consiglio, a casa mi sorge il seguente problema, se va via la corrente nel momento in cui torna mi scatta l'interruttore salvavita posto in cantina a valle del contatore, quello in casa non scatta, presumo sia dovuto al picco di assorbimento che molteplici alimentatori switching generano quando alimentati, quando sono in casa prima che torni la corrente scollego dalla rete un paio di PC monitor stampante TV per poi ricollegarli dopo, ma se sono fuori.... allora pensavo a qualcosa che in mancanza di tensione mi sezioni quelle prese e che poi potrei riarmare manualmente quando torno o ancora meglio si riarmasse automaticamente dopo qualche secondo.
La prima cosa che mi viene in mente e' mettere una ciabatta, che alimenta tutti i carichi da sconnettere al riarmo, e comandare questa ciabatta con un rele' con comando a pulsante e contatto di autotenuta. Quando manca la tensione il rele' cade e si riarma solo col pulsante e rimane su fino al prossimo black-out.
Se l'interruttore differenziale (salvavita) e' vecchio, puo' essere che non funzioni piu' bene, quindi in prima battuta si potrebbe suggerire di sostituirlo con uno nuovo.
Un'altra soluzione puo' essere un differenziale con riarmo automatico. Ce ne sono di svariati tipi, e il costo di uno discreto non e' tanto lontano dallo stesso dispositivo in versione normale. Se pero' il distacco avvenisse per giustificato motivo, ossia, perche' effettivamente al ritorno dell'energia nel tuo impianto si verificassero degli squilibri, anche il nuovo differenziale sgancerebbe. E non avresti risolto il problema.
Una soluzione elegante, a mio avviso, la condivido con Cordy: da tempo, ormai da almeno un decennio, a casa mia "lavorano" UPS e stabilizzatori di tensione. Tutti i dispositivi "sensibili", PC, modem, switch, televisore, impianto audio... ogni apparecchio elettronico con una "certa tecnologia", che all'interno usi memorie di massa (i decoder TV, ad esempio), ecc... e' sotto UPS o, se ha un assorbimento importante, sotto stabilizzatore di tensione.
Il primo risultato di questa scelta, e' che non si e' mai piu' rotto nulla. Pochi sanno, che la quasi totalita' dei guasti agli elettrodomestici vengono causati dal fornitore dell'energia elettrica, sotto forma di disturbi sulla rete di distribuzione. Ad eccezione delle apparecchiature che si danneggiano, infatti, nessuno e' in grado di accorgersi di questi fenomeni, che sono normalmente di durate inferiori al mezzo secondo, se non chi ha in casa sistemi di rilevazione, controllo, protezione. E uno dei momenti critici e' proprio quello del distacco dell'energia e il suo successivo ritorno, con particolare efficacia se i due eventi sono molto ravvicinati.
il salvavita non scatta per picchi di assorbimento ma per le perdite verso terra. Hai dispositivi in casa che causano tale perdita, e quello a monte deve tener conto anche delle perdite di linea e altro, ovviamente se collegati (cantina, garage ...)
Non e' corretta, come analisi. Innanzitutto il riarmo non e' immediato ma, di solito, regolabile da qualche decina di secondi fino a minuti. Inoltre, sempre di solito, vengono effettuati due tentativi di riarmo e, se l'operazione non va a buon fine, l'interruttore rimane aperto.
Il riarmo degli interruttorni automatici nasce come esigenza da un fatto statistico: spesso le cause di apertua di questi dispositivi sono fenomeni transitori, e il distacco per tali motivi puo' rappresenta un disservizio meno tollerante di un tentativo non andato a buon fine nel caso invece del distacco per motivi permanenti.
Va anche considerato che, se l'interruttore non riarmasse da se', la prima cosa che fa l'operatore/utente (che quando si apre un automatico non si mette certo subito a fare una diagnosi di tutto l'impianto) e' proprio un tentativo di riarmo... quindi l'apparecchio di fatto si sostituisce all'utente nel "primo intervento".
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