Gruppo elettrogeno

Vorrei sapere se è possibile reperire da qualche parte su intrnet una schema di un gruppo elettrogeno (generatore di corrente) in quanto mi occorre perchè vorrei trasformare il motore a benzina di un trattore non più in uso in un generatore. Qualcuno di Voi l'ha gia fatto una cosa simile? è fattibile? Saluti. Carlo.

Reply to
TheCBc
Loading thread data ...

Hai idea di che alternatore vorrai montare, dovrebbe essere il componente piu caro e dal quale io trarrei la decisione se continuare nell'autocostruzione o no

--
Gibe
Modena Italy
Utente Macintosh dal 1991
gibe[chiocciola]gosseyn[punto]com
Reply to
Gibe

Di per s=E8 =E8 una cosa fattibile. In base per=F2 alle tue conoscenze in materia e alla disponibilit=E0 dell'alternatore, come gi=E0 detto da Gibe, devi valutare bene. Per costruire un apparecchio che sia utilizzabile (tensione e frequenza costanti, o comunque in un range accettabile al variare del carico) devi comunque realizzare un minimo di controllo del motore. Come alternatore potresti recuperarne uno a poco prezzo (che sia per=F2 in buono stato) automobilistico da uno sfasciacarrozze, poi per=F2 devi avere un trasformatore adatto per innalzare la tensione.

Desideri costruire questo gruppo elettrogeno perch=E8 ne hai un particolare bisogno, o pi=F9 che altro per scopi hobbystici? Nel primo caso, penso ti possa convenire acquistarne uno commerciale gi=E0 fatto (ce ne sono di piccoli a poco prezzo, ma pur sempre robusti e affidabili).

Ciao, Max

Reply to
Max

Voglio costruirlo principalmente per hobby, in oltre ho un amico meccanico che mi darebbe una mano! L'alternatore non ho problemi a trovarlo, ma poi il trasformatore...

"Max" ha scritto nel messaggio news: snipped-for-privacy@d57g2000hsg.googlegroups.com...

Di per sè è una cosa fattibile. In base però alle tue conoscenze in materia e alla disponibilità dell'alternatore, come già detto da Gibe, devi valutare bene. Per costruire un apparecchio che sia utilizzabile (tensione e frequenza costanti, o comunque in un range accettabile al variare del carico) devi comunque realizzare un minimo di controllo del motore. Come alternatore potresti recuperarne uno a poco prezzo (che sia però in buono stato) automobilistico da uno sfasciacarrozze, poi però devi avere un trasformatore adatto per innalzare la tensione.

Desideri costruire questo gruppo elettrogeno perchè ne hai un particolare bisogno, o più che altro per scopi hobbystici? Nel primo caso, penso ti possa convenire acquistarne uno commerciale già fatto (ce ne sono di piccoli a poco prezzo, ma pur sempre robusti e affidabili).

Ciao, Max

Reply to
TheCBc

Quale trasformatore ?

Reply to
Tittopower

Ho accennato al trasformatore nel caso trovi a prezzo stracciato un alternatore da auto; anche se ovviamente =E8 un passaggio in pi=F9 e una scelta migliore sarebbe quella di un alternatore gi=E0 sui 230, ma probabilmente con costi maggiori...

Reply to
Max

Max ha scritto:

.=2E......

I passaggi in pi=F9 sarebbero diversi: un alternatore per auto ha di solito uscita gi=E0 rettificata e a fasi multiple per ridurre il ripple. Prima del trasformatore occorrerebbe un convertitore DC=3D>AC possibilmente sinusoidale, magari con sinusoide simulata in PWM.

Come piccola consolazione, non dovrebbe preoccuparsi della velocit=E0 di rotazione del motore, che non c'entrerebbe con la frequenza.

Se non vuole comprare i vari moduli gi=E0 bell'e fatti, la vedo non facile.

Tullio

-- Ubi solitudinem faciunt, ibi pacem appellant.

Reply to
Tullio Mariani

Lascia perdere l'alternatore automobilistico: già dalle dimensioni ti dice che non può trasformare più di tanta potenza: in genere ne tiri fuori meno di 1kW elettrico. Direi che un motore da trattore, per quanto scarso possa essere, più di 1kW meccanico lo può produrre. Ti consiglio di cercare un alternatore sincrono, magari trifase (più facile per grosse potenze come quelle che puoi estrarre). In alternativa puoi prendere un grosso motore asincrono trifase e cambiargli il rotore mettendone uno che abbia una o due coppie di elettromagneti alimentati da spazzole mediante anelli sul rotore stesso, in modo da ottenere un alternatore sincrono. Sicuramente, anche se non so scendere nei dettagli, il controllo è molto più semplice per un sincrono che per un asincrono. PROBABILMENTE bastano un paio di PID.

Reply to
andreafrigo

Un alternatore "sincrono"... con che cosa?

Saluti.

--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
Reply to
Tomaso Ferrando

Con la rotazione del rotore.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Reply to
Franco

:-DDDDDDD

Tullio

-- Ubi solitudinem faciunt, ibi pacem appellant.

Reply to
Tullio Mariani

Come ho fatto a non pensarci...

Saluti.

--
Posted via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
Reply to
Tomaso Ferrando

E' il nickname della macchina elettrica che intendevo indicare: il nome completo è:

macchina elettrica rotante sincrona trifase con rotore ad elettromagneti.

In pratica gli alternatori sincroni generano una frequenza che è esattamente la frequenza di rotazione del rotore moltiplicata per il numero di poli di rotore. Se usati come motori o riescono a girare alla frequenza di alimentazione divisa per i poli di rotore (la frequenza di rotazione altro non è che rpm/60) o si fermano.

Reply to
andreafrigo

snipped-for-privacy@nospam-inwind.it ha scritto:

Nickname?

Non necessariamente trifase. Quelli impiegati nelle automobili credo abbiano un numero di fasi superiore a tre. E non e' neanche detto che gli "elettromagneti" rappresentino sempre la parte rotorica...

Ossia, quando un motore sincrono perde il passo, si ferma di botto?

Saluti.

Reply to
Tomaso Ferrando

nome abbreviato, sintetico.

Vero. Facevo riferimento all'applicazione particolare del mittente del post originale. Per quelle potenze penso che non ci siano molte alternative. Confermo invece che un alternatore automobilistico è trifase.

Di botto non so, ma non credo sia molto contento. Credo che ci sia uno scorrimento massimo tollerabile oltre il quale la coppia del motore crolla.

--
- Oh!!! Ghe xe nesuni?
- Si! Sa vuto?
- Gavio na cariola da prestarme?
- La voto piena o la voto voda?
Reply to
andreafrigo

snipped-for-privacy@nospam-inwind.it ha scritto:

.=2E.................

Ammetto la mia ignoranza di macchine elettriche in genere e della terminologia connessa in particolare, ma mi risce difficile immaginare un alternatore che non sia sincrono secondo la tua definizione, ovvero nel quale la frequenza generata non sia sincrona o evenalmente multipla lla frequenza di rotazione del motore. Esistono?

Ho qualche dubbio sul numero di poli di un alternatore da automobile (ultimo tuo post) nel senso che una volta ho verificato, in una vecchia Citroen Diesel, che il ripple all'uscita dell'alternatore era a frequenza circa 12 volte piu' alta del numero di giri. il che mi fa pensare a sei o dodici poli, a secconda di come si rettifica.

Ciao

Tullio

-- Ubi solitudinem faciunt, ibi pacem appellant.

Reply to
Tullio Mariani

Direi di si`. Un motore asincrono (quelli con la gabbia di scoiattolo), in opportune condizioni possono funzionare da generatore. In questo caso possono avere uno scorrimento: girano piu` veloci della frequenza generata. Le opportune condizioni cui penso e` con il motore collegato a una rete. Si puo` anche usare il motore asincrono come generatore a se stante (serve un carico capacitivo e forse qualche altra condizione che non ricordo): in questo caso *suppongo* che ci sia comunque scorrimento, ma e` una ineducated guess :)

Direi 4 poli, raddrizzamento a sei impulsi (che e` praticamente l'unico ragionevole per un trifase). 4 poli vuol dire che per ogni giro fa due sinusoidi complete, quando raddrizzi con il ponte a 6 diodi moltiplichi per 6 la frequenza.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Reply to
Franco

Va beh, singolari e plurali a casaccio, concordanza neanche a senso...

Ma oggi e` una giornataccia: lunedi` scade il termine per la dichiarazione dei redditi, e oggi pomeriggio sono riuscito a chiudere e a spedire :)

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Reply to
Franco

Direi che in ambito tecnico i "nickname" non siano il massimo per definire un oggetto... Diciamo che lo si potrebbe definire in generale "generatore sincrono" o comunemente "alternatore", anche se in campo automobilistico credo lo sichiami cosi' solo per distinguerlo dalla dinamo.

se.

Non sono esperto ma piu' fasi ci sono, meglio e', visto che poi si deve trasformare tutto in continua.

a=2E

Diciamo che i danni maggiori si hanno dal punto di vista elettrico...

Saluti.

Reply to
Tomaso Ferrando

Probabilmente no, perche' raddrizzando con il ponte multifase, maggiore e` il numero di fasi, minore e` l'angolo di conduzione di ciascuna fase e peggio sono utilizzati gli avvolgimenti dell'alternatore.

--

Franco

Wovon man nicht sprechen kann, darüber muß man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Reply to
Franco

ElectronDepot website is not affiliated with any of the manufacturers or service providers discussed here. All logos and trade names are the property of their respective owners.