Generatore RF a vuoto, in corto circuito o non terminato correttamente.

Il 23/11/2013 19.16, snipped-for-privacy@gmail.com ha scritto:

Salve dimonio, d'accordo e se non seri ne attacchi uno esterno, pur se per me ne esistono di seri che non l'hanno. Però so per certo ed è documentabile che molti di questi ricetrasmettitori seri e non sono finiti in assistenza col finale bruciato, mentre sembra che una maniera abbastanza sicura per evitarlo esista. D'altra parte un generatore rf professionale non costa meno di una ricetrasmittente "seria". Non sapre per il circolatore e mi documenterò, percepisco però trattarsi di una protezione diversa da quanto già trattato qui.

Peppe

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~OnDO~
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Il 23/11/2013 19.20, Giorgio Bibbiani ha scritto:

Salve Giorgio. Risposta esauriente, grazie!

Peppe

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~OnDO~

Il 23/11/2013 19.12, ~OnDO~ ha scritto:

ciao ti rispondo (spero meglio) alla prima domanda, se proteggo un ricetrasmettitore "semplice" con una resistenza come per un generatore ottengo 2 risultati,

1 dimezzo la potenza di uscita (dissipata sulla resistenza di protezione) 2 rischio di perdere 6 dB di segnale 3 aumento la cifra di rumore di 6 dB

vedo che ti hanno già risposto su altre possibilità, in uso su impianti professionali, per il costo, dimensioni e ristrettezza di banda

ciao primula

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primula

"~OnDO~" ha scritto

le "persone autorizzate" se avessero sostenuto l'Esame secondo il programma ministeriale avrebbero ben difficilmente di questi problemi, purtroppo la sete di denaro ha portato ormai da decenni gli importatori a "influire" (diciamo cosi') sulle commissioni e cosi' l'esame e' diventato una barzelletta

la roba davvero professionale ne ha di protezioni ... i giocattoli no ma chissenefrega Se poi capitasse fra le mani un apparecchio che non ne ha ... se c'e' cultura sufficiente (aver studiato davvero le materie oggetto del programma d'esame) si e' in grado di pensarla e montarla una protezione e cosi' con qualche decina di Euro passa la paura, ma per quelli che non sono in grado... chissenefrega come sopra :-) (come si fa la faccina con i denti? )

Andrea I0ADY

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Andrea I0ADY

~OnDO~ wrote in news:5290f764$0$1365$ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it:

Ad esempio progettarlo per poter lavorare con elevati disadattamenti.

Che non è una protezione ma, appunto, un criterio di progetto. Tieni conto che non sono le onde stazionarie a far partire i finali, ma i superamento dei limiti in tensione e/o corrente.

Ciao, AleX

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AleX

Il giorno domenica 24 novembre 2013 23:16:28 UTC+1, AleX ha scritto:

1.news.tin.it: > mentre sembra che una maniera abbastanza sicura per evitar lo > esista. Ad esempio progettarlo per poter lavorare con elevati disadatt amenti. Che non ? una protezione ma, appunto, un criterio di proget to. Tieni conto che non sono le onde stazionarie a far partire i finali, ma i superamento dei limiti in tensione e/o corrente. Ciao, AleX

Esatto... le onde stazionarie non sono una malattia, semplicemente sono il risultato della riflessione del segnale in una linea di trasmissione. Il segnale riflesso si somma a quello prodotto causando sovratensioni e sovracorrenti. Ma a quanto ammontano queste sovratensioni? E' possibile calcolarle nei casi peggiori, cioe' cavo aperto (z=infinita) e cavo in corto circuito (z=0)? A occhio direi che se la riflessione e' totale e se la lunghezza della linea causa lo sfasamento "giusto", al generatore arriva una tensione doppia di quella generata. O sbaglio?

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dimonio99

Il 24/11/2013 9.05, primula ha scritto:

Salve primula, grazie per la precisazione, così mi è più chiaro.

Peppe

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~OnDO~

Salve Andrea, grazie, sono del tuo stesso parere. Però una disattenzione può capitare a tutti e per mille ragioni. Chi sa può permettersi di porre rimedio all'errore, chi non sa, beh l'hai detto: si arrangia. Qui non disquisivo che della possibilità di poter implementare una protezione abbastanza sicura nel finale rf, altri hanno spostato il tiro altrove. E' poi comunque vero che protezioni, apparati di controllo ed annessi e connessi potrebbero guastarsi anche loro e allora... ... come sempre chi sa risolve e chi non sa vedasi sopra. Non fa una piega. Io faccio parte di coloro che non sanno, s'è capito, chiedevo lumi circa una possibile soluzione che ho letto qui nel gruppo di discussione. D'altra parte alcuni con le ricetrasmittenti sono costretti a convivere e usarle non propriamente per piacere o per hobby.

Peppe

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~OnDO~

Il 24/11/2013 23.16, AleX ha scritto:

Salve Alex, per me questa è una fine sottigliezza che non riesco a cogliere sino in fondo. Se esiste una maniera per impedire quel genere di guasti non capisco perchè non la usano a prescindere. Insomma, vantaggi e svantaggi ci sarebbero a prescindere. Grazie.

Beppe

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~OnDO~

Salve dimonio, quindi un finale progettato per 5W reggerebbe qualsiasi disadattamento nel momento erogasse la metà della potenza (2,5W) o meno per il quale è stato calcolato? Anche questa potrebbe essere una valida soluzione che si collega al discorso fatto da primula.

Peppe

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~OnDO~

Il 25/11/2013 20.20, ~OnDO~ ha scritto:

ciao il motivo è il solito, migliorare i rendimenti, ridurre le spese. un transistor che tiene 30-40 V costa molto di più che uno che da 18-20 V, quindi alimentato a 13V con ros elevato ti ritrovo con 25-30V sul finale che estingue. (una volta con le valvole non si notava ....) ciao primula

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primula

[...]

Per vari motivi: anzitutto negli stadi di potenza quella resistenza gia' c'e' (anche se non la vedi :)); inoltre le sovratensioni sono pericolose quanto le sovracorrenti (e spessissimo lo sono di piu', negli=

stadi di potenza).

La resistenza inserita esternamente di cui parlavate sopra ha =

principalmente lo scopo di realizzare l'*adattamento di uniformita'* negli stadi di =

segnale con uscita su bassa impedenza, l'effetto come protezione dalle =

sovracorrenti e' secondario.

--
M. 

Using Opera's mail client: http://www.opera.com/mail/
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maestrale1971 - Massimo

Il giorno lunedì 25 novembre 2013 20:23:45 UTC+1, ~OnDO~ ha scritto:

sadattamento nel momento erogasse la metà della potenza (2,5W) o meno per il quale è stato calcolato? Anche questa potrebbe essere una valida solu zione che si collega al discorso fatto da primula. Peppe

Non chiederlo a me, la mia era una domanda a chi ne sa di piu'. Pero' ripensandoci non e' cosi' semplice perche' in un cavo possono esserci riflessioni multiple, cioe' il segnale continua a rimbalzare da un capo all'altro del cavo, sommandosi a quello del tx e ad ogni riflessione la tensione aumenta. Ovviamente in condizioni ideali senza perdite.

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dimonio99

snipped-for-privacy@gmail.com wrote in news: snipped-for-privacy@googlegroups.com:

Per quanto riguarda le sovratensioni e sovracorrenti in linea è corretto.

Il punto però è che, a causa delle onde stazionarie, l'impedenza che "vede" il generatore (il finale del tx) all'ingresso della linea, varia con la lunghezza. Pertanto pur con lo stesso ros, l'impedenza di carico per il finale potrà essere diversa (e quasi mai puramente resistiva...)

Quello che devi quindi verificare è quali valori di corrente e/o tensione assume il transistor in quelle condizioni. Se supera gli "absolute ratings", puff....

Nei finali valvolari lo vedevi bene, osservando il "dip" di placca.

Ciao, AleX

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AleX

~OnDO~ wrote in news:5293a305$0$1377$ snipped-for-privacy@reader1.news.tin.it:

Perchè costa. Mettere un transistor con parametri da 1kW, per usarlo a

10W (butto lì due numeri), non è esattamente efficiente per il portafoglio.

Anche un sistema di protezione che "spengesse" il finale quando c'è ros eccessivo (questo è quello che fanno nei casi più semplici), non è detto sia la scelta migliore quando il sistema deve poter funzionare sempre e comunque (applicazioni "mission critical", militari, etc...), oppure non posso mandarci il tecnico a ripararlo (applicazioni spaziali)

In tal caso, budget permettendo, abbondi generosamente nei margini di progetto. (Oltre ad adottare altri dispositivi come ti hanno accennato).

Tieni conto che anche un "terribile" ros di 3, in realtà significa un return loss di 6dB, ossia che su 100W spediti in antenna, ne ritornano indietro 25, mentre i restanti 75 escono. Questo significa, a livello di segnale trasmesso la diminuzione è di 1.2dB (unopuntodue), ovvero quanto perde un pessimo connettore. Probabilmente il corrispondente non se ne accorge nemmeno...

(In realtà con alto ros aumentano un po' le perdite nelle linee reali, ma il principio resta valido)

In realtà gli apparati ham, ad esempio, appena il ros sale un po' più di

1.5-2, cominciano a ridurre la potenza "in zona di sicurezza", quindi la percezione degli effetti del disadattamento è sicuramente falsata.

Ciao, AleX

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AleX

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