anche questa application note, della Siemens (forse è quella che aveva visto Mario?) che riporta dei dettagli molto interessanti:

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/QUOTE ON The luminous intensity, or the luminance of GaAsP LEDs, is essentially proportional to forward current over a wide range, but certain phenomena modify this condition. At low currents, the presence of nonradiative recombination processes results in less light output than the linear relationship would predict. This effect is noticeable just below 5 mA per segment (for

1/4 inch characters). The result is that noticeable difference in luminance from segment to segment can occur at low currents. [snip]

Figure 5 shows how the actual light output at 5 mA DC is substantially less than expected from the ideal curve, because of the "foot" on the curve at low currents. /QUOTE OFF

Conclude con:

/QUOTE ON The eye does not behave as an integrating photometer, but as a partially integrating and partially peak reading photometer. As a result, the eye perceives a brightness that is somewhere between the peak and the average brightness The net result is that a low duty cycle high intensity pulse of light looks brighter than a DC signal equal to the average of the pulsed signal. Therefore the practical benefit of multiplexed operation is an improvement in display visibility for a given average power consumption besides the lower cost. The brightness variation from segment to segment and digit to digit is also reduced by time-sharing. The gain in brightness over DC operation can be as much as a factor of 5 at low duty cycles of

1 or 2 percent, and peak currents of 50 to 100 mA. /QUOTE OFF

HP vs Siemens?

Ciao, AleX

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AleX

AleX:

Addirittura! A me è difficile fare paragoni diretti e a te basta la memoria visiva? Come vorrei poterti mostrare a distanza di un'ora un led alimentato a 5 mA continui ed uno a 20 mA continui...

Ok, a basse correnti non s'appicciano bene.

Ok. Ma quale dei due prevale? E di quanto? Hanno fatto qualche comparazione o è una cazzata sparata a caso?

Ah, ecco, spiegato l'arcano: a che corrente media corrisponde una pulsante con duty cicle 1-2% a 50-100 mA? Per caso a 0,5-2 mA, che definirei senz'altro "low current", con i fenomeni di ricombinazione non emissiva citati sopra?

Altro che fotometro "mezzo e mezzo".

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F. Bertolazzi

"F. Bertolazzi" wrote in news:1ipvi3ed4uxmm$. snipped-for-privacy@40tude.net:

tra 5 e 20? Li vedi, li vedi.

Non la vedi, a tensione TTL, la differenza tra mettere una R di limi. da

150 ohm rispetto a 560?

Chiedi alla Siemens. L'hanno scritta loro quella AppNote. (insomma, non è mica wikipedia...)

Oppure guarda qui:

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Quindi?

Ciao, AleX

Reply to
AleX

AleX:

Certo. Ma vorrei proprio vedere se saresti in grado di confrontarli mostrandoteli separatamente ed a un'ora di distanza.

Hanno già risposto. Dicono che la maggior luminosità si riscontra quando, anziché dare al led 0,5-2 mA, insufficienti per ottenere una luminosità proporzionale alla corrente, gli dai la stessa corrente media ma ad impulsi di un intensità tale da rientrare nella "zona" in cui la luminosità è proporzionale alla corrente.

Estremamente interessante. Lo segnalo a tutti. Grazie.

Però, già che ci sei, perché non te lo leggi pure tu? Scopriresti cose molto interessanti e la smetteresti di insistere. Sennò finisci come Due di Picche che è riuscito a trovare su internet "prove" dell'esistenza dell'insieme dei computer con istruzioni ridotte.

Quindi i loro blateramenti sul funzionamento dell'occhio non sono affatto applicabili a led per illuminazione e comunque di cui vuoi vedere una luce continua.

In fondo sono elettronici, mica fisiologi, dovrebbero parlare solo di ciò che sanno, ma li perdoniamo lo stesso, anche se ignoriamo quello che sparano in campi fuori dalla loro specializzazione.

Reply to
F. Bertolazzi

"F. Bertolazzi" wrote in news: snipped-for-privacy@40tude.net:

Sarà che sono abituato a correggere certi lavori e questo (sbagliare la R di lim.) è uno degli errori più tipici ;-)

Insistere? Di che?

E chi ha parlato di led per illuminazione? Temo ci sia un equivoco: tutto questo ramo del thread è relativo (almeno da parte mia) al multiplexing nei display e (eventuale) minor consumo.

Non ha niente a che vedere con il discorso illuminazione (e nessuno qui pretende di estendere modelli al di là del loro range di definizione).

Ciao, AleX

Reply to
AleX

AleX:

Guarda il titolo del messaggio che hai scritto.

Dicendo che, a corrente impulsiva, i led siano più luminosi che con la corrispondente corrente continua.

Ebbene, questo non è vero, o almeno lo è solo quando si scende sotto (a detta degli ingegneri Siemens) i 2 mA. Evvabbé, capitrai che scoperta.

Ha a che vedere con qualcuno che sosteneva che "Però è vero che c'è 1 display acceso su N. Se all'"occhio" appare come se fossero accesi N con la medesima luminosità, significa aver ridotto la corrente di N volte."

Reply to
F. Bertolazzi

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