salve dovrei realizzare dei filtri di CO, per un piccolo sistema di altoparlanti a 2 vie...pensavo di usare delle bobine NON in aria ma con nucleo in ferrite, e avvolgermele da solo.
o di poter usare dei tondini di acciaio.
salve dovrei realizzare dei filtri di CO, per un piccolo sistema di altoparlanti a 2 vie...pensavo di usare delle bobine NON in aria ma con nucleo in ferrite, e avvolgermele da solo.
o di poter usare dei tondini di acciaio.
Il 21/06/2021 17:54, emilio ha scritto:
C'e' "Make Inductor" un soft. che ti facilita molto la realizzazione di bobine in aria o legno. Con nucleo in ferrite devi essere sicuro di non arrivare in zona di "saturazione".
Giorgio ha scritto:
sato
proprio per evitare la saturazione volevo usare dei nuclei cilindrici,
, pensavo di usare dei semplici tondini di acciaio, che comprerei al Brico. per il valore ,nessun problema, ho un ottimo ponte RLC dell'HP
ps-una volta si usavano tondini di ferrite per le radio AM...li usano ancora?
di KHz a qualche MHz, e per giunta con segnali debolissimi. Alcune bacchette di ferrite poi lavorano fino alle VHF basse, ma a trovarle...
Sulla baia cmq trovi parechia roba usabile allo scopo, specialmente dai venditori russi e limitrofi. Per es:
Basta aggiungere il rocchetto giusto e ti fai delle induttanze di
fedi religiose:)
ha cessato produzione e distribuzione a dicembre 2020.
cilindrico. - Inizialmente facevano eccezione quelle per subwoofer, con pacco di lamierini ferro-silicio, ma in seguito anch'esse
-_
Ciao!
Il 21/06/2021 17.54, emilio ha scritto:
(tranne per alcun acciai speciali, cosiddetti "antimagnetici"), il che significa che ha spaventose perdite per isteresi - oltre alle perdite, in genere consistenti, dovute alle correnti parassite.
Se vuoi realizzare un induttore decente, ti serve un nucleo che si comporti in maniera adeguata, con un'isteresi controllata (per non avere troppe perdite in alta frequenza), un flusso di saturazione adeguatamente alto rispetto al flusso che prevede il filtro (per
possibile elevata (per limitare le perdite per correnti parassite).
toroidi da qualche vecchio alimentatore switching - ad esempio ne ho qui alcuni recuperati con un AL100 intorno a 5,5 mH, che dovrebbero prestarsi piuttosto bene al gioco (per un passa basso semplice a 6dB/ott con impedenza caratteristica 8 Ohm servono L=1,3mH e C=20uF, quindi siamo nel range giusto).
Ciao! mario
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inaia
ho acquistato un ampli che ha 2 ch out (L e R) e uno per un
un po le cose (filto di CO a 6db quindi con una sola L e un solo C)
i3hev, mario ha scritto:
sato
te
e dovrebbe essere relativamente piccola e dovuta solo allo sbilanciamento delle semionde
e ?lizzare i
i t
si ,sono dei 6db...provero a fare delle prove con acciaio e con ferrite e vedere cosa,ad orecchio, sento di differenza
^^ * Ci sono i magneti degli altoparlanti -_
uniposta ha scritto:
zione
scusami, ma questa non l'ho capita...
^^ * sia pure in misura variabile a seconda della distanza e dell'angolazione, i magneti magnetizzano i nuclei. - Ora francamente non so quanto cambi, tra una magnetizzazione permanente, e una temporanea ma col nucleo sempre immerso nel campo del magnete.
-_
Ciao!
Il 22/06/2021 21.42, emilio ha scritto:
fregarcene...) ma il fatto che un ferro per magnetizzarsi in maniera permanente deve avere una magnetizzazione residua enorme, e di conseguenza un ciclo di isteresi con area proporzionalmente enorme. Questo significa che ad ogni ciclo di segnale devi buttar via una parte cospicua dell'energia per annullare la precedente magnetizzazione residua e stabilire quella nuova - energia che poi va prevalentemente a finire in calore nel ferro, a spese del segnale utile. Inoltre, queste
cui un induttore con un nucleo del genere ha dei limiti di frequenza molto severi. In pratica con l'acciaio si fanno solo elettrocalamite,
Ciao! mario
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Il 21/06/2021 17:54, emilio ha scritto:
aperto (senza chiusura).
impaccati nello stesso verso, con il massimo possibile di gap, ovvero senza i lamierini di chiusura circuito magnetico.
Io riutilizzerei il pacco di un piccolo trasformatore defunto ...
-- _ _ 0 0
^^
balordo, per poter affermare che conviene andare al brico a prendere il tondino da segare... - Si potrebbe dire che:
che in generale hanno rendimento medio intorno all'uno percento
tornare utile per fare una specie di equalizzazione che esalti i bassi, su un miniwoofer che altrimenti renderebbe poco, e, in parallelo all'induttanza malfunzionante, si potrebbe mettere
discreto compromesso tra risposta in frequenza e carico. = ..Non so se ho dimenticato qualcosa -_
Ciao!
Il 23/06/2021 13.13, uniposta ha scritto:
be', non ho mai parlato di efficienza, fosse solo per quello basterebbe alzare un pelino il volume - ma le perdite fanno funzionare male i filtri, e poi impediscono i picchi di corrente essenziali per una risposta dinamica decente
proprio come esaltare i bassi... ;)
Ciao! mario
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^^ * Dunque, io ho parlato di rendimento... anche se in effetti
strettamente collegata al fattore percettivo umano, mentre il
dalla potenza (basso o alto volume che sia), hai per esempio cento watt, o cento milliwatt di sottofondo, e gli altoparlanti convertono in potenza sonora un watt o un milliwatt = _-
^^ * Dunque: Dopo quanto intendevo, e ho precisato sopra, non ho capito quindi cosa hai scritto qui. = _-
^^
- Prendiamo due casi limite: Pilotare una cuffia da 600 ohm, piuttosto che pilotare un impianto da discoteca da tremila watt. = _-
^^ * Eh? = _-
^^
gigantesca degli altoparlanti. E' una questione di economia generale:
= - Comunque ti ricordo che era un esempio di discorso balordo per giustificare l'uso del tondino preso al brico, cosa che io non farei mai. - Sei sicuro, di voler continuare un discorso balordo?... -_
-_
Il 24/6/21 13:02, uniposta ha scritto:
...e il filtro deve essere progettato considrando il tweeter come un condensatore puro da circa 100nF (KSN1001A).
uniposta ha scritto:
ente
azione
egnale
penso che data la distanza tra nucleo e magnete e sopratutto l'intensit? ? generata dal magnete dell'altoparlante, penso proprio che questo problema non sussista (cosa che sarebbe superabile con una schermatura)
Il 23/06/2021 23.20, uniposta ha scritto:
rendimento ed efficienza dovrebbero essere quasi sinonimi (anche se mi rendo ben conto che qualcuno potrebbe non usare le parole in questo modo); in genere ho sentito parlare di rendimento in termodinamica,
dell'influsso anglofono, molto presente in elettronica ma decisamente meno in termodinamica). Comunque, giusto per metterci d'accordo sulle
potenza utile resa all'uscita di un sistema e la potenza totale fornita
acustici di solido va da basso (piezo e simili) al trascurabile... :)
Ad esempio, per avere una riproduzione ragionevolmente credibile di un
salto in avanti _esagerato_ :), e questo richiede un picco di corrente sproporzionato rispetto alla potenza media del segnale. Questo, per
quest'ultimo non sia uno di quegli amplificatori che non possono dare grandi potenze continuative, ma possono fornire impulsi di corrente molto robusti).
distorce il segnale (un picco di corrente, passando attraverso un passa basso, tende ad appiattirsi ed allargarsi), le perdite degli induttori tendono a sottrarre potenza in maniera diversa alle varie frequenze, peggiorando la curva di risposta.
per esaltare i bassi, bisogna fornire all'altoparlante dei bei fronti di salita ripidi e potenti, che ti facciano ad esempio sentire bene il "boom boom" delle percussioni - questo richiede forti correnti e banda
Ciao! mario
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