gabbia di Faraday 2

Un consiglio.

Secondo voi utilizzare una rete intrecciata con lcd di 2 cm e filo di 3 mm è preferibile ad una rete elettrosaldata con la medesima maglia ma com filo sottile? Io opterei per il maggior spessore della rete intrecciata, ma ho paura che l'intreccio possa non garantire quella continuità elettrica che ti dà la elettrosaldata: secondo voi può avere un qualche peso questa differenza? L'intrecciata è comunque zincata e non verniciata con isolanti che potrebbero insinuarsi tra i punti di contatto dei fili.

I pannelli di rete, sia intrecciata che elettrosaldata, verranno definitivamente ancorati allo scheletro in ferro zincato con tre quattro punti di saldatura per metro lineare.

Che ne dite? Grazie

Reply to
giorgio
Loading thread data ...

mm

com filo

dipende da cosa devi fare... ad esempio, il mio prof di propagazione & antenne citava spesso una frase di (mi pare) Gian Carlo Corazza: "Dove passa l'acqua, passa anche la radiofrequenza" :)

Il "buco", per quanto piccolo sia, si comporta come una sorgente e reirradia di là della rete (del resto, non è altro che il princ ipio di Huygens); quanto, dipende ovviamente dalle dimensioni del buco e dalla lunghezza d'onda: se quest'ultima è piccola rispetto al buco, la radiazione semplicemente passa indisturbata; se invece è grande, pas sa per riflessione parzialmente frustrata (nota anche come "effetto tunnel ottico): localmente hai un campo evanescente - praticamente come una guida d'onda sotto taglio - che però al di là del buco si ritra sforma in campo propagante appena trova le condizioni per farlo.

A frequenze basse, invece, quando lo spessore di penetrazione per effetto pelle può essere piuttosto grande, i buchi sono essenzialmen te invisibili, ma in cambio è determinante lo spessore dello schermo: i n pratica, all'interno dello schermo stesso si forma un'onda evanescente, che tende a zero ma non si annulla mai del tutto, per cui quello che è restato del campo si può propagare al di là dello schermo e, se questo è troppo sottile, il suo effetto può essere insufficiente.

Ciao.

--
73 es 51 de i3hev, op. mario 

Non è Radioamatore, se non gli fuma il saldatore! 
- Campagna 2006 "Il Radioamatore non è uno che ascolta la radio" 

it.hobby.radioamatori.moderato 
http://digilander.libero.it/hamweb 
http://digilander.libero.it/esperantovenezia
Reply to
i3hev, mario

i3hev, mario ha scritto:

Finalmente uno che ne capisce qualcosa! Bravo.

Reply to
El_Ciula

Allora, cortesemente, io ti dico cosa devo fare e tu mi consigli come farlo! Devo schermare le interferenze della rete elettrica (50 Hz ed armoniche): non devono entrare nella gabbia. Allora, come faccio?

Pareti continue o rete? Maglie quanto grandi? Spessore della parete o del filo della rete? Meglio una rete elettrosaldata o anche una incrociata (nel primo caso ci dovrebbe essere più continuità elettrica tra i fili della rete)? Utilità del collegamento a terra (al di là della sicurezza)?

Io so che accanto ai fenomeni di assorbimento, che mi sembra essere quelli di cui parli tu, ci sono anche fenomeni di riflessione, di deviazione del flusso magnetico da parte di materiali ad alta permeabilità magnetica, come i ferromagnetici, e di generazione di flusso contrario, secondo la legge di Faraday. E sapevo che alle frequenze di mio interesse la componente di più difficile eliminazione è il campo magnetico, per cui la schermatura dovrebbe prevedere gli ultimi due meccanismi descritti, mentre il campo elettrico continua ad essere prevalentemente assorbito ad alte freq e riflesso a basse. A questo punto andrebbe anche detto che il ferro, a parità di frequenza, ha una profondità di penetrazione minore degli altri metalli. E, infine, andrebbe anche detto che se la sorgente è molto lantana (onde piane) anche il campo magnetico torna a comportarsi come quello elettrico. Ma adesso più che di teoria ho bisogno di un consiglio pratico. Mi aiuti? Grazie, G.

Reply to
giorgio

giorgio ha scritto:

Cosa ci fai dentro sta gabbia, esperimenti con le nanoonde o i fulmini come tesla, oppure ci metti uno struzzo che cova?

Reply to
El_Ciula

Il 04/12/2012 00:33, giorgio ha scritto:

E come fai? La profondità dell'effetto pelle nel ferro per un campo a 50 Hz è di 8 mm. Buona fortuna. Fai prima a comprare una cassaforte e a mettere tutto lì dentro.

Reply to
Massimo Soricetti

"Massimo Soricetti" ha scritto nel messaggio news:50bdb57d$0$13277$ snipped-for-privacy@reader2.news.tin.it...

Schermo da 9 mm ?

Reply to
RobertoA

Il giorno Mon, 3 Dec 2012 23:33:48 +0000 (UTC), giorgio ha scritto:

Per entrare, qualcosa entrera' sempre, meglio parlare di attenuazione.

Per le basse frequenze va bene anche una rete, una parete garantisce una migliore protezione sulle alte frequenze, però lo schermo deve essere effettivamente continuo, cioè le pareti devono essere in buona continuità elettrica, non puoi mettere dei pannelli di lamiera o anche di rete appoggiati, ci vuole del sigillante conduttivo.

Non fa molta differenza per la 50Hz, guarderei più lo spessore e il materiale che deve essere ferromagnetico.

Considera che un forno a microonde ha aperture di un paio di millimetri e scherma bene le frequenze di 2,4Ghz.

Se il problema è l'effetto pelle dovresti mettere una gabbia abbastanza spessa, più che la larghezza delle maglie conta lo spessore del filo, però a naso quattro o cinque mm dovrebbero bastare, anche perchè credo che diametri superiori siano difficili da lavorare.

Direi meglio elettrosaldata e colegata per bene a un riferimento di terra, non al calorifero.

Iinoltre usa particolere cura per la porta, che nella camere schermate è la cosa di più difficile realizzazione, si usano delle costose finiture in rame per garantire la continuità dello schermo. Se fai una buona camera con una cattiva porta hai compromesso tutto.

Per vedere cosa intendo:

formatting link

--
ciao 
  Stefano
Reply to
SB

Il 04/12/2012 10:02, RobertoA ha scritto:

Dipende da quanta attenuazione dell'onda EM vuoi. Con 9 mm di schermo avresti -3 dB, un pò pochino :-D

Reply to
Massimo Soricetti

Ma l'assorbimento è uno dei tanti meccanismi alla base del funzionamento degli schermi e, ripeto, alle basse frequenze e limitatamente al campo magnetico da sorgente prossima, é praticamente trascurabile. Va bene per il campo elettrico, non per quello magnetico. Una cassaforte funzionerebbe male come una rete in quanto ad assorbimento di un campo magnetico a 50 Hz.

G.

Reply to
giorgio

premesso che la parete "continua ed in-in-ter-rot-ta!" - come la lubrificazione in "I soliti ignoti", insomma :) - è sempre meglio, i n questo caso la rete dovrebbe andare bene, e la misura delle maglio non dovrebbe essere molto importante. Come ti è già stato detto, su ggerirei filo piuttosto grosso e di permeabilità magnetica elevata (fil di fe rro, insomma!). Se hai bisogno di una schermatura *molto* efficace, potresti usare due reti, comunque elettricamente connesse tra loro e a terra (per

garantire il potenziale nullo), una di maglia di ferro ed una di rame.

La continuità elettrica secondo me dovrebbe essere piuttosto importa nte, eventuali punti o linee di discontinuità possono probabilmente ridur re l'effetto schermante.

lli

el

veramente quelli di cui parlavo io non sono fenomeni di assorbimento, anzi, quanto più bassa è la resistività del conduttore, ta nto migliore è l'effetto schermante: perché la schermatura sia buona, infatti, è necessario che le correnti indotte, che sono quelle che generano il campo uguale e contrario che annulla quello esterno indesiderato, siano libere di circolare con la minore attenuazione possibile.

La permeabilità magnetica elevata è importante soprattutto per attenuare i campi magnetici statici - ma, a frequenze così basse, tutto fa... :)

tana

non capisco bene cosa intendi dire, però tieni comunque presente che onde piane a 50 Hz è piuttosto difficile vederne... in genere si tra tta di campi indotti (analoghi a quelli del near field di un'antenna), che vengono a loro volta captati per induzione elettrica e/o magnetica, vale

a dire in pratica attraverso le capacità e le induttanze parassite d el circuito.

Ciao.

--
73 es 51 de i3hev, op. mario 

Non è Radioamatore, se non gli fuma il saldatore! 
- Campagna 2006 "Il Radioamatore non è uno che ascolta la radio" 

it.hobby.radioamatori.moderato 
http://digilander.libero.it/hamweb 
http://digilander.libero.it/esperantovenezia
Reply to
i3hev, mario

Come ti hanno detto, la rf passa attraverso qualunque buco. Per rendertene conto, prova a mettere un cellulare in viva voce dentro a una pentola con coperchio. Il cellulare continuera' a funzionare tranquillamente. Solo quando premerai con forza il coperchio sulla pentola fino a chiuderla ermeticamente, il cellulare smettera' di funzionare. Comunque ci sono in commercio delle speciali tende, del tutto simili a comuni tende da campeggio, che permettono di creare un ambiente con buona schermatura elettromagnetica. Non so darti altre informazioni, ma forse potrebbero fare al tuo caso.

Reply to
Dimonio Caron

"i3hev, mario" wrote in news:50bd1b07$0$1584$ snipped-for-privacy@news.tiscali.it:

Quoto :-) Lo diceva anche il mio prof. di Compatibilità Elettromagnetica.

Aggiungo che se non ci fosse "dissipazione" nell'ambiente schermato , dalla dimensione del buco dipenderebbe solo la durata del transitorio, per arrivare, a regime, a campi uguali "di qua e di la" dello schermo.

Ciao AleX

Reply to
AleX

Ferro zincato. Riguardo alla maglia a me nn preoccupa il cm in più nel senso che fa passare più o meno l'onda, ma il volume di metallo per unità di superficie, ecco perché preferirei una maglia da 4-5 con filo 5 mm piuttosto della rete con stesso spessore del filo e maglia 10x7,5 cm (questa è l'uica rete che ho trovato col filo così spesso. La ragione del maggior volume di metallo non ha a che vedere né con assorbimento, né con riflessione, ma con la maggior disponibilità di cariche per creare campi opposti.

cosa

Questo non lo capisco. Se le pareti vengono saldate tra loro con 3 saldature per metro lineare o giuntate con profili ad L e bulloni, perché devo poi ossessionarmi con la porta? Due cerniere da un lato ed il contatto del perimetro contro il battente non basta? Parliamo, appunto, non di GHz!

Reply to
giorgio

giorgio ha scritto:

50

il

Hz.

Sig Giorgio mi permetta un suggerimento. Sono piacevolmente sorpreso di vedere tecnici ospedalieri (spero non personale di assistenza medica, a meno che sia il caso raro e gradito di qualificato autodidatta ) prendere iniziative per approfondire le proprie conoscenze, ma per le norme ( = leggi, in caso di "incidente" legale) dal

1981, se lei interviene sulla macchina (senza consenso scritto del costruttore) alterando le condizioni originali di installazione e delle connessioni di protezione (terre equipotenziali)accessibili, definite dalla qualificazione attribuita al locale, al momento dell'ultima ristrutturazione, nel quale si trova l'elettroencefalografo, diventa "costruttore" assumendosi la relativa responsabilità civile e penale. A meno che non usa un poligrafo degli anni '80 a scrittura diretta, gli ultimi, come gli elettrocardiografi, acquisiscono i segnali, li "puliscono" in base a quanto impostato via software in base agli obiettivi diagnostici e successivamente li mandano in visualizzazione. Gli stadi d'ingresso hanno valori di reiezione di modo comune al rumore al limite della tecnologia (commerciale), quindi i problemi sui segnali d'ingresso sono sempre dovuti al trasferimento involontario di sporcizia e eventuale pasta conduttiva sui contatti dorati dei connettori dei cavetti degli elettrodi cerebrali, i quali non hanno certo vita eterna. Può trovare informazioni sulla corretta costruzione degli schermi elettromagnetici sui manuali per telecomunicazioni: si ricordi che se lo collega ad un potenziale elettrico entro 1,5m dal paziente devono essere ricertificate le valutazioni di sicurezza in condizioni di guasto degli apparecchi entro quella distanza. La dislocazione dell'ambiente non ha un'importanza secondaria: la vicinanza con fisiatria,ginecologia,dermatologia,radiologia, TAC e RMN ,locali tecnici,non aiuta. Per questo Le suggerisco quindi la ricerca della collaborazione con il servizio d'ingegneria clinica del nosocomio in cui opera, a cui compete la responsabilità, con l'ufficio tecnico, di mettere Lei nelle normali condizioni di lavoro e rispettare le specifiche d'installazione della macchina ( che dovevano essere certificate dal servizio d'ingegneria). Non ultimo, si rivolga ai tecnici del service del costruttore che "dovrebbero" intervenire( sempre per le norme di cui sopra)almeno una volta l'anno per manutenzione preventiva:è loro interesse avere meno problemi d'uso. Mi perdoni se le sono sembrato polemico ma non era nelle mie intenzioni e dopo 33 anni d'ingeneria clinica mi preoccupa, ma non mi meraviglia, vedere abbandonato chi mette impegno nel lavoro. In bocca al lupo, pardon al microvolt. Nonno H&H

Dietro ad un "cliente" che ignora cosa stai facendo c'è sempre un avvocato...

--


questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito  
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse@newsland.it
Reply to
marbi

ElectronDepot website is not affiliated with any of the manufacturers or service providers discussed here. All logos and trade names are the property of their respective owners.