interruttori elettronici

Ciao,

prendendo spunto da un recente thread vorrei generalizzare un concetto. Usiamo spesso BJT o MOS per realizzare "interruttori" a stato solido per piccoli o anche grandi carichi.

Ma dalla mia esperienza tutte queste soluzioni devono avere un preciso riferimento verso massa o verso l'alimentazione per poter adeguatamente polarizzare il componente attivo.

La mia domanda è se con qualche barbatrucco si riesce a usare un MOS (ad esempio) come interruttore *sollevato da massa* cioè in modo che i due terminali source e drain possano essere posizionati ovunque nel circuito.

Idee?

Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese
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Il 18 Nov 2005, 10:23, Marco Trapanese ha scritto:

Quello che chiedi tu è il normale pilotaggio che viene utilizzato per comandare le basi o i gate dei transistori usati nei ponti ad H. Il segnale di pilotaggio è riferito all'emitter o al source del transistore e l'alimentazione del driver viene da una sorgente isolata, il segnale di controllo è isolato pure lui.

ciao stefano delfiore

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stefano delfiore

"Marco Trapanese" ha scritto

Creare un'alimentazione flottante, come principio:

[FIDOCAD] LI 76 56 81 56 LI 78 55 77 56 LI 81 56 82 55 LI 79 54 84 54 LI 77 56 79 54 LI 81 56 83 54 LI 70 55 75 55 LI 75 49 75 61 LI 75 61 89 55 LI 89 55 75 49 EV 91 56 89 54 LI 91 55 95 55 LI 76 41 81 41 LI 78 40 77 41 LI 81 41 82 40 LI 79 39 84 39 LI 77 41 79 39 LI 81 41 83 39 LI 70 40 75 40 LI 75 34 75 46 LI 75 46 89 40 LI 89 40 75 34 EV 91 41 89 39 LI 91 40 95 40 LI 64 66 64 71 LI 65 68 64 67 LI 64 71 65 72 LI 66 69 66 74 LI 64 67 66 69 LI 64 71 66 73 LI 65 60 65 65 LI 71 65 59 65 LI 59 65 65 79 LI 65 79 71 65 EV 64 81 66 79 LI 65 81 65 85 LI 76 91 81 91 LI 78 90 77 91 LI 81 91 82 90 LI 79 89 84 89 LI 77 91 79 89 LI 81 91 83 89 LI 70 90 75 90 LI 75 84 75 96 LI 75 96 89 90 LI 89 90 75 84 EV 91 91 89 89 LI 91 90 95 90 LI 76 106 81 106 LI 78 105 77 106 LI 81 106 82 105 LI 79 104 84 104 LI 77 106 79 104 LI 81 106 83 104 LI 70 105 75 105 LI 75 99 75 111 LI 75 111 89 105 LI 89 105 75 99 EV 91 106 89 104 LI 91 105 95 105 LI 65 60 65 40 LI 65 40 70 40 LI 70 55 40 55 LI 65 85 65 105 LI 65 105 70 105 LI 70 90 65 90 SA 65 55 SA 65 90 MC 40 55 2 0 000 LI 95 40 95 55 LI 95 90 95 105 MC 95 90 0 0 170 MC 95 55 0 0 170 MC 110 75 0 0 210 MC 120 65 1 0 210 MC 120 85 0 0 210 MC 110 75 1 0 210 LI 105 55 120 55 LI 120 55 120 65 LI 105 90 120 90 LI 120 90 120 85 LI 130 75 145 75 LI 110 75 105 75 LI 105 75 105 100 LI 105 100 145 100 SA 120 65 SA 120 85 SA 130 75 SA 110 75 SA 95 55 SA 95 90 MC 145 75 0 0 010 MC 145 100 0 0 020 MC 140 85 0 0 180 LI 140 75 140 85 LI 140 95 140 100 SA 140 75 SA 140 100 LI 20 50 20 45 LI 20 45 25 45 LI 25 45 25 50 LI 25 50 30 50 LI 30 50 30 45 LI 30 45 35 45 LI 35 45 35 50 LI 35 50 40 50 LI 40 50 40 45
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Claudio F

Marco Trapanese ha scritto:

come ti ha risposto Stefano è il procedimento normalmente usato nei ponti H.. di solito c'è un integratino predisposto a questi pilotaggi, comunque ho sotto mano la tesina delle superiori, dove trattavo pure un ponte H a componenti discrete.. magari ti chiarisce le idee

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"...La progettazione della parte alta del ponte è stata invece più problematica; i transistori in push pull portano alternativamente una tensione di ?5, +12 ai capi del condensatore C1 che ha la funzione di traslatore di livello; infatti per avere la chiusura del mosfet è necessario che la tensione al gate sia qualche volt (fino a un massimo di

20) inferiore di quella di source; il condensatore risolve l?inconveniente facendo si che assieme al diodo D2 (da 10 volt) data un?onda quadra in ingresso ai capi del gate si abbia un?onda quadra che vada tra Vdrain + 0.6V (soglia del diodo) e Vdrain ? 10V (tensione di zener) questo accade indipendentemente dalla tensione di alimentazione del ponte; il transistore Q3 è necessario poiché nel caso in ingresso dessi una tensione continua, dopo un primo momentaneo transitorio, il condensatore verrebbe visto come un circuito aperto e la resistenza R4 porterebbe la Vcc di alimentazione al Gate interdicendo il mosfet; il transistore risolve il problema chiudendo verso massa il gate che grazie sempre al diodo D2 attesterà la sua tensione a Vcc ? 10V.

Tra le varie soluzioni per comandare il mosfet ?alto? questa si è rivelata la migliore in quanto compromette una buona velocità e una relativa facilità costruttiva; tutte le componenti facilmente reperibili.

E? opportuno mettere dei condensatori alle alimentazioni dei transistori di push pull in modo che alle alte frequenze la tensione con cui vengono alimentati rimanga stabile (e di conseguenza l?onda quadra che generano non presenti distorsione" ciao

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Davide C.
Peugeot 106 Driver (21,75k,PT)
www.ingegnerando.it


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ahrfukkio

ahrfukkio ha scritto:

Grazie a tutti degli interventi!

Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

Ciao Qualche trucco in alcuni casi ben definiti, si puo' fare, ma scordati l'idea che un interruttore elettronuco faccia esattamente quel che fa un buon vecchio rele' !!! Meglio di mos e transistor , in alcuni casi TRIAC o SCR.

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti

giorgiomontaguti ha scritto:

sgrunt :) e io che speravo di poter sostituire i rele' con un bel componente a stato solido :(

mmm... io ho sempre associato triac e scr per applicazioni 'pesanti', in particolare interfacce con la 220... si usano anche in campi più elettronici?

Ciao! Marco / iw2nzm

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Marco Trapanese

Ciao In effetti anch'io pensavo ad applicazioni per la 220 Vac, ma SCR e triac si usano anche in altre applicazioni, Mi ricordo un vecchio caricabatteria di NE dove era usato un SCR come regolatore di corrente di carica (a impulsi di 50 Hz ) che praticamente non introduceva dissipazione,contrariamente ai carica batteria a corrente costante. Attualmente uso SCR per generare scintille. Rele' allo stato solido esistono, ma di solito si tirano dietro una bella circuiteria.

Ciao Giorgio

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giorgiomontaguti

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