Interfacciare ingressi pic con impianto 12V

Salve, sto facendo un circuito che dovrà interfacciarsi con due linee derivate dal blocchetto di accensione a chiave di un tipico impianto a 12V. L'impianto è su un vecchio motore a spinterogeno con puntine, quindi suppongo sarà rumoroso. Che precauzioni prendere per collegare queste due linee agli ingressi di un pic12f629? Io pensavo a una resistenza in serie all'ingresso, poi fra ingresso e massa uno zener di protezione da 5,1V e una resistenza che farà sia da partitore per ottenere un livello logico dalla linea a 12V (anche 14,4V con motore in moto) che da pull down in assenza di tensione. Le due linee infatti saranno o flottanti (livello logico zero) o attive a 12V. Vale la pena aggiungere anche un condensatore fra ingressi e massa? di che valore? E dal punto di vista dell'alimentazione, è sufficiente un 78L05 con elettrolitici e poliestere prima e dopo (e magari un diodo in serie prima dell'ingresso) o serve altro? Grazie.

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Telespalla Bob
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Telespalla Bob ha scritto:

Metti a massa gli ingressi e le uscite non utilizzate.

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El_Ciula

Telespalla Bob ha scritto:

12V.
i
a

se non ho capito male devi montare il tutto su un automobile o roba simile.....quindi attenzione agli spike che si verranno a creare, roba da centinaia di V; quindi utilizza varistori ed altro per proteggere alimentazione ,uC ed ingressi.

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emilio

Il 15/01/2013 20:52, El_Ciula ha scritto:

uhm.... le uscite? tutti i pin sono usati comunque, mi premeva eliminare eventuali disturbi di linea per non rovinare il pic o per evitare un crash del firmware.

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Telespalla Bob

Il 15/01/2013 21:41, emilio ha scritto:

esatto, il tutto andrà a bordo di una barca con motore automobilistico. quindi varistori fra ingressi e massa? e fra ingresso alimentazione e massa? dopo il regolatore servono? i condensatori fra ingressi e massa sono utili o non servono? grazie.

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Telespalla Bob

Telespalla Bob ha scritto:

ee

a
i

di

da

4V

ve

i

o.

nei pochi circuiti che ho montato su auto, ho protetto gli ingressi del uC con zener dal pin verso massa e verso il +V,e R in serie al pin stesso, se possibile ; e ho protetto l'ingresso del regolatore di V, con un diodo in serie ,e varistore da 25V verso massa....dopo il regolatore non servono....se non entrano ,neanche escono.

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emilio

V.

...

Visto che no devi fare una produzione su larga scala ti consiglio dei fotoaccoppiatori. Non basta limitare la tensione agli ingressi, bisogna anche essere sicuri che non si presenti col micro non alimentato o alimentato con tensione più bassa (su accensione o spegnimento). Con i foto non ti sbagli perchè la tensione d'ingresso al micro al massimo raggiunge quella di alimentazione, non cattura porcherie, il circuito resta concentrato e alla fine spendi comunque poco. Diversamente, puoi utilizzare dispositivi a collettore aperto come degli NPN per ottenere alcuni dei vantaggi offerti dai foto ma sussistono capacità parassite tra base e collettore che possono far passare le suddette schifezze.

Piccio.

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Piccio

Il giorno martedì 15 gennaio 2013 20:33:13 UTC+1, Telespalla Bob ha scrit to:

imho la protezione delle linee è la parte meno critica; il vero problema è lo stadio di alimentazione e il rumore elettrico radia to

che informazioni trasportano queste 2 linee? se sono stati logici (es: "chiave al primo scatto" oppure "temperatura liqu ido radiatore troppo alta") il partitore e lo zener ti possono bastare; nel dimensionamento del partitore considera che se entri su ingressi ttl ti ba stano 2V per il livello logico alto ma se entri su ingressi schmitt-trigger ed te ne servono il doppio; inoltre 5.1V per lo zener mi sembrano troppi... rischi che non vada mai in diretta perchè i diodi di clamp interni al micro intervengono prima; quindi o fai il partitore con R grandi e sfrutti i diodi interni oppure met ti uno zener che intervenga prima e ti garantisca cmq di rispettare il Vih- min

se invece acquisisci qualche segnale tipo "giri-motore" allora ti consiglio di disaccoppiare con un condensatore in serie... poi sempre partitore e ze ner

il problema è se può verificarsi una situazione di load-dump che può comportare uno spike da 80V e passa (questo in ambito automotive) nel tuo caso dipende da che carichi ci sono collegati alla batteria (oltre al motorino di avviamento) e come vengono usati; poi dipende se vuoi essere operativo sempre o solo a motore acceso; durante lo start-up la tensione di batteria scende parecchio e il 7805 non ha il d rop-out minimo per lavorare... in questo caso il consiglio di opto-isolare mi sembra il più sensato perchè altrimenti ti trovi con una corrente ch e entra dai pin del micro con il micro non alimentato;

nelle autoradio ho spesso visto un filtro LC molto generoso per la protezio ne dello stadio di alimentazione;

sarebbe meglio schermare il circuito se viene montato vicino alle puntine

-ice-

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ice

Il 16/01/2013 9:53, ice ha scritto:

radiatore troppo alta") il partitore e lo zener ti possono bastare; nel dimensionamento del partitore considera che se entri su ingressi ttl ti bastano

2V per il livello logico alto ma se entri su ingressi schmitt-triggered te ne servono il doppio;

diretta perchè i diodi di clamp interni al micro intervengono prima;

uno zener che intervenga prima e ti garantisca cmq di rispettare il Vih-min

disaccoppiare con un condensatore in serie... poi sempre partitore e zener

comportare uno spike da 80V e passa (questo in ambito automotive)

motorino di avviamento) e come vengono usati;

start-up la tensione di batteria scende parecchio e il 7805 non ha il drop-out minimo per lavorare... in questo caso il consiglio di opto-isolare mi sembra il più sensato perchè altrimenti ti trovi con una corrente che entra dai pin del micro con il micro non alimentato;

dello stadio di alimentazione;

quella dei fotoaccoppiatori mi sembra un'ottima soluzione. Riguardo all'alimentazione, il circuito sarà sempre operativo, sia a motore in moto che spento (è un temporizzatore per ventilazione con inibitore di messa in moto), quindi è importante che funzioni anche in fase di avviamento. Meglio orientarsi su regolatori switching? Mi tocca complicare il circuito... ma se ci vuole ci vuole... (il pic lavora anche sotto i 5V) Il dispositivo sarà installato lontano da motore e puntine, sotto il cruscotto e vicino al blocchetto della chiave. I due ingressi servono per determinare la posizione della chiave, il resto sono uscite che pilotano due relè, una spia e un buzzer. Oltre a motorino di avviamento e bobina di accensione poco altro. Nessuna centralina come nei motori moderni, qualche strumento da cruscotto, pompe elettriche, vhf.

grazie, ciao.

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Telespalla Bob

Il giorno mercoledì 16 gennaio 2013 10:08:08 UTC+1, Telespalla Bob ha scr itto:

si; ma non ti basta un semplice step-down... al tempo per gestire questa situazione usai uno step-down per scendere da 1

2V a pochi volt (il valore limite dipende da vari fattori) per poi salire d i nuovo con uno step-up; poi anche il linare perchè mi serviva un'aliment azione "pulita"

avevo trovato anche soluzioni in grado di fare step-up e step-down con lo s tesso circuito; cerca SEPIC se ti interessa

ecco, appunto, pompe elettriche (carico induttivo) e vhf (carico resistivo che tira parecchi watt)

il punto è: la batteria viene ricaricata dall'alternatore?

-ice-

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ice

Il 16/01/2013 12:17, ice ha scritto:

a pochi volt (il valore limite dipende da vari fattori) per poi salire di nuovo con uno step-up; poi anche il linare perchè mi serviva un'alimentazione "pulita"

stesso circuito; cerca SEPIC se ti interessa

grazie delle info. per caso hai qualhe schema già collaudato, o la sigla di qualche chip dedicato?

tira parecchi watt)

sì, la batteria (in realtà due in parallelo) sono ricaricate da un alternatore come nelle auto.

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Telespalla Bob

Il giorno mercoledì 16 gennaio 2013 13:31:20 UTC+1, Telespalla Bob ha scr itto:

a memoria direi qualcosa tipo lt1371; se ben ricordo c'era uno schema sul datasheet che con pochi adattamenti lav orava tra 4V e 15V di ingresso per avere 12V in uscita; le prove fatte su breadbord furono ovviamente "disastrose", gli switching n on gradiscono gli spezzoni di filo; poi passai allo step-down+step-up perchè si trovava più documentazione su cui lavorare

cmq la linear ha un tool-selector fatto decentemente, metti i parametri tip o Vin e Vout, la corrente e ti trova i loro switching in grado di lavorare in sepic

esistono anche delle soluzione già pronte, almeno per gli stepping; la texas ha qualcosa ma sono molto costosi

quindi devi proteggerti dal load-dump; ovvio che se metti il 7805 senza protezioni il tutto va... ma non hai nessu na garanzia di affidabilià; per quanto ricordo dalle letture fatte, anche la soluzione con tvs in paral lelo ai rails di alimentazione era poco affidabile (non ricordo il motivo)

se non è un'applicazione critica e vuoi sbrigartela velocemente potresti mettere un resistore di potenza in serie al positivo; il valore dipende da quanta corrente assorbe al max il tuo circuito; su questo resistore (potrebbe essere necessario dissiparlo, dipende) fai ca dere buona parte della tensione; poi metti un diodo in serie ed entri nel l ineare con i relativi condensatori su in e out; prima del lineare metti anche un tvs da circa 25V (che verrà aiutato dal resistore; il lineare classico in genere regge 35V)

in una vecchia auto ho fatto così e il tutto è campato 6/7 anni... poi l'auto è andata disfatta in un incedente per cui non so quanto poteva anc ora reggere; per essere operativo durante la fase di accensione avevo usato un grosso co ndensatore di back-up rimediato in fiera, con opportuna elettronica di cont orno per limitare la corrente di carica quando il C è del tutto scarico;

per il filtro in ingresso, potresti anche recuperare qualcosa da una vecchi a autoradio

infine ti segnalo che esistono dei lineari progettati per automotive per cu i pensati per resistere al load-dump; la texas li ha ma anche maxim dovrebbe avere qualcosa... certo non li trove rai allo spaccio in città ma i distributori li hanno

ciao

-ice-

Reply to
ice

Il 16/01/2013 15:38, ice ha scritto:

lavorava tra 4V e 15V di ingresso per avere 12V in uscita;

gradiscono gli spezzoni di filo;

lavorare

Vin e Vout, la corrente e ti trova i loro switching in grado di lavorare in sepic

garanzia di affidabilià;

parallelo ai rails di alimentazione era poco affidabile (non ricordo il motivo)

mettere un resistore di potenza in serie al positivo; il valore dipende da quanta corrente assorbe al max il tuo circuito;

cadere buona parte della tensione; poi metti un diodo in serie ed entri nel lineare con i relativi condensatori su in e out;

resistore; il lineare classico in genere regge 35V)

è andata disfatta in un incedente per cui non so quanto poteva ancora reggere;

condensatore di back-up rimediato in fiera, con opportuna elettronica di contorno per limitare la corrente di carica quando il C è del tutto scarico;

autoradio

pensati per resistere al load-dump;

allo spaccio in città ma i distributori li hanno

Grazie per l'interesse. Allora, ricapitolando gli ingressi li gestisco con due fotoaccoppiatori e non serve altro, se non la resistenza corretta per i led interni. Non c'è comunque il rischio che i pin ricevano tensione a micro spento, il circuito sarà sempre sotto tensione, tuttavia i fotoaccoppiatori proteggono dagli sbalzi. Per quanto riguarda l'alimentazione invece, facendo alcune considerazioni vorrei cercare di ridurre al minimo il circuito e, se possibile, evitare pwm. Ad essere alimentato sarà solo e unicamente il pic 12f629, che se non sbaglio consuma, a 4MHz con l'oscillatore interno, meno di 500uA. le uscite piloteranno solo dei transistor per comandare due relè e una spia collegati direttamente ai 12V, e forse un cicalino piezoelettrico. credo che la corrente maggiore richiesta sarà quella delle basi dei transistor. Il pic funziona fino a 2V, e ho letto che in fase di avviamento la tensione della batteria non dovrebbe scendere sotto gli 8 volt. Non ho problemi a recuperare una bobina di filtro da un'autoradio, ma dopo qual è la cosa più semplice da metterci per ridurre la tensione anche a 3-4 volt operativi?

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Telespalla Bob

scritto:

p

lavorava tra 4V e 15V di ingresso per avere 12V in uscita;

ng non gradiscono gli spezzoni di filo;

one su cui lavorare

tipo Vin e Vout, la corrente e ti trova i loro switching in grado di lavor are in sepic

essuna garanzia di affidabilià;

arallelo ai rails di alimentazione era poco affidabile (non ricordo il moti vo)

sti mettere un resistore di potenza in serie al positivo; il valore dipende da quanta corrente assorbe al max il tuo circuito;

i cadere buona parte della tensione; poi metti un diodo in serie ed entri n el lineare con i relativi condensatori su in e out;

dal resistore; il lineare classico in genere regge 35V)

poi l'auto è andata disfatta in un incedente per cui non so quanto poteva ancora reggere;

o condensatore di back-up rimediato in fiera, con opportuna elettronica di contorno per limitare la corrente di carica quando il C è del tutto scari co;

cchia autoradio

r cui pensati per resistere al load-dump;

roverai allo spaccio in città ma i distributori li hanno

Per consumi così bassi, concordo con ice: resistenza in serie all' LDO. In questo modo hai anche una protezione dal cortocircuito. Al limite, una piccola induttanza (meno di 100 microhenry) con poche spire in serie alla resistenza stessa; non escludo che possa bastare anche un toro di ferrite sui cavi. Le induttanze di alto valore con tante spire fanno passare gli spike a causa delle forti capacità tra le stesse.

[FIDOCAD] MC 40 65 0 0 200 MC 40 65 2 0 010 MC 60 70 1 0 170 MC 70 70 0 0 180 MC 80 65 0 0 080 MC 100 70 0 0 180 MC 110 70 1 0 170 MC 60 80 0 0 040 MC 70 80 0 0 040 MC 100 80 0 0 040 MC 110 80 0 0 040 LI 55 65 60 65 LI 60 65 80 65 LI 90 65 95 65 LI 95 65 125 65 LI 60 70 60 65 LI 70 70 70 65 LI 100 70 100 65 LI 110 70 110 65 LI 160 65 165 65 SA 60 65 SA 70 65 SA 100 65 SA 110 65 TY 130 60 5 3 0 0 0 * 78L05 RV 125 55 155 75 MC 140 80 0 0 040 LI 140 80 140 75 LI 155 65 170 65 MC 170 65 0 0 074

Piccio.

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Piccio

Il 18/01/2013 12:18, Piccio ha scritto:

Ottimo, grazie. Entro breve proverò, semmai mi faccio sentire di nuovo :-) La caduta sulla resistenza suppongo andrà calcolata per una tensione di batteria di 8-9V, anche se poi salirà a 14 Il discorso delle poche spire non lo avrei immaginato, grazie.

Ciao.

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Telespalla Bob

Il 18/01/2013 12:18, Piccio ha scritto:

ah, se al posto dei transistor usassi dei mosfet per pilotare i relè, avrei un minor assorbimento da parte del pic? che controindicazioni avrei? grazie.

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Telespalla Bob

Il giorno sabato 19 gennaio 2013 21:23:49 UTC+1, Telespalla Bob ha scritto:

anche i mosfet sono transistor; bjt o mos usato come interruttore nella tua applicazione cambia poco... a t e basta accendere il bjt o il mos in saturazione, il resto lo fa il relay

-ice-

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ice

Il 24/01/2013 19:01, ice ha scritto:

basta accendere il bjt o il mos in saturazione, il resto lo fa il relay

sì, grazie. però pensavo che per un bjt il pic deve comunque buttare fuori un po' di corrente per la base, mentre con il mosfet non dovrebbe servire. o sbaglio? saranno pochi mA, ma poi vanno a finire sulla resistenza dell'alimentazione. ciao.

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Telespalla Bob

Il giorno venerdì 25 gennaio 2013 10:16:26 UTC+1, Telespalla Bob ha scrit to:

con il mos è lecito aspettarsi che serva meno corrente di gate (rispetto alla corrente di base di un bjt) per accenderlo saturo; se come dici vuoi limare fino al mA allora tantovale mettere dei mos gate-l evel

-ice-

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ice

In data 15 gennaio 2013 alle ore 23:06:02, emilio ha scritto:

Concordo. Sugli ingressi degli ic i varistori son troppo lenti, meglio gli zener per non prendere componenti costosi. Io solitamente uso una resistenza serie per protezione, poi un diodo classico per gli spikes negativi con in parallelo lo zener per quelli positivi che eccedono la tensione di lavoro.

Ciao.Alberto.

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Alberto Rubinelli

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